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Tesla Model 3: un'azienda viola il software e vende gli aggiornamenti delle prestazioni

Un'azienda canadese è riuscita a violare il software della Tesla Model 3; quanto scoperto è stato trasformato in un business per proporre alcune delle opzioni offerte del costruttore a prezzi inferiori.

Tesla Model 3: un'azienda viola il software e vende gli aggiornamenti delle prestazioni
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 12 giu 2020

Le moderne auto connesse dispongono di piattaforme software sempre più complesse tanto che più volte si è discusso del problema della loro sicurezza e di come, nel tempo, potrebbero essere prese di mira dagli hacker. Su questo fronte, Tesla ha lavorato molto per rendere sicuri i suoi sistemi, avviando diversi programmi di bug bounty e partecipando ad eventi come Pwn2Own per trovare tutte le falle della sua piattaforma per poi chiuderle.

Ma era solo questione di tempo prima che qualcuno riuscisse a violare il software delle auto elettriche del marchio americano. Quel momento è arrivato. A riuscirci Guillaume André, il proprietario di Simon André, un'azienda canadese che si occupa di auto. L'idea che è stata alla base di questa scoperta è davvero particolare. André, infatti, aveva deciso di trasformare una Model 3 a trazione posteriore nella versione Dual Motor con trazione integrale.

Il problema maggiore dal punto di vista tecnico non era tanto l'inserimento di un secondo motore elettrico, quanto farlo alimentare dall'inverter. Per riuscirci, André ha dovuto violare il software proprio dell'inverter. Mentre compiva questa operazione, si è accorto di poter fare molto di più e cioè di poter sbloccare alcune opzioni che Tesla fa normalmente pagare a parte. Per esempio, è riuscito ad abilitare l'opzione "Acceleration Boost" che permette di disporre di 50 CV aggiuntivi e che normalmente viene fatta pagare 2.000 dollari.

Addirittura, André ha trovato il modo di trasformare una Long Range nella versione Performance. Quanto scoperto è stato, poi, trasformato in un vero e proprio business. L'imprenditore canadese ha aperto una nuova società chiamata Ingenext per offrire ai proprietari delle Model 3 questi aggiornamenti delle prestazioni ad un costo inferiore a quello di Tesla. Per esempio, i 50 CV aggiuntivi vengono offerti attraverso un dispositivo chiamato Boost 50 che va semplicemente collegato all'auto. Il tutto a 1.100 dollari. La trasformazione in versione Perfomance, invece, costa 2.250 dollari e richiede anche un intervento professionale. In questo secondo caso, però, si perde la possibilità di ricevere gli aggiornamenti OTA del costruttore.

Si tratta di una situazione controversa e certamente con possibili riflessi legali. A Tesla ovviamente non farà piacere una cosa del genere ma le auto sono dei clienti e possono farci quello che vogliono. Il costruttore, però, poterebbe rifarsi, contestando la garanzia in caso di problemi.

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