Monopattino Nilox M1: è un buon compagno di spostamenti in città?
Abbiamo passato un po' di tempo con il monopattino elettrico di Nilox
C’è chi li chiama “mezzi del futuro”, chi li disprezza e chi, come me, non ha mai avuto la possibilità di entrarci troppo in confidenza, senza aver l’opportunità di coglierne gli spunti positivi o le criticità. Abbiamo quindi deciso di provare per qualche mese il nuovo monopattino elettrico Nilox M1, un prodotto di nuova generazione, capace di rispondere anche alle nuove normative di sicurezza per i mezzi di questo tipo. Riuscirò a cambiare idea sui monopattini elettrici? È comodo nella vita di tutti i giorni? Come si comporta? Questi gli interrogativi durante la nostra prova.
SPECIFICHE TECNICHE
Iniziamo quindi con il raccontarvi alcune delle caratteristiche tecniche di nuovo Nilox M1. Si tratta di un monopattino elettrico di nuova generazione, con un’intelaiatura solida, pieghevole e realizzata in alluminio e acciaio, capace di sorreggere adulti fino ad un peso massimo di 100 kg. Il peso complessivo dell’oggetto è di 13,8 kg, che gli consente di essere piuttosto maneggevole e comodo da portare in giro, con un meccanismo di chiusura facile ed intuitivo.
È dotato di ruote da 8,5”, un motore elettrico brushless da 350W incorporato nella ruota anteriore, alimentato dalla batteria da 7,5Ah che gli consente di raggiungere un’autonomia dichiarata di 25 km. Il tempo di ricarica stimato è di circa 4 ore, da una normale presa domestica, grazie al caricatore fornito insieme all’oggetto. Tra le caratteristiche più interessanti, nuovo Nilox M1 risponde alla nuova normativa di sicurezza recentemente introdotta il 30/09/2022, la quale prevede la presenza di frecce direzionali nel posteriore, due freni (freno motore e freno a disco sul retro) e la velocità massima limitata a 20 km/h (impostabile con un apposito pulsante).
Nuovo Nilox M1 dispone infatti del comando per attivare le frecce direzionali, inserite nel parafango posteriore ed eventualmente, sempre con Nilox, si possono acquistare in un secondo momento degli indicatori di direzione anteriori, installabili direttamente ai lati delle manopole, con un meccanismo semplice ed intuitivo. Tramite lo schermo LCD di cui è dotato (la cui visibilità risulta buona anche sotto il sole) si possono gestire tutte le funzioni. Sono tre le modalità di guida: la numero 1, limitata a 6 km/h per le zone pedonali, la 2 con luce frontale led attiva e velocità limitata a 20 km/h ed infine la 3, con la velocità limitata a 25 km/h. Vera chicca di nuovo Nilox M1 è la presenza della chiave digitale NFC per “accendere” il monopattino, una comoda tesserina che funziona esattamente come una chiave di un veicolo, senza la quale non può attivarsi. Molto utile in ottica furti.
DESIGN ED ERGONOMIA
Trovo che nuovo Nilox M1 sia piuttosto apprezzabile dal punto di vista estetico, con dettagli e manopole (in morbida gomma e dall’ottimo grip) verde lime che lo fanno risultare elegante e sportivo al tempo stesso. Non è particolarmente ingombrante come dimensioni, nonostante la capacità generosa della batteria. Da aperto, le dimensioni sono di 106 cm di lunghezza, per 111 di altezza e 45 cm di larghezza, da manopola a manopola.
Ecco, per una persona alta circa 1,83 cm come me, l’altezza di 111 cm del manubrio potrebbe essere un po’ limitante, costringendo alcune volte ad inarcare la schiena, ma nulla di preoccupante. Ottima la collocazione dei comandi, comodi e semplici da ingaggiare, a sinistra l’indicatore per le frecce e a destra l’interruttore a farfalla per l’acceleratore. È anche disponibile un gancio per appoggiare dei sacchetti leggeri. È anche già presente l’indispensabile campanello di allarme, per avvisare altri pedoni o ciclisti del nostro arrivo, dal momento che non emette un suono particolarmente incisivo, a differenza di altri monopattini.
Essendo così snello, risulta anche comodo da ripiegare ed inserire in auto, ad esempio, con delle dimensioni da chiuso di 106 cm di lunghezza, sempre 45 cm di larghezza e solo 46 di altezza. Si inserisce senza troppi problemi in tutti i modelli, ma su veicoli piccoli (tipo Fiat 500 o simili) c’è bisogno di abbattere un sedile posteriore per inserirlo correttamente. Sempre parlando di ergonomia e solidità strutturare, nuovo Nilox M1 dispone di un comodo display ben integrato nel piantone del manubrio, dall’aggancio solido che evita spiacevoli inconvenienti (es: altri modelli hanno un display a sbalzo, precario in caso di urti anche nel bagagliaio dell’auto). Risulta appunto un prodotto ben realizzato e assemblato, con poche viti che, come spesso accade per questi oggetti, necessitano di qualche correzione dopo un tot di km, dal momento che le vibrazioni rischierebbero di allentarle.
