MotoGP: il trionfo di Rossi, lo spettacolo delle DUCATI!
Valentino Rossi trionfa a Losail davanti alle Ducati di Andrea Dovizioso e Andrea Iannone. Jorge Lorenzo è quarto davanti a Marc Marquez. Che spettacolo! Che weekend!! Mica capita tutti i giorni: la domenica mattina la Ferrari e Vettel che mettono ko le
Valentino Rossi trionfa a Losail davanti alle Ducati di Andrea Dovizioso e Andrea Iannone. Jorge Lorenzo è quarto davanti a Marc Marquez.
Che spettacolo! Che weekend!! Mica capita tutti i giorni: la domenica mattina la Ferrari e Vettel che mettono ko le Mercedes e poi la sera uno strepitoso Rossi che vince in Qatar davanti alle Ducati ufficiali di Dovizioso e Iannone, dopo una gara a dir poco pazzesca.
Il “Dottore" e la Yamaha vincono la gara inaugurale della stagione sul circuito di Losail mentre la Casa di Borgo Panigale, dopo aver centrato la pole position con Dovizioso, mette a segno una fantastica doppietta e festeggia il primo podio nella MotoGP di Iannone. Che meraviglia vedere tre italiani sul podio: non succedeva dal 2006, dal GP del Giappone di quell´anno con Capirossi, Rossi e Melandri.
Quarto è Jorge Lorenzo, con l´altra Yamaha ufficiale, a lungo in testa alla corsa, sempre nel gruppo di testa e nel finale beffato da Iannone che gli strappa il terzo posto.
Ci si aspettava l´ennesimo fine settimana dominato da Marc Marquez e la sua Honda e invece, dopo aver mancato la pole, il campione del mondo chiude la gara al quinto posto, rimediando con una grande rimonta a un´uscita di pista dovuta a un contatto alla prima curva che lo aveva visto sprofondare all´ultimo posto. Alle sue spalle il compagno di squadra Dani Pedrosa.
E´ stata una gara bellissima, 22 giri con l´adrenalina a mille, difficili da descrivere per i tanti sorpassi, le infinite emozioni che ci hanno saputo regalare i protagonisti assoluti di questo spettacolo.
A cominciare da Valentino Rossi, con una Yamaha che in assetto da gara si è rivelata competitiva, che mette di nuovo a tacere i suoi detrattori e quelli che hanno addirittura avuto il coraggio di dargli del “bollito": a 36 anni mette in piedi un “cinema" che lui stesso ha definito “una delle più belle gare della mia vita". Dopo le qualifiche un po´ sotto le aspettative, non parte benissimo ma recupera in fretta, a suon di sorpassi, fino al quarto posto e poi, inanellando giri record, va a prendere Lorenzo e i due “Andrea". E lì comincia il bello: una lotta a quattro che nel finale diventa invece un discorso a due tra il “Dovi" e Rossi, un duello al cardiopalma dove, se non abbiamo perso il conto, negli ultimi due giri si sono superati cinque volte, giocandosela fino alla bandiera a scacchi, staccati da poco più di un decimo. Per il nove volte iridato è la vittoria n°109 della carriera (di cui 83 nella classe regina).
E poi è bello vedere Andrea Dovizioso così determinato, così sicuro di sé stesso, consapevole che con una Ducati così quest´anno potrebbe essere quello giusto. Il pilota forlivese è stato spesso, a torto, sottovalutato. Eppure in molti ricordano ancora la sua grinta fin da quando, giovanissimo, lottava come un leone contro Lorenzo nella 250…
Complimenti anche ad Andrea Iannone che coglie subito il primo podio nella MotoGP alla sua prima gara da pilota ufficiale Ducati, beffando nel finale il maiorchino della Yamaha.
Con grande orgoglio, in una splendida domenica tinta di “rosso", è una grande soddisfazione vedere la Ducati tornare davanti a tutti con una Desmosedici GP15 che, come sottolineava il grande Loris Capirossi, va veramente bene. E non va solo forte, in curva sembra molto precisa e i piloti hanno potuto spingere a fondo fino all´ultimo giro. Senza dimenticare che è una moto molto “giovane", con pochi km all´attivo e tante possibilità di sviluppo. Il che fa ben sperare… Era dalla gara di Aragon del 2010 che due piloti Ducati non salivano sul podio; allora erano Casey Stoner, sul gradino più alto, e Nicky Hayden terzo.
Parlando degli altri, in casa Honda di sicuro resta un po´ l´amaro in bocca: probabilmente si aspettavano un fine settimana ben diverso. E´ vero, come ha ammesso, ridendo, lo stesso Rossi: Marquez non c´era là davanti e loro ne hanno approfittato. Perché comunque lo spagnolo ha dimostrato di nuovo di essere un talento incredibile, capace di risalire dall´ultimo al quinto posto. Marquez va fortissimo, guida in modo a dir poco spettacolare, ma quest´anno la concorrenza sembra cresciuta e, speriamo, ci potrebbe guadagnare lo spettacolo.
Dopo il secondo tempo nelle qualifiche da Pedrosa ci si aspettava molto di più: e invece finisce la gara dietro al compagno di squadra. E poi, dopo la gara, il “Mundo Deportivo" è il primo a dare una notizia incredibile che riguarda proprio lo spagnolo della Honda: Pedrosa si ferma per problemi fisici perché vuole curare definitivamente i dolori all’avambraccio destro, prima di tornare in moto. Il deludente risultato è così spiegato: ha di nuovo accusato i dolori all’avambraccio destro, dovuti ad un problema che lo tormentava dalla scorsa stagione. Per questo ha deciso di fermarsi fino a quando non lo avrà risolto definitivamente. Pare non si possa risolvere con un intervento chirurgico e dovrà trovare una soluzione alternativa. E´ sicuramente il momento più difficile della carriera del talento spagnolo, a cui facciamo un grosso in bocca al lupo. Ma se le cose stanno davvero così e Pedrosa non riesce a risolvere il problema prima della gara di Austin, alla Honda dovranno trovare un sostituto. Chi sarà, secondo voi?
Al settimo posto c’è la Honda di Cal Crutchlow, che precede le due Yamaha del team Tech 3 di Bradley Smith e Pol Espargaro, e Yonny Hernandez, con la Ducati del team Pramac Racing.
Il ritorno nel Mondiale della Suzuki è contraddistinto dall´11° posto di Aleix Espargaro e il 14° del “rookie" Maverick Viñales, a punti al debutto in MotoGP. Bravo Danilo Petrucci, dodicesimo davanti a Scott Redding, mentre Hector Barbera è 15° con la Ducati dell´Avintia Racing e il migliore della classe “Open".
21° posto, ma staccata di quasi un giro, per l’Aprilia di Marco Melandri, all’esordio in gara con la RS-GP gestita dal team di Fausto Gresini. Mentre Alvaro Bautista è stato subito costretto al ritiro dopo un contatto con Marquez alla curva 6 del primo giro che gli ha danneggiato i freni anteriori.
Il prossimo round del Motomondiale è in programma il 12 aprile sul circuito texano di Austin.