MotoGP: lo spettacolo continua a Brno
Dagli States alla Repubblica Ceca: l´11° round è a Brno, appena sette giorni dopo Indianapolis. Rossi è ancora il leader, con 9 punti su Lorenzo. Marquez è carico dopo la seconda vittoria di fila. Pedrosa qui ha vinto un anno fa. Ducati pronta a
Dagli States alla Repubblica Ceca: l´11° round è a Brno, appena sette giorni dopo Indianapolis. Rossi è ancora il leader, con 9 punti su Lorenzo. Marquez è carico dopo la seconda vittoria di fila. Pedrosa qui ha vinto un anno fa. Ducati pronta a rimettersi in gioco.
Potrà sembrare una frase fatta e retorica, ma quest´anno si può parlare davvero di grande spettacolo: dopo la gara vista ad Indy, viene sempre più da pensare che la lotta per il titolo si chiuderà solo a Valencia. Valentino Rossi, con 195 punti, guida la classifica iridata con 9 lunghezze di vantaggio su Jorge Lorenzo; più staccato, al terzo posto, Marc Marquez, a quota 139, e mancano ancora otto gare alla fine.
I ragazzi della MotoGP hanno avuto poco tempo per riprendersi dal “jet lag" ed è già tempo di salire in sella e sfidarsi tra le curve all´Automotodrom di Brno, che si trova a 200 km a sud-est di Praga e a 140 km a nord di Vienna.
Qui si corre fin dal 1930, ma fino al 1982 le competizioni si organizzavano nelle strade che attraversavano i dintorni della città ceca, poi è stato costruito un vero e proprio circuito.
Per chi ama la storia, prima della Seconda Guerra Mondiale, si correva sulle strade pubbliche su un layout di ben 29 km, e lì si sfidarono grandi eroi delle quattro ruote del passato come Rudolf Caracciola, Luigi Villoresi e Tazio Nuvolari. Poi nel 1950 cominciarono anche le gare motociclistiche. Brno ha ospitato il primo Gran Premio del Motomondiale nel 1965: la mitica 500 correva su un circuito stradale di quasi 14 km dove Mike Hailwood ha vinto la prima edizione con la MV Agusta. Per ragioni di sicurezza, nel 1975 il circuito è stato ridotto a 10,92 km. L’ultima gara risale al 1977, vinta da Johnny Cecotto in sella ad una Yamaha, poi il tracciato viene considerato troppo pericoloso per i prototipi della classe regina. Le cilindrate inferiori continuano invece a correre sullo stradale fino al 1982, prima che il Gran Premio venga rimosso dal calendario per motivi di sicurezza. Il circuito attuale viene utilizzato per la prima volta nel 1987, ospitando il GP della Cecoslovacchia fino al 1991. Assente l´edizione del `92, l’evento rientra in calendario nel 1993 come il Gran Premio della Repubblica Ceca e da allora si è sempre disputato. In questi anni qui ci hanno corso anche WTCC, DTM, il Mondiale Superbike e tanti altri campionati prestigiosi, a due e quattro ruote.
Il circuito, aperto dunque nel 1987, è lungo 5.403 metri, con 8 curve a destra e 5 a sinistra, ed è un tracciato molto tecnico, che piace ai piloti e anche agli appassionati, che sono sempre numerosi ad assieparsi sulle colline circostanti negli appuntamenti con il Motomondiale. La pista si snoda proprio tra queste verdi colline, è larga e sicura ed è contraddistinta da tanti cambi di pendenza e curve molto diverse tra loro, con molti cambi di direzione, dove il pilota può fare la differenza, e gli ingegneri devono faticare un po´ per trovare il setup giusto e rendere la moto più agile. Dopo la partenza, il circuito è in discesa per quasi tre chilometri. La successiva parte in salita richiede tanta coppia e un motore molto performante, perché c´è una pendenza del 7,5% circa. I tecnici della Brembo segnalano anche che qui c´è la staccata più lunga del Mondiale: la prima dopo il traguardo richiede il maggior spazio di frenata, circa 331 metri (!).
Negli ultimi anni, Brno è diventata una roccaforte Honda: il Costruttore giapponese ha infatti vinto le ultime quattro edizioni. L’anno scorso qui si era interrotta la striscia vincente di 10 successi consecutivi di Marquez: a trionfare era stato il suo compagno di squadra Dani Pedrosa, seguito dalle Yamaha di Lorenzo e Rossi.
