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Prova KGM Actyon: un SUV coreano da non sottovalutare | Video

Con l'arrivo di KGM Actyon il brand sudcoreano entre di diritto sul mercato italiano. Il SUV ha diverse frecce interessanti al suo arco ed arriverà anche ibrido e 4WD

Claudio Anniciello
Claudio Anniciello
Pubblicato il 8 mag 2025

Arriva ufficialmente in Italia il brand KGM, che sta per KG Mobility, ramo di una titanica multinazionale sudcoreana che abbraccia così tanti settori da far impallidire molteplici aziende europee. Prende in mano le redini di quella che una volta era SsangYong, dalla quale per giunta eredita ben 70 anni di esperienza ad un know how interessante. E come festeggiare l’apertura al mercato italiano se non con un modello completamente inedito? Ecco dunque che ho messo le mani sulla nuova KGM Actyon, un SUV di segmento D che mi ha stupito per non pochi particolari.

SCHEDA TECNICA

  • Lunghezza: 4740 mm
  • Larghezza: 
  • Altezza: 
  • Passo: 2680 mm
  • Motore: 1.5 GDI turbocompresso, 4 cilindri in linea
  • Potenza max: 163 cv
  • Coppia max: 280 Nm
  • Cambio: automatico 6 marce
  • Peso: 1580 kg in ordine di marcia, senza conducente

LINEE SQUADRATE COME SE PIOVESSE


Da qualche tempo a questa parte stiamo assistendo alla materializzazioni di due filoni ben definiti nel campo del design automobilistico: da un lato le auto affusolato, che sembrano plasmate dal vento, dall’altro auto segmentate ed appuntite, che sembrano pronte ad ogni cosa. La nuova KGM Actyon, con i suoi 4,74 metri di lunghezza e 2.68 metri di passo. rientra perfettamente in questa seconde definizione. Lo si vede molto bene a partire già dalla conformazione del cofano anteriore, con tanto di luci di posizione segmentate e che – nella parte centrale completamente illuminata – richiamano la bandiera della Corea del sud.

Quel che mi ha piacevolmente sorpreso dal punto di vista estetico non sono state le maniglie sul cofano anteriore, di quelle non vedo una reale utilità, e nemmeno i cerchi da 20 pollici che sono perfettamente proporzionati con il passaruota ma…il passaruota stesso. Ormai su molte europee ho visto plastica grezza o nera lucida fare da profilo alla parte bassa delle auto, passaruota compresi. Qui invece KGM ha optato per linee a tono con il colore della carrozzeria, che ritengo molto più piacevoli da vedere.

Al posteriore la firma luminosa alterna un taglio orizzontale ed uno verticale così come fatto all’anteriore, mentre particolare nel design lo spoiler sul lunotto. Si staglia sulla sommità di un portellone che ha – come ormai tradizione su questi SUV – un lunotto bello alto e fa accedere ad un bagagliaio da 668 litri, espandibile fino a 1568 litri nel caso in cui si abbattano i sedili della seconda fila. Spazio niente male, quasi da riferimento, che permette di portare con sè valigie anche per cinque persone.

INTERNI CON MIX DI INSERTI


Quel che stupisce principalmente una volta a bordo è in primis il volante. La forma è quasi esagonale, con la sommità e la parte inferiore entrambe piatte. Il diametro però è importante, forse troppo, mentre sotto le razze trovano posto pulsanti che ricordano un po’ quelli di un volante da corsa. Ecco, qui mi sorge una perplessità: sulla sinistra il tasto è configurabile, quindi bene poichè si decide cosa comandare velocemente, mentre sulla destra il tasto fa capo all’Auto Hold. Si tratta di un sistema che viene utilizzato molto poco, poichè una volta impostato difficilmente lo si muove, quindi non vedo il perchè metterlo lì in prima linea. Poco male, almeno è bello da vedere.
Intanto una buona attenzione in KGM l’hanno data agli inserti a bordo della Actyon. Tutti di plastica, chiariamoci, ma da un lato alcuni ricordano il carbonio, dall’altra alcuni il legno. Sul carbonio sorvolo, non mi fa impazzire il concetto, ma sul legno io ho trovato un’estetica davvero molto piacevole, anche perchè ritengo abbiano indovinato i punti dove andarli ad inserire. Per fortuna poca plastica lucida (ma non del tutto assente), mentre tocco di classe il piccolo selettore del cambio, che ricorda un po’ un gioiello con il suo taglio sfaccettato e luminoso.
Non mancano i vari portaoggetti e spazi liberi, tanto da rendere flottante il tunnel centrale, così come non manca lo spazio a bordo per chi guida ed i suoi passeggeri, su dei sedili che nel modello in prova sono in parte rossi. Direi aggressivi.

