Volkswagen Golf 8 sarà anche mild hybrid a 48 V | Come funziona
Volkswagen Golf 8: come funziona il sistema mild-hybrid a 48 V, prezzo e data uscita
Lo aveva già annunciato Volkswagen al Vienna Motor Symposium del 2018: Golf 8 sarà la prima VW dotata del sistema mild-hybrid a 48 V. Un anno dopo, sempre in occasione dello storica fiera viennese dedicata ai motori, il marchio tedesco ha diramato i primi dettagli del sistema ibrido "leggero" che troveremo in primis sotto al cofano della nuova compatta. Ecco com'è e come funziona Volkswagen Golf 8 mild-hybrid a 48 V.
Il sistema mild Hybrid Electric Vehicle (mHEV) nasce per supportare i motori a combustione interna (diesel e benzina) attraverso la combinazione di un generatore-starter a cinghia da 48 V, una batteria da 48 V e un convertitore DC/DC. Proposto inizialmente sui motori a benzina della famiglia EA211 evo, ovvero i 1.0 e 1.5 TSI abbinati al cambio a doppia frizione DSG, ma destinato a tutta la gamma propulsori, il sistema mHEV consente di abbattere i costi iniziali rispetto ad altre tipologie di ibrido (per esempio il plug-in montato su Passat e Golf GTE) grazie ad un'architettura più semplice ed economica | Guida alla differenze tra auto ibride, mild-hybrid e ibride plug-in.
Del resto, è la stessa Volkswagen a sostenere che il percorso verso l'elettrico – che comunque è già iniziato in pompa magna con il debutto e l'avvio degli ordini di Volkswagen ID.3 – non potrà basarsi sull'addio immediato ai motori a scoppio.
Il generatore/starter a cinghia supporta il motore termico nelle fasi di transitorio e in accelerazione, fornendo maggiore spunto quando viene richiesta più potenza e ricaricando invece la batteria quando si rilascia l'acceleratore e si frena, rigenerando fino al 40% dell'energia cinetica. Presente anche la modalità di veleggio (FMA – Freewheel, Motor Off), che spegne il motore quando la vettura viaggia a velocità costante e la rigenerazione dell'energia risulta controproducente. Questa funzionalità "smart" si integra con un sistema predittivo che tiene conto delle informazioni provenienti dal navigatore (limiti di velocità o curve) per raggiungere la destinazione con la velocità ottimale e dunque sfruttando al meglio l'energia cinetica accumulata.
La riaccensione, secondo VW, avviene poi in maniera quasi impercettibile (lo verificheremo con una prova) grazie allo starter/generatore. Il motorino di avviamento tradizionale interviene solamente nella prima accensione a freddo. Il generatore non fornisce direttamente la trazione alle ruote, ma "dialoga" con l'albero di trasmissione attraveso la cinghia, supportando il motore. La batteria agli ioni di litio da 48 V, posizionata sotto al sedile del passeggero anteriore, si affianca alla trazionale batteria da 12 V, che si occupa di gestire l'impianto elettrico tradizionale grazie al convertitore DC/DC. I risvolti pratici del sistema mHEV? Maggiore spunto e prontezza del motore al pedale dell'acceleratore e consumi leggermente inferiori: si parla di 0,4 litri di carburante in meno ogni 100 km.