MotoGP: gli Italiani conquistano l´Inghilterra
Valentino Rossi trionfa a Silverstone dove non aveva mai vinto prima e si riporta da solo in testa al Mondiale. Incredibile secondo posto di Danilo Petrucci, al suo primo podio in carriera. Grande gara di Andrea Dovizioso che riporta in alto la Ducati.
Valentino Rossi trionfa a Silverstone dove non aveva mai vinto prima e si riporta da solo in testa al Mondiale. Incredibile secondo posto di Danilo Petrucci, al suo primo podio in carriera. Grande gara di Andrea Dovizioso che riporta in alto la Ducati. Jorge Lorenzo è quarto e perde 12 punti sul “Dottore". Marc Marquez cade e vede allontanarsi ogni possibilità per il titolo.
Avremmo potuto cominciare scrivendo “Italians Do It Better" oppure “La Pioggia Tricolore" o chissà quale altra cosa ma nulla potrebbe riassumere al meglio questo fantastico weekend di Silverstone, una festa meravigliosa nella quale i veri protagonisti sono stati i nostri piloti, capaci di conquistare l´intero podio e il pubblico di Silverstone che ha applaudito sportivamente Valentino Rossi, Danilo Petrucci, e Andrea Dovizioso. Che meraviglia, tre italiani sul podio nella MotoGP, non succedeva da tanto tempo…
E pensare che il fine settimana era cominciato in ben tutt´altro modo, con Marc Marquez e Jorge Lorenzo a giocarsi il primato nelle varie sessioni di Prove Libere, mentre Rossi sembrava faticare un po´. Poi le Qualifiche ci hanno mostrato un Marquez in gran spolvero, capace di demolire il record del tracciato e conquistare l´ennesima pole position, la sesta della stagione. Lo spagnolo ha migliorato di quattro decimi il tempo realizzato da lui stesso due anni fa e ha anche ammesso che avrebbe potuto fare di meglio (!). Il portacolori della Honda ha comunque rifilato 288 millesimi a Lorenzo, con Dani Pedrosa a completare una prima fila tutta spagnola. Rossi ha ottenuto il quarto tempo, ma a ben sette decimi da Marquez.
Poi la domenica mattina il “circus" del Motomondiale si sveglia con la pioggia e nel Warm Up sul bagnato Rossi è il più veloce, davanti a un incredibile Petrucci e Marquez. Forse qualcosa sta cambiando….
Il meteo britannico si prende un po´ gioco della MotoGP: la gara viene indicata asciutta dalla Direzione Gara ma proprio quando partono per il giro di ricognizione, la pioggia comincia a cadere sull´asfalto britannico. Alla fine del giro rientrano tutti ai box per prendere le loro moto con pneumatici da bagnato e quando vanno ad accodarsi in fondo alla pitlane, viene esposta la bandiera rossa e ritardata la partenza. Dopo circa 20 minuti si parte, gara bagnata, tutti con gomme da bagnato e comincia una corsa, a dir poco, incredibile.
Al via Lorenzo va al comando, ma al terzo giro Rossi infila il suo compagno di squadra, portandosi in testa.
Ma il “Dottore" non è solo, c´è Marquez che lo segue come un´ombra girando sui suoi stessi identici tempi; poi, a 8 giri dal termine, un micidiale “highside" scaraventa a terra il campione del mondo in carica.
Ma non è finita, perché Rossi vede sul maxischermo la caduta di Marquez e rallenta un po´, convinto di avere abbastanza margine, invece deve amministrare il suo vantaggio dal ritorno spettacolare di Petrucci e Dovizioso. I tre danno vita a un finale al cardiopalma che lascia senza voce Guido Meda e il nove volte iridato passa per primo sotto la bandiera a scacchi, vincendo per la prima volta in carriera a Silverstone, aggiudicandosi il Gran Premio di Gran Bretagna e riportandosi in testa al campionato. E tutto questo sotto una pioggia insidiosa che nel finale è aumentata d´intensità rendendo proibitive le condizioni dell´asfalto.