Per essere precisi, nell´era più recente della MotoGP, la Honda ha colto 6 vittorie, la Yamaha 5 e la Ducati 2. L’ultima vittoria Yamaha è di Jorge Lorenzo nel 2010.
Con orgoglio, vi segnaliamo che i due piloti con il maggior numero di vittorie a Brno, entrambi con 7 successi a testa, sono Max Biaggi (4 in 250, 2 in 500, 1 in MotoGP) e Valentino Rossi (1 in 125, 1 in 250, 1 in 500, 4 in MotoGP).
E proprio il “Dottore" a Indianapolis ha visto il suo vantaggio su Lorenzo ridursi da 13 a 9 punti. Qui punterà all’undicesimo podio stagionale di fila per mantenere la vetta della classifica, su un circuito che gli piace molto. Qui vinse nel 1996 la sua prima gara iridata, e l’anno dopo, il suo primo titolo in 125.
Nella gara statunitense Lorenzo si è dovuto accontentare della piazza d´onore, ma per il maiorchino l´importante era finire davanti al nove volte iridato nella sua rincorsa alla vetta della classifica. Ora comincia la parte del calendario che gli piace di più e qui punta alla vittoria, con il preciso obiettivo di ridurre ulteriormente il gap che lo separa da Rossi. Questa è una delle piste che più preferisce e si concentrerà subito fin dal primo turno di Prove Libere per sistemare al meglio l’assetto della sua M1. Anche lo spagnolo a Brno non scherza: ha conquistato quattro vittorie in tutte le classi, in 125 nel 2004, in 250 nel 2006 e 2007, in MotoGP nel 2010. Una curiosità: dal 2009, in Repubblica Ceca Lorenzo non ha mai finito la gara alle spalle di Rossi…
Ovviamente dovranno fare i conti con Marc Marquez, arrivato a Brno carico come una molla: il campione del mondo in carica è reduce da due successi consecutivi e cerca il terzo per lottare per il titolo. Da quando ha deciso di tornare a correre con il telaio dell´anno scorso per la sua RC213V, ha ricominciato a dominare la scena e c´è chi è pronto a scommettere che sarà così fino alla fine del campionato. I primi a crederci sono i vertici della Honda, a cominciare da Shuhei Nakamoto, vice-presidente esecutivo della HRC, che ha lavorato sodo con i propri tecnici per rendere di nuovo competitiva la moto: hanno agito sull´elettronica per rendere meno nervoso il loro quattro cilindri, migliorandone l´erogazione. Poi hanno modificato gli scarichi e altri particolari; per renderla più guidabile hanno effettuato una modifica anche al forcellone e, infine, hanno fatto dietrofront sul telaio, su pressione di Marquez. Brno non è la pista preferita dal campione in carica ma il suo obiettivo, gara dopo gara, è quello di ridurre il gap dai portacolori Yamaha nella classifica iridata, per rientrare in gioco e conquistare il terzo titolo di fila.
Dopo la sconfitta nel duello di Indianapolis con Rossi, Dani Pedrosa è pronto a riscattarsi cercando di replicare la vittoria del 2014 , su una pista con cui ha avuto sempre un grande feeling. Occhio a non sottovalutarlo.
E ora passiamo alla Ducati, che ci sta facendo un po´ “soffrire"…qui a Brno arrivano con una nuova evoluzione del propulsore e per la GP15 potrebbero anche esserci delle novità a livello di ciclistica che erano previste per Silverstone, ma probabilmente anticiperanno i tempi per ridare quella guidabilità, quel feeling con la Desmosedici che Andrea Iannone ed Andrea Dovizioso hanno un po’ perso nel corso della stagione. Il campionato era cominciato con una “Rossa" che alla prima gara aveva dato grande filo da torcere a Honda e Yamaha e fino alla corsa del Mugello sono sempre stati in grado di lottare per il podio, poi il resto della storia più recente lo conoscete.