TECNOLOGIA DI BORDO


La plancia di comando della Actyon è tutta digitale, sia in fatto di strumentazione che infotainment. Il blocco è unico, seppur sia in parte ruotato verso il conducente, così da far accedere meglio al display 12,3 pollici per controllare gli apparati multimediali. Un display niente male nei colori e nella risoluzione, con un buon feeling al tocco delle dita ed un software che scivola bene, tranne quando le animazioni appesantiscono troppo il carico di lavoro per l’hardware. In questo caso ci sono dei leggeri rallentamenti.
12,3 pollici è anche la diagonale riservata alla strumentazione, che lascia vedere tutte le informazioni in modo piuttosto ordinato e schematico, pur lasciandosi andare a qualche chicca di design. Differenti le visualizzazioni in opzione tra cui anche la mappa del navigatore, ma vi assicuro che si vedono perfettamente anche le spie dei vari sistemi ADAS. Ma d’altronde, qualora non si vedessero, ci pensano i molteplici alert sonori ad attirare l’attenzione, con tonalità anche piuttosto imperative. Certo per strada diventano un pelino stressanti perchè è un susseguirsi di avvisi, tanto che qualcuno l’ho onestamente disattivato.

COME VA LA ACTYON SU STRADA


Sotto al cofano il motore che spinge la KGM Actyon in prova si nutre solo di benzina, lasciando l’elettrificazione ad un futuro non troppo lontano. Spazio quindi ad un 4 cilindri da 1.5 litri, forte di 163 cv e 280 Nm di coppia massima, che in totale potrebbero sembrare pochi ma nella realtà non lo sono affatto. Nonostante i 1580 kg dell’auto in ordine di marcia – in prova è la 2WD, poichè la 4WD che arriverà in secondo momento pesa qualche decina di chili in più – ed il motore nuovo di pacca quando ci sono salito sopra, la spinta è discreta. Chiaro non siamo su una campionessa di accelerazione, ma l’erogazione è costante e corposa al punto da non far rimpiangere un po’ di cubatura in più.
Sapete poi cosa ho detto ad un mio collega nel corso del test? Testuali parole: “è meno asiatica delle altre“. Il riferimento è alla tendenza asiatica di avere auto con un setup sospensivo molto morbido, che però si traduce in un certo rollio nel corso della guida. La Actyon non soffre molto di queste ondulazioni ma anzi piazza bene le ruote in appoggio in curva, soprattutto una volta raggiunta la fase stabile della manovra. Questo la porta ovviamente ad essere leggermente meno confortevole in caso di strada un po’ dissestata, perchè con degli stimoli del genere molto vicini tra di loro si sente un po’ di ondeggiamento. Forse è un po’ chiusa in compressione, classica coperta corta da accettare per avere un piacere di guida maggiore tra le curve.

Il volante ha invece una zona centrale un po’ vuota, che porta con sè un ritardo nella risposta dell’anteriore. Quando si inizia uno zigzag veloce, oppure quando si è più imperativi nel chiedere un cambio di direzione all’auto, ecco che risponde con un leggero ritardo. Non mi sento di imputarlo alle sospensioni anteriori oppure agli pneumatici, poichè altrimenti avrei dovuto percepire anche un rollio, quanto ritengo sia direttamente un fattore di sterzo. Poco male comunque, d’altronde basta ricordarsi che non è l’auto da lanciare a tutta velocità tra le curve. Piacere di guida si, e molto maggiore di altre concorrenti provenienti dallo stesso continente, ma con cognizione di causa!

PREZZO E CONCLUSIONI


Gran bella sorpresa la KGM Actyon a conti fatti. C’è poi da dire che viene offerta con un singolo allestimento, praticamente una full optional che offre tutto, da sedili riscaldati e raffreddati ai sedili posteriori riscaldati, dal portellone elettroattuato al riscaldamento del volante. Il prezzo di lancio è di 37.500 euro, declinato in rate da 249 euro al mese. Al termine della promo lancio il listino verterà sui 41.750 euro.

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