Per Rossi è la quarta vittoria della stagione 2015, la n°86 nella classe regina, che lo rilancia nella corsa verso il suo decimo titolo iridato, con 12 punti di vantaggio su Lorenzo. E´ un successo molto importante, che il fuoriclasse italiano attribuisce anche al team, che già nella sessione della domenica mattina gli aveva preparato una moto molto efficace.
A detta di tanti, il vincitore morale di questa gara è però Danilo “Petrux" Petrucci: il pilota del Pramac Racing, scattato 18°, è autore di un´incredibile rimonta sotto il diluvio, confermandosi un vero “mago della pioggia", data la sua nota sensibilità sull´asfalto bagnato. Posizione su posizione, si mette dietro tanti rivali fino ad arrivare a prendere Pedrosa e Lorenzo e in sella alla sua Ducati GP14, senza alcun timore reverenziale, supera gli avversari più blasonati con dei sorpassi decisi e, se non bastasse, dopo aver recuperato ben 16 posizioni decide perfino di provare a raggiungere Rossi. Riesce a ridurre il gap da 7" a 1"5, recuperando ben tre secondi solo negli ultimi 4 giri, ma nelle ultime fasi decide d´accontentarsi del secondo posto, che significa la sua migliore performance di sempre e il suo primo podio in carriera.
E´ una domenica da sogno per il pilota di Terni, che quasi non ci crede: dopo tutti quei rischi arriva l’abbraccio commovente della squadra, gli applausi del paddock, le strette di mano dei colleghi.
Per chi non conoscesse la storia di questo ragazzo, classe 1990, Petrucci comincia con il minitrial e il minicross, poi nel 2006 passa ai campionati di velocità su pista. Il primo risultato di rilievo è il 2° posto nel Campionato Europeo Superstock 600 nel 2009. L´anno successivo, in sella alla Kawasaki del team Pedercini, partecipa alla Superstock 1000 FIM Cup e al Campionato Italiano Superbike. Nel 2011 con la Ducati 1098R del team Barni Racing si laurea Campione Italiano Stock 1000 e vice Campione del Mondo. Esordisce in MotoGP nel 2012 con il team IodaRacing Project e il miglior risultato è un ottavo posto a Valencia; l´anno successivo resta con lo stesso team e chiude la stagione al 17° posto. L’anno scorso è protagonista di una brutta caduta nel warm up del GP di Spagna e la frattura del polso sinistro lo costringe a saltare ben quattro gare. Al rientro dà vita a delle ottime prestazioni chiudendo spesso in zona punti, più volte ai margini della top ten. Le sue performance vengono notate dalla Ducati, che per questo 2015 gli mette a disposizione una Desmosedici “factory" del team Pramac Racing, al posto di Iannone.
Al termine della sua straordinaria impresa ha voluto dedicare questo primo podio ai suoi genitori, che con tanti sacrifici gli hanno consentito di correre, e a tutte le persone che in questi anni hanno creduto nelle sue qualità e che ha ripagato così, con una gara al limite della perfezione.
E´ stato molto bello anche l´atteggiamento affettuoso, quasi protettivo, dei due più esperti colleghi Rossi e Dovizioso, che lo hanno festeggiato sul podio. Ci ha fatto piacere leggere anche tante dimostrazioni d´affetto sui “social" da parte di addetti ai lavori, che hanno condiviso con lui magari anche solo un momento della sua carriera, e di giornalisti, che lo hanno sempre seguito con fiducia in questi anni. Petrucci conquista anche 20 punti che gli consentono di scavalcare in classifica Pol Espargarò e Cal Crutchlow, giungendo all´ottavo posto assoluto.
Entusiasmante il duello per il 2° posto tra Petrucci e Andrea Dovizioso, con il portacolori della Ducati costretto ad arrendersi al coraggioso avversario, seppur in sella all´inferiore GP14: che staccate e che sorpassi…
La gara di Dovizioso è altrettanto avvincente: alla partenza, dalla quarta fila, rischia di cadere perché la gomma posteriore perde aderenza di colpo e alla prima curva si ritrova tra gli ultimi. Ma già al termine del primo giro è undicesimo, poi comincia una splendida rimonta e, dopo la caduta di Marquez, inizia una bella lotta per il secondo posto con “Petrux", scambiandosi le posizioni diverse volte.