Curiosamente l´anno scorso i due Andrea si erano dati battaglia con Iannone che, sulla moto satellite del team Pramac, era arrivato quinto davanti al “Dovi". Andrea Iannone ha già vinto a Brno in Moto2 nel 2011, ed è stato l’ultimo a portare il tricolore sul gradino più alto del podio. Il tracciato ceco è uno dei suoi preferiti e spera di poter confidare nelle evoluzioni che porterà il team; sarebbe già un bel passo avanti essere più vicini ai rivali giapponesi: a Indianapolis è arrivato quinto ma a oltre ventuno secondi da Marquez. Per Dovizioso, prima di tutto si spera che la sfortuna se ne sia andata e poi che la sua GP15 sia più competitiva. Certo sono lontani i tempi in cui la Ducati vinse nel 2007 con Casey Stoner…
L´Aprilia affiderà un nuovo telaio ad Alvaro Bautista e Stefan Bradl: il tracciato ceco è bello ma impegnativo per ciclistica e motore, l´ideale per continuare lo sviluppo della RS-GP in ottica 2016, per il nuovo prototipo. Bautista spera di tornare in zona punti, meglio se nella top ten; Bradl dovrà invece ancora affrontare la gara con il polso destro non ancora al 100%.
Quello di Indianpolis è stato il weekend più difficile per il team Suzuki Ecstar, con entrambi i piloti fuori dalla top ten. Sulla carta, la GSX-RR potrà contare sul telaio e sulle doti di guidabilità nella parte più guidata e tecnica del saliscendi ceco mentre faticherà con il motore nella parte in salita della pista. Aleix Espargarò l´anno scorso aveva ottenuto il suo miglior risultato in Repubblica Ceca con l´ottavo posto in sella alla Forward Yamaha, mentre Maverick Viñales era arrivato sesto in Moto2.
Tra i piloti dei team “satellite" Bradley Smith del Monster Yamaha Tech 3 guida attualmente la classifica con 97 punti e 23 lunghezze di vantaggio su Cal Crutchlow, della squadra di Lucio Cecchinello.
Nella categoria “Open" il leader è Hector Barberà (Avintia Racing), che dovrà di nuovo vedersela con il rivale Loris Baz, costretto a saltare la gara di Indianapolis per i problemi finanziari del suo team Forward Racing.
Questa è la gara di casa per Karel Abraham (AB Motoracing). Il suo miglior risultato, che è anche il migliore nella storia per un pilota locale, è il nono posto finale nel 2012. Ha già saltato, suo malgrado, gli ultimi quattro round per un problema alla spalla, e ora spera però di ricevere l´ok dei medici per poter correre davanti al suo pubblico. Il team, in via precauzionale, ha comunque contattato Toni Elias, che lo ha sostituito a Indianapolis.
Intanto, in questo periodo della stagione, comincia ad agitarsi un po´ anche il mercato piloti… la prime indiscrezioni parlano di un Nicky Hayden indeciso tra MotoGP e Mondiale Superbike: l´ex iridato ha delle trattative in corso e ha addirittura valutato di tornare a correre negli States. La sua stagione con la Honda “Open" del Team Aspar non è stata finora certo all´altezza del suo talento e quindi è normale che si sia fatto anche un giro a Laguna Seca nel weekend delle derivate di serie. Magari potrebbe tentare di diventare il primo capace di vincere il titolo in entrambe le specialità. Comunque vada, speriamo che trovi la situazione giusta, che merita un pilota del calibro di Hayden. Lo statunitense, in un´intervista fatta alla vigilia del GP di Indianapolis, ha detto che spera sia Rossi a vincere il titolo: sono stati compagni di squadra, lo ammira e lo stima per la grinta e determinazione con cui sta affrontando quest´ennesima stagione del Mondiale. Forse il suo posto in Aspar potrebbe acquisirlo Jack Miller, che dovrebbe lasciare il team di Cecchinello. E il suo attuale compagno Cal Crutchlow potrebbe tornare in Ducati nel team Pramac. Mentre sembra più certo l´approdo di Sam Lowes in Aprilia: il britannico della Speed Up che corre in Moto2 con il team dell’italiano Boscoscuro dovrebbe prendere il posto di Bradl.
E, per finire, una brutta notizia: questa potrebbe essere l’ultima volta del Motomondiale a Brno. Il circuito ceco è a rischio e questo lascia un po´ l´amaro in bocca.
Lo spettacolo comincia il venerdì alle 9:55 con la prima sessione di Prove Libere. Domenica appuntamento con la Gara alle 14:00 Live su SKY Sport MotoGP HD con Guido Meda, Loris Capirossi e Mauro Sanchini.
Nicola Villani