SEPTA e il treno che rigenera l'energia in frenata
La rigenerazione dell'energia in frenata è una tecnologia che risale al mondo della Formula 1, spesso fornace di tecnologie che vengono poi applicate anche nel settore consumer. Dal KERS si è passati all'utilizzo nelle auto elettriche e in quelle ibride

La rigenerazione dell’energia in frenata è una tecnologia che risale al mondo della Formula 1, spesso fornace di tecnologie che vengono poi applicate anche nel settore consumer. Dal KERS si è passati all’utilizzo nelle auto elettriche e in quelle ibride e oggi arriva la notizia che questo sistema potrà generare energia anche sfruttando i treni.
L’iniziativa è partita due anni fa ma l’avvio del progetto è partito a Giugno. I primi mesi hanno permesso di iniziare a registrare dati e tracciare le stime sull’energia prodotta dal sistema, che permetterà alla rete un risparmio del 10% rispetto ai consumi.
I risultati preliminari hanno convinto la Federal Transit Administration a stanziare alla SEPTA, società che ha curato il progetto, altri 1.4 milioni di dollari per installare un secondo sistema di accumulatori per l’energia prodotta dalla frenata dei treni.
L’elettricità generata dalla conversione dell’energia cinetica con un sistema identico a quello delle auto ibride passa per un terzo binario che la convoglia all’enorme batteria, il tutto traducibile con un risparmio di 190.000$ all’anno.
La produzione di questa energia non solo permette di contenere i costi e ridurre le emissioni ma è anche utile nei periodi di alta domanda energetica, ad esempio nel caso in Estate i climatizzatori di Philadelphia mettano in crisi la rete energetica.
Secondo i progettisti il 95% dell’energia immagazzinata può essere riutilizzata ma il sistema non sta funzionando al massimo delle potenzialità per via degli investimenti ridotti: un incentivo maggiore permetterebbe infatti di recuperare tutta l’energia prodotta in frenata piuttosto che una parte come accade ora.