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BYD Dolphin: primo contatto e prova su strada. Elettrica da 25.790 euro | Video

Prima prova su strada dell'auto elettrica a 25.000€ con gli incentivi, BYD Dolphin

Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 13 nov 2023

BYD Dolphin è forse il primo segnale, o tra i primi, di quel futuro elettrico alla portata di tutti, con un'auto più compatta che però offre una dotazione molto ricca in termini di tecnologia a bordo, e soprattutto può essere l'auto per molti. Non per tutti, ma finalmente amplia la platea e inizia a creare un po' di sana concorrenza nella fascia dei 30.000€ (che diventano 25.000€ con gli incentivi)…

I PREZZI DELLE AUTO (ELETTRICHE)

Ho messo "elettriche" tra parentesi perché i prezzi delle auto, in generale e a prescindere dalla motorizzazione, oggi sono aumentati su tutte le categorie. Ci sono tematiche dovute all'inflazione, ma anche dovute alla tecnologia a bordo e alla sicurezza ormai obbligatoria in termini di ADAS. 

Per questo dobbiamo far pace con il fatto che la "Panda a diecimila euro" non esiste più e, oggi, persino un'auto di segmento A rischia di sfiorare i 20.000€ se ben equipaggiata. Da qui la necessità di inquadrare i termini utilizzati in questa prova, perché BYD Dolphin è effettivamente un'auto "economica" se usiamo il termine con un'accezione più ampia e andiamo a guardare il rapporto qualità/prezzo/dotazione. D'altronde LA segmento C per definizione, la Golf 8, costa 29.600€ con il TSI 1.0 da 110 cv. Dotazione di serie? Ridotta all'osso.

Alla Dolphin non manca niente: è una segmento C che non sfora troppo nelle dimensioni (4,29 metri di lunghezza, vicina a una 308 o una i30) e, con gli incentivi, si porta a casa a 25.790€, cifra difficile da trovare nel mondo dell'elettrico. Ovvio, dovete poter accedere all'EcoBonus con la rottamazione, cosa che non è alla portata di tutti. Ad ogni modo, anche senza una vecchia auto da sostituire, la Dolphin si propone a meno di 30.000€ incentivata, escludendo eventuali iniziative regionali o locali che potrebbero abbattere ulteriormente il prezzo. 

Dolphin si presenta con un design piacevole, anche se non certo super accattivante o "storico" come altri modelli del mondo delle termiche, pensiamo ad una Golf. Ecco, forse la Golf non è il termine di paragone più corretto, perché è vero che entrambe si dichiarano "segmento C", ma le dimensioni della tedesca sono molto cambiate negli ultimi tempi. Quindi la Golf condivide con la Dolphin il passo, a vantaggio della comodità dei passeggeri posteriore, ma propone una lunghezza maggiore visto che supera ormai di slancio i 4,3 metri di lunghezza. 

Possiamo definirla a metà tra la Polo (poco più di 4 metri) e la Golf appunto, anche se è ID.3 la sua avversaria diretta visto che la potenza massima è la stessa (204 cv) e le dimensioni sono molto vicine. E se finora solo la MG4 poteva "dominare" nel settore con cifre simili, ora arriva un'avversaria che si pone sullo stesso livello…

BATTERIE E MOTORI

Dolphin propone due scelte per la batteria, entrambe Blade Battery con chimica LFP. Quella da 45 kWh è abbinata a due motori, uno da 95 cv, l'altro da 176 cv. Questa scelta è in controtendenza con quanto fatto da moltissime elettriche, che puntano tutto su numeri da capogiro, eppure è quello che serve per riportare con i piedi per terra il mondo auto: d'altronde, nel campo delle termiche, non guidavano tutti auto da 300 cavalli, e la maggior parte delle vettura che vediamo in circolazione si accontenta di un centinaio di cavalli. 

Così la Dolphin Active da 70 kW (95 cv) è quella perfetta per chi cerca un'auto cittadina con uno spazio discreto, mentre la DolphinBoost da 130 kw (176 cv) è la versione più pepata che man7tiene però i prezzi più bassi visto che anch'essa monta la batteria da 45 kWh. 

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Chi invece vuole una versione più adatta a viaggiare, perché promette 427 km nel ciclo WLTP, deve necessariamente scegliere la Dolphin Comfort o Design, le due top di gamma con batteria da 60 kWh e motore da 150 kW (204 cv). Tutte comunque hanno una buona coppia, mai mostruosa ma in grado di rendere più piacevole l'esperienza rispetto alle controparti diesel e benzina, perché sempre istantanea. 

Ha abbastanza senso anche la limitazione della potenza di ricarica, se funzionale a tenere i prezzi bassi e accessibili. Con la batteria da 45 kWh carichiamo in AC a massimo 7 kW, e questo è forse il difetto maggiore perché avrei tenuto almeno standard il caricatore trifase da 11 kW visto che le colonnine pubbliche lavorano per la maggior parte su questo taglio di potenza. Capisco di più, invece, la limitazione sulla ricarica in corrente continua: 60 kW massimo sulle versioni con la batteria più piccola. 

Passando alla 60,4 kWh, bene la ricarica AC trifase da 11 kW, benino quella in DC a 88 kW, un limite per chi vuole viaggiare un po' più spesso del solito. 

PRIMO CONTATTO

In attesa di provare le versioni meno potenti – sono molto curioso sulla 95 cv e 180 Nm –  il primo contatto con la versione da 204 cv restituisce una guida piacevole, con il solito elettrico dalla coppia istantanea che qui è tarato però per non spaventare mai nessuno, nemmeno i conducenti inesperti. L'accelerazione è interessante ma non brutale, con il pedale che gode di una curva addolcita che evita quell'effetto che si aveva sulla vecchia Kona elettrica (prima del restyling).