LA PROVA
Ho avuto modo di provare diversi monopattini ma, con questo Nilox M1 sono riuscito a farmi un’idea più chiara grazie alla lunga sessione di prova. Molti aspetti positivi e negativi sono affiorati nel lungo periodo, come spesso accade con qualsiasi acquisto. Ed ecco le mie impressioni. Si tratta di un mezzo davvero comodo (forse indispensabile) per tutte quelle tratte brevi o rapide che, in auto, potrebbero richiedere addirittura più tempo.
È intuitivo, rapido e scattante per spostarsi nei centri abitati. È diventato il mio mezzo di spostamento preferito per tutte quelle tratte brevi ad esempio palestra, supermercato, farmacia, colazione, bar, ecc, racchiuse nel giro di 4/5 km. Sicuramente, abitare in un comune moderno, ricco di piste ciclabili, alle porte di Milano, ha contribuito ad apprezzarne la funzionalità. In pochi minuti, circa 6/7 si possono coprire anche 2 km di strada, un tempo praticamente identico a quello impiegato con una vettura (includendo l’uscita dal box, l’accensione, i semafori, il traffico, ecc), considerando anche il risparmio sul carburante e il piacere di viaggiare (soprattutto in estate) con il vento addosso.
Parlando di prestazioni, con la batteria completamente carica e la modalità 3 inserita – più performante, potendo raggiungere i 25 km/h – risulta davvero scattante, alle volte costringe anche a improvviso strattoni, bisogna farci l’abitudine. Sguscia veloce nel traffico e copre le distanze in breve tempo. Con la modalità 1, quella “Pedestrian” raggiunge i 6 km/h per potersi muovere nelle aree pedonali e, salvo alternative, sui marciapiedi. Nella modalità 2 – limitata a 20 km/h – si preserva invece la batteria, riducendo lo scatto. Premendo due volte sull’unico tasto presente si attiva invece la potente luce a led, incastonata nel piantone fisso del manubrio. Di notte illumina alla perfezione e non oscilla bruscamente, non seguendo le svolte del manubrio.
AUTONOMIA
Parlando di autonomia, ho scelto di utilizzare quasi sempre il monopattino in modalità 3, quella più performante, simulando un utilizzo “poco intelligente”. Non sono mai rimasto a piedi, nonostante l’indicatore dell’autonomia risulti poco preciso (spesso oscilla dalla seconda alla quinta tacca in maniera veloce), e sono riuscito a coprire senza problemi anche 18/19 km, arrivando però verso la fine con poca spinta e poca reattività.
Tuttavia, mi sono accorto che l’utilizzo del Cruise control a velocità costante potrebbe allungare la vita della batteria, evitando perciò di muoverci per lunghi tratti con tutto il comando dell’acceleratore premuto al massimo. Con un costo stimato di circa 0,10/0,15 € a ricarica, con cui è verosimilmente possibile percorrere quasi 20 km (quindi 0,005/0,007 €/km) capiamo bene quanto potrebbe essere elevato il risparmio in un anno rispetto ai circa 0,11€/km stimati per un’auto a benzina tradizionale (considerando delle percorrenze medie di 15 km/l e un prezzo alla pompa di 1,65€/l).
CRITICITÀ
È il prodotto migliore in commercio? Probabilmente no, ma sicuramente ben oltre la media. Con un prezzo di listino di 399,00 euro non può essere un super top di gamma ma di certo tocca moltissimi punti presenti su monopattini di fascia più alta. Tra i lati negativi (spesso presenti in molti monopattini elettrici) vi è la mancanza di un elemento strutturale al quale agganciare un lucchetto. Mi sono trovato costretto a legare il mio gancio alla forcella posteriore o alla ruota, spesso sporcandomi le mani (soprattutto se a seguito di tratti di strada bagnati o impolverati).
L’assenza poi di sospensioni su entrambe le ruote rende piuttosto rigida la marcia, specialmente su sampietrini e asfalto irregolare dove le piccole ruote da 8,5” faticano ad assicurare stabilità. Sicuramente meglio i modelli con ruote da 10 o più pollici. Non ho poi molto apprezzato l’eccessiva mobilità del manubrio, troppo “rapido” nei movimenti e spesso soggetto alle vibrazioni provenienti dal suolo: è bene tenere sempre saldamente entrambe le manopole, senza staccare le mani per nessun motivo (per accendere le luci o cambiare le modalità è quindi bene fermarsi, premere e poi ripartire).
Il display, poi, luminoso e accattivante nel design, non è un campione in termini di facilità di utilizzo. Ci sono moltissimi sottomenu e funzioni poco intuitive, in abbinato all’accostamento della tessera NFC. È bene leggere con attenzione tutto il manuale per imparare le procedure. Nei primi periodi, sbagliando qualche sequenza di azioni, mi sono trovato impossibilitato ad attivare il monopattino. Purtroppo non esiste poi una specifica app per smartphone dalla quale controllare le principali informazioni come autonomia, tragitto, distanza percorsa o energia consumata. Una grave mancanza per un prodotto così moderno.
È presente il bluetooth ma risulta piuttosto inutile se non coadiuvato da un’App dedicata al modello. Per ultima poi la frenata. Ho dovuto regolare a lungo il cavo del freno a disco posteriore per trovare il giusto feeling con la leva. Alle volte (forse complice una pastiglia posteriore un po’ usurata) ho dovuto premere con grande forza per piccole frenate di emergenza. Avrei preferito maggior potenza frenante.