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Prova nuova Peugeot 308: il restyling che la cambia, ma conferma tutto! | Video

La prova della nuova Peugeot 308 restyling dimostra quanto siano riusciti a confermare una formula nota, ma a darle una connotazione diversa

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Claudio Anniciello
Claudio Anniciello
Pubblicato il 1 dic 2025

Se c’è una cosa sulla quale posso senza ombra di dubbio mettere la mano sul fuoco, è che il segmento C delle hatchback continua ad essere particolarmente sentito e battagliato. Certo SUV e crossover hanno fatto un po’ perdere interesse rispetto agli anni passati, intercettando parte dell’utenza, ma le auto più “basse” hanno senza ombra di dubbio il loro appeal. Ed ecco che in questo contesto si inserisce il restyling della Peugeot 308 oggetto della prova.

Cosa cambia con il restyling

Se ci penso e mi baso solo sul ciclo di vita medio delle auto, era da un po’ che la Peugeot 308 aveva bisogno di un restyling. Se però mi soffermo a pensare a com’è “invecchiata” bene, in effetti è comprensibile perché in Peugeot ci abbiano pensato un po’ di più prima di proporre un aggiornamento.

Di fatto la lunghezza di 4.34 metri rispecchia appieno la dimensione tipica del segmento, cosa che non è ovviamente cambiata. Hanno pensato a dare un tocco di novità perlopiù al frontale, a tutta la zona anteriore. La firma luminosa è stata completamente stravolta rispetto a prima, tanto che ha perso le luci a “graffio” ed ora ha segmenti diagonali che si articolano da lato a lato per tutta la larghezza dell’auto. Sull’allestimento GT sono anche affiancati dallo scudetto Peugeot retroilluminato. Un trend piacevole quello che si vede in giro, con auto sempre più illuminate, che poi su questa nuova Peugeot 308 in prova prolungano idealmente la calandra, cambiata ovviamente a sua volta.

Al posteriore i ritocchi di stile sono stati decisamente più contenuti e si sono limitati ai gruppi ottici principalmente, con un design che richiama ovviamente i fari anteriori. La vista posteriore è comunque capitanata dal fascione orizzontale che percorre la carrozzeria esattamente sotto al lunotto, che sì ingloba i fari ma li estende idealmente e serve a suggerire una sensazione di forte presenza su strada. Sensazione, tra l’altro, centrata.

Interni a prova di tempo per la Peugeot 308

All’interno questa nuova 308 non ha visto delle rivoluzioni vere e proprie, confermando quindi una ricetta già valida e collaudata con il modello precedente. Il piccolo volante piatto sia superiormente che inferiormente è di certo la zona che attira maggiormente l’attenzione, perché l’i-Cockpit di Peugeot ci sono persone che lo amano ed altre che lo odiano, senza delle vere e proprie mezze misure. Il volante piccolo chiede di essere posizionato più in basso e di guardare la strumentazione al di sopra della corona volante piuttosto che al centro, cosa che ad alcuni utenti non piace.

I sedili meritano una piacevole menzione perché danno un feeling sportivo e premium allo stesso tempo, con materiali piacevoli al tatto, un buon sostegno e fianchetti pronunciati. Certo con un fisico più abbondante bisogna verificare se dia o meno fastidio la presenza di questi fianchetti, ma cito questa perplessità giusto per dovere di cronaca.

Il tunnel centrale è largo, sì, strano ma vero. Però hanno pensato ad un design articolato, che mischia un inserto grigio nella parte sinistra con il nero della parte destra. Una linea articolata, che però permette non solo di alloggiare dei portabibite e due vani per il telefono, uno dei quali con ricarica wireless, ma anche tutti i comandi del selettore cambio e modalità di guida. Solitamente i tunnel molto larghi hanno lo scotto di avere spazio vuoto al punto da farli sembrare spogli, ma in questo caso la scelta di design ha premiato.