Quando serve basta mettere in Sport per avere quello spunto in più, mentre il resto delle impressioni è fatto da uno sterzo piacevole e facile: mai affilatissimo come una sportiva, ma preciso e con una buona leggibilità della strada. 

Anche il telaio è piacevole, con un setup morbido che nel contesto cittadino si fa apprezzare per l'assorbimento, senza risultare cedevole. Glisso su rollio, prestazioni in termini di rigidità, tenuta e sulla guida più sportiva perché, per tutti questi aspetti, attendo una prova più lunga e fuori dai confini milanesi. Lo stesso vale per i consumi, da valutare con più calma e in scenari più realistici rispetto a quelli di un breve test drive come questo: sarà interessante portarla in autostrada e scoprire, qui, anche l'insonorizzazione alle alte velocità. Per il momento, il dichiarato di BYD è di 15,9 kWh / 100 km.

SCHEDA TECNICA

SCHEDA TECNICA BYD DOLPHIN (60 kWH, Comfort e Design)

  • Motore: elettrico sincrono a magneti permanenti, trazione anteriore
  • Potenza: 150 kW/204 CV e 310 Nm
  • 0-100 km/h: 7s  
  • Velocità massima: 160 km/h
  • Batteria: 60,4 kWh LFP "Blade Battery"
  • Sospensioni anteriori: MacPherson
  • Sospensioni posteriori: indipendenti, multi-link
  • Raggio di sterzo: 5,25 metri
  • Pneumatici: 205/50 R17
  • Freni: dischi ventilati
  • Peso a vuoto: 1.658 kg
  • Bagagliaio min/max: 345-1.310 litri
  • Lunghezza: 4.290 mm
  • Larghezza: 1.770 mm
  • Altezza: 1.570 mm
  • Passo: 2.700 mm
  • Cd: nd
  • Ricarica: AC 11 kW, DC 88 kW
  • Pompa di calore: sì, di serie
  • Vehicle-to-Load? Sì, 3,3 kW in uscita
  • Autonomia dichiarata (WLTP): 427 km
  • Consumi dichiarati (WLTP): 15,9 kWh / 100 km (ciclo combinato)

INIZIA LA GUERRA DEI PREZZI

Se parliamo dei prezzi le cose si fanno più interessanti. Primo perché la forbice tra il modello base e quello top è molto ridotta, e perché anche la dotazione di serie è interessante. BYD ha scelto di ascoltare quello che spesso leggo nei commenti: basta auto proposte solo full optional, io voglio scegliere allestimenti meno ricchi ma più accessibili. 

Eccovi accontentati. Se vi basta la batteria da 45 kWh (44,9 kWh), la Dolphin Active costa 30.790€ di listino, ha i cerchi da 16", ma la eviterei per il semplice motivo che dietro monta un classico ponte torcente. Potendo fare lo sforzo, con 31.790€ acquistate lo stesso motore ma sbloccato a una potenza quasi doppia (176 cv), i cerchi in lega da 17" e il posteriore con sospensioni multi-link. 

NOTA: alla data di stesura di questa prova, le versioni da 45 kWh non sono disponibili nel configuratore ufficiale, arriveranno nei primi mesi del 2024

Se vi serve la batteria da 60,4 kWh, i prezzi comunque non sono eccessivi: 35.790€ (30.790€ con gli incentivi) per la Comfort da 204 cv che aggiunge il caricatore trifase da 11 kW e porta a 88 kW la ricarica in DC così da caricare dal 30-80% in 29 minuti, non certo un record nel mondo delle elettriche). 

Chi vuole tutto, invece, può portarsi a casa la Dolphin Design a 37.790€ (32.790€ con gli incentivi) e avrà incluso nel prezzo il tetto panoramico, il cavo per il V2L (esce a 3 kW per alimentare qualsiasi dispositivo), vetri posteriori oscurati e ricarica wireless per lo smartphone. 

E gli accessori? Dimenticateveli: BYD punta su quattro livelli ma ognuno è abbastanza blindato in termini di optional da aggiungere. L'immagine del configuratore qui sopra vi mostra come qualsiasi colore sia incluso nel prezzo, ma è l'unicace cosa che potrete scegliere in fase di acquisto. 

Su tutte, quindi a partire dalla Active, troviamo di serie la pompa di calore, cerchi in lega (da 16" in su), luci Full LED, fendinebbia, infotainment con schermo da 12,8" rotante, connesso e aggiornabile OTA, strumentazione digitale, ADAS, sedili regolabili elettricamente, retrovisori elettrici riscaldabili, 4 USB C da 18 W, connettività 4G, app BYD, audio con 6 altoparlanti, bagagliaio da 345 litri (1.310 litri massimo), V2L da 3,3 kW (ma l'adattatore è incluso solo con la top). Scendendo nel dettaglio degli ADAS, la dotazione di serie è di Livello 2: tutte hanno l'anticollisione anteriore, frenata automatica di emergenza, avviso di collisione posteriore, frenata automatica anche in retromarcia, monitoraggio e mantenimento della corsia e avviso di traffico trasversale posteriore. Ci sono poi, sempre di serie, l'Adaptive Cruise Control, la telecamera a 360 gradi, sensori di parcheggio posteriori, il monitoraggio angoli ciechi e il riconoscimento dei segnali stradali. 

CONFIGURATORE ONLINE BYD DOLPHIN

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