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MotoGP: al MotorLand Aragón può succedere di tutto

L´appuntamento spagnolo potrebbe essere determinante per Valentino Rossi e la conquista del suo decimo titolo iridato. Lo sarà anche per Jorge Lorenzo che non può sbagliare ancora. Marc Marquez, che non ha nulla da perdere, sarà più agguerrito che mai.

MotoGP: al MotorLand Aragón può succedere di tutto
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Nicola Villani
Nicola Villani
Pubblicato il 25 set 2015

L´appuntamento spagnolo potrebbe essere determinante per Valentino Rossi e la conquista del suo decimo titolo iridato. Lo sarà anche per Jorge Lorenzo che non può sbagliare ancora. Marc Marquez, che non ha nulla da perdere, sarà più agguerrito che mai. La Ducati ci prova con Iannone infortunato. Purtroppo non ci sarà Claudio Corti: al suo posto Toni Elias nel team Forward.

Questo weekend il grande spettacolo della MotoGP è di scena al MotorLand Aragón di Alcañiz, città spagnola con una grande tradizione, che ha ospitato corse stradali dal 1963 fino al 2003.

Poi è stato finalmente costruito questo nuovo circuito, decisamente più sicuro: lo ha disegnato l’architetto tedesco Hermann Tilke, misura 5.077 metri e presenta 17 curve. La MotoGP ci corre dal 2010 ed è un tracciato piuttosto apprezzato dai piloti.

Il primo e l´ultimo settore  sono molto tecnici e bisogna lavorare bene sulla messa a punto del set up, per potersi fidare nell´inserimento delle  diverse curve da affrontare, alcune cieche e con staccate in discesa. Molto bella la combinazione delle curve 8, 9 e 10, che richiedono uno stile di guida pulito e una moto ben bilanciata nei cambi di direzione. Poi c´è quel lungo rettifilo di quasi 1.300 metri, dove si raggiungono velocità di punta molto elevate e la staccata è molto impegnativa e importante per i sorpassi, che spesso avvengono proprio all´ingresso di quel lento tornantino che lo segue.

Quindi questa volta, nel 14° round della stagione, Valentino Rossi deve correre a casa dei suoi avversari spagnoli e su uno dei due unici tracciati in calendario (oltre a Austin), dove il leader della classifica iridata non ha mai vinto: il suo miglior risultato è un terzo posto nel 2013, l´unico suo podio su questa pista. Se non bastasse l’anno scorso rimase vittima di una caduta e fu anche l’ultima volta che non riuscì a finire una gara e, al tempo stesso, l’ultima giù dal podio prima di Misano.

Dimenticato l´errore tattico commesso sul tracciato romagnolo, qui arriva comunque con ben 23 lunghezze di vantaggio su Jorge Lorenzo. Consapevole che con 125 punti ancora in palio la cosa migliore da fare sarebbe vincere. Riuscirà a sfatare il tabù di Aragon?  Spesso quest´anno è riuscito a sovvertire ogni pronostico, vincendo anche su piste, almeno sulla carta, a lui poco congeniali, come a Silverstone, quindi dal “Dottore" ci si può aspettare davvero di tutto, per avvicinarsi alla conquista di un decimo titolo iridato, che solo a parlarne mette già i brividi.

Dall´altra parte c´è Jorge Lorenzo che, ammesso l´errore di Misano, è pronto a dare battaglia, fino a Valencia. Lui non molla, pronto ad approfittare anche di ogni minimo errore di Rossi. Qui ha vinto l´anno scorso e il tracciato gli piace: è salito sul podio in quattro delle cinque occasioni in cui ci ha corso, con il quarto posto del 2010 come peggior risultato.

Ma sia lui che il “Dottore", come in terra romagnola, dovranno vedersela con un Marc Marquez carico come una molla, pronto ad attaccare per raggiungere la vittoria n°50 della sua straordinaria carriera.

E questa è una delle piste che preferisce: nel 2013 vinse partendo dalla pole, mentre invece l’anno scorso cadde mentre era al comando e grazie a una bella rimonta chiuse solo al 13° posto. Il suo compagno di squadra Dani Pedrosa può vantare una vittoria nel 2012 e due secondi posti tra il 2010 e l´annata successiva.

Ci piacerebbe tanto vedere davanti di nuovo le Ducati, che sicuramente nel lungo rettilineo si faranno valere: le statistiche dicono che non è il circuito ideale per la “Rossa" di Borgo Panigale, ma la GP15 potrebbe stupirci. La squadra potrà contare su Andrea Dovizioso, che qui nel 2012 ottenne un bel terzo posto (allora con Yamaha Tech3), ma Andrea Iannone è invece di nuovo nei guai: qualche giorno fa, mentre correva a piedi durante una sessione di allenamento è inciampato e nella caduta è uscita di nuovo dalla sua sede la spalla già lussata nei test a maggio al Mugello. Per lui sarà un weekend difficile e dovrà stringere i denti per difendere il 4° posto nella classifica del Mondiale, al quale puntano con decisione Bradley Smith, fantastico secondo a Misano per la gioia del team Monster Yamaha Tech3, e il compagno di squadra Dovizioso.

Tra gli “acciaccati" della vigilia c´è anche il grande Nicky Hayden. che si è rotto il pollice destro allenandosi con le minimoto in Italia. Spera di recuperare un po´, almeno per il weekend.

In casa Suzuki Ecstar cercheranno di preparare bene le moto per le parti del tracciato più guidate, dove il loro telaio può fare la differenza. Ma potrebbero farla anche i due portacolori, che vantano buoni risultati sul tracciato spagnolo: Aleix Espargarò l’anno scorso conquistò il suo unico podio in MotoGP tagliando il traguardo al secondo posto in sella alla Yamaha del Forward. Il “rookie" Maverick Viñales vanta invece tre podi in tutte le classi: terzo nel 2011 in 125, secondo nel 2013 in Moto3 e il primo posto l’anno scorso in Moto2, dopo aver conquistato la pole.

Tra i piloti dei team “satellite" ora Smith (Monster Yamaha Tech 3) ha un vantaggio di 42 punti sul nostro grandissimo Danilo Petrucci (Octo Pramac Racing). Seguono l’altro pilota Yamaha, Pol Espargarò, e Cal Crutchlow (LCR Honda), che qui l’anno scorso ottenne il suo unico podio con la Ducati.

Nella categoria “Open" è Loris Baz (Forward Racing) a guidare la speciale classifica dopo l’incredibile  performance di Misano: ora ha un vantaggio di 5 punti su Hector Barbera (Avintia Racing), con Jack Miller terzo a 16 punti.

Purtroppo il team Forward Racing, dopo aver festeggiato il quarto posto del “rookie" francese Baz a Misano, ha appiedato il nostro Claudio Corti, che stava sostituendo il tedesco Bradl passato all´Aprilia. Al suo posto ci sarà Toni Elias, che aveva già corso a Indianapolis per sostituire Abraham.

I motori della MotoGP si accendono il venerdì mattina alle 9:55 con la prima sessione delle Prove Libere. La Gara è in programma domenica alle 14:00, come sempre in diretta su Sky Sport MotoGP HD, ma sarà in onda anche su Cielo e Mtv: su Cielo sarà in diretta integrale sul DTT canale 26, Sky canale 126 e Tivùsat canale 19, mentre Mtv andrà in Simulcast sul canale 8 del digitale terrestre o sul canale 121 di Sky.

 

Nicola Villani

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