Tecnologia di bordo con i-Toggles

Parto onestamente con il dire che la strumentazione 3D di questa Peugeot 308 non mi fa impazzire. Questo perché può creare un po’ di confusione visiva, quindi non il massimo, al punto che di solito tendo a disattivarla. Al contrario invece l’infotainment da 10.1 pollici è chiaro e non da problemi di lettura, ma soprattutto è associato agli i-Toggles. Già li ho provati in passato su Peugeot e li trovo davvero interessanti, sia come ergonomia di funzionamento che come idea di base. Si tratta di un display touch attraverso il quale selezionare delle scorciatoie – personalizzabili – per le macroaree dell’infotainment. Belli da vedere e veloci nel funzionamento. Sono posizionati esattamente sopra ali tasti fisici a pianoforte per alcuni comandi dell’auto, tra i quali delle funzioni del climatizzatore. In realtà il sistema in sé è comandato dall’infotainment, ma almeno questi tasti sono una sorta di accesso facilitato.

Prova su strada della Peugeot 308

Un dato interessante su nuova Peugeot 308 come questa in prova è che dispone di motorizzazioni per tutti i gusti. C’è full hybrid, plug in hybrid, completamente elettrica e sta arrivando la diesel, che sarà disponibile nella prima parte del 2026. Io mi sono concentrato sulla versione full hybrid per questo test.

Indubbiamente l’accoppiata di powertrain è ben conosciuta nel mondo Stellantis, poiché la parte termica è gestita da un 1.2 benzina, 3 cilindri, da 130 cavalli, al quale si affianca un motore elettrico per un totale combinato di 145 cavalli e 230 Nm di coppia massima. Una combinazione che aiuta a dare alla 308 sufficiente brio per la quotidianità e per delle percorrenze extraurbane o statali. Non è la più scattante delle auto che si possano provare, ma il motore comunque supporta i vari stress quotidiani ai quali può andare incontro. D’altronde in primis non è un’auto sportiva, quindi non avrebbe senso renderla campionessa di velocità, poi da full hybrid il segreto è nel riuscire a sfruttare bene il motore elettrico. E qui forse mi sarei aspettato delle percorrenze superiori. La batteria è da poco meno di 0,9 kWh e quindi un chilometro o poco più in elettrico si riesce a percorrere, ma allo stesso tempo ho visto che basta schiacciare davvero poco in più sul gas per far accendere il motore termico. Avrei preferito una parte elettrica più presente, ma ammetto che lungo le strade di montagna dove l’ho provata le salite non favoriscono questo tipo di trazione. In compenso la frenata rigenerativa incamera subito tutto quello che può, sfruttando le discese.

Una guida molto piacevole

Qui posso prendere posizione: il volante piccolo a me piace. Permette di avere un buon margine di controllo dell’auto ed essere decisamente reattivo nei cambi di direzione, permettendo all’anteriore dell’auto di puntare lì dove si preferisce. E l’anteriore stesso poi esegue gli ordini senza troppi problemi. Certo se si alza il ritmo l’auto ha una naturale tendenza al sottosterzo, com’è giusto per un modello di questo segmento, mentre il posteriore è ben piantato. L’unica manovra strana da fare con questo volante Peugeot è l’inversione, o comunque arrivare a fondocorsa, seppur questo metta in evidenza anche un ottimo raggio di sterzata della media francese.

Sicuramente i cerchi da 18 pollici del modello in prova hanno contribuito da un lato a migliorare il feeling di guida e dall’altro a far avvertire maggiormente gli scossoni quando la strada non era perfettamente liscia. Un setup delle sospensioni medio quindi, che vuole provare ad essere efficace in tutti gli scenari possibili.

Prezzo e conclusioni

Il restyling della Peugeot 308 lo si aspettava da un po’ in effetti, e bene che sia arrivato. Mette l’auto in carreggiata e punta a guadagnare terreno nei freddi numeri di vendita, con un prezzo di accesso in gamma di 33.140 euro per l’allestimento base della motorizzazione full hybrid.

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