Negli ultimi giri controlla la rimonta di Lorenzo e, seppur sul gradino più basso, il “Dovi" ritrova il podio dopo ben sette gare (l´ultima volta il 3° posto a Le Mans): in classifica scavalca così Bradley Smith al quinto posto assoluto, subito dietro al compagno di squadra Andrea Iannone.
Quarto posto per Jorge Lorenzo, che a questo punto resta l´unico ostacolo di Rossi per la conquista del titolo. Per dovere di cronaca, va detto che lo spagnolo ha di nuovo problemi con il casco perché quando aumenta l’intensità della pioggia e si abbassa la temperatura, inizia ad appannarsi la visiera e questo gli impedisce di lottare con Dovizioso. Senza dimenticare quanto rischia con Pol Espargaro, quando lo spagnolo gli entra all’interno, molto veloce, alla chicane, lo tocca, e lì rischia davvero di cadere…
La quinta posizione è di Dani Pedrosa, con l´unica Honda ufficiale rimasta in gara, davanti a Scott Redding e Bradley Smith, che precedono l´altra Ducati di Andrea Iannone, in difficoltà per tutta la gara. Alle sue spalle le Suzuki GSX-RR di Aleix Espargarò e Maverick Viñales.
Prezioso 10° posto per Alvaro Bautista e l´Aprilia RS-GP gestita dal team Gresini: eguaglia così la sua miglior prestazione stagionale ottenuta a Barcellona. Peccato invece per la scivolata del suo compagno di squadra Stefan Bradl, a 8 giri dalla fine.
Dodicesimo e, per la seconda volta in questa stagione, il migliore degli " Open" è Nicky Hayden (Aspar MotoGP Team), inseguito dalle Desmosedici dei portacolori di Avintia Racing Hector Barberà e Mike Di Meglio. Festeggia il suo arrivo in zona punti anche il sanmarinese Alex De Angelis (E-Motion IodaRacing).
Incredibile doppio ritiro per il team LCR Honda che regala qualche capello bianco in più a Lucio Cecchinello: Cal Crutchlow mette nel mirino Lorenzo ma il “rookie" Jack Miller arriva lungo in frenata abbattendo l´incolpevole compagno di squadra. L´inglese riesce perfino a raggiungere i box, cambia la moto, prima di cadere nuovamente, forse a gomme fredde, davanti al pubblico di casa.
Il grande sconfitto è Marc Marquez: il talento spagnolo, tradito dalla sua RC213V che, alla fine del rettilineo, lo sbalza ponendo fine alla sua corsa, ma anche alle sue speranze iridate: ora 77 punti da Rossi sono tanti da recuperare, troppi. Dopo il quarto ritiro della stagione, ammette che ormai il Mondiale è da considerare perso e cercherà solo di vincere più gare possibile. Altro non può fare.
Classifiche Piloti e Costruttori
Il Motomondiale ritorna tra due settimane. Nel frattempo il pensiero è rivolto al grande Juan Garriga: nei giorni scorsi l´ex pilota spagnolo ha perso la vita a 52 anni in seguito un incidente stradale in moto.
Nel 1988 si era giocato il titolo della 250 con Sito Pons, che poi si era aggiudicato il Mondiale. Diventava immediatamente uno dei piloti più apprezzati per la grinta e la determinazione mostrati in pista, e il suo coraggioso stile di guida lo aveva reso uno dei piloti più amati del “circus" iridato. Nei primi anni ´90, è stato uno dei primi spagnoli a gareggiare nella 500, conquistando un terzo posto al Gran Premio di Gran Bretagna del `92. Già pilota ufficiale della Cagiva in 500, ha concluso la sua carriera nel 1994 partecipando al Mondiale Superbike.
Ora la MotoGP si sposta in Italia, in casa di Rossi e delle Ducati: tra due settimane, sul Misano World Circuit “Marco Simoncelli", va in scena il tredicesimo round della stagione.
Nicola Villani