Paraschiena per le moto: la normativa di omologazione si aggiorna
Continua a evolversi il regolamento di sicurezza per tutti quegli accessori che, ogni giorno, ci rendono più protetti quando sfidiamo il traffico, gli automobilisti "cecati", le voragini del manto stradale e il meteo in moto. L'ultimo aggiornamento

Continua a evolversi il regolamento di sicurezza per tutti quegli accessori che, ogni giorno, ci rendono più protetti quando sfidiamo il traffico, gli automobilisti “cecati”, le voragini del manto stradale e il meteo in moto.
L’ultimo aggiornamento riguarda il paraschiena, uno strumento non troppo diffuso (purtroppo) che è stato oggetto di una campagna di sensibilizzazione e che i produttori hanno cercato di far accettare integrandolo nei giubbotti e nelle giacche in alcuni casi.
Le novità riguardano le tipologie, lasciando immutate le indicazioni sull’etichetta che, per chi non le conoscesse, vi elenchiamo di seguito. Innanzitutto si parte con il banale, ovvero un disegnino che raffigura un motociclista!
Segue poi l’indicazione sulla tipologia di paraschiena tra le due disponibili: Back Protector che copre tutta la schiena e Lombar Protector che va a proteggere solo la parte bassa. Dopo la tipologia troviamo il grado di protezione, due livelli con diversa resistenza (2 è migliore di 1 nell’etichetta). A chiudere le indicazioni troviamo infine la normativa dell’omologazione e la taglia.
Spiegate le varie sezioni andiamo a vedere cosa è cambiato. In pratica le tipologie diventano tre, con l’aggiunta di un nuovo tipo e qualche modifica a quelli vecchi. Il Full Back Protector (FB nell’etichetta) è un BP con l’aggiunta di un’area per proteggere le scapole.
Il Central Back Protector (CB) indica invece un paraschiena che copre la parte centrale mentre il Lower Back Protector (LB) è semplicemente un modo diverso di designare il Lombar Protector.
Una norma sicuramente passata in sordina ma che riportiamo volentieri in modo da approfittarne per ribadire la necessita di proteggerci quando si cavalca una moto. Fortunatamente negli ultimi anni c’è stato un calo notevole sia negli incidenti che nel numero di decessi e, statistiche alla mano, i picchi si sono registrati in concomitanza con le campagne di sensibilizzazione sugli strumenti di protezione, casco e paraschiena in primis.