Cerca

Salone di Parigi 2024: Xpeng propone la P7+, figlia dell'AI | Video

Xpeng con la P7+ apre un nuovo modo di concepire e progettare l'auto, grazie al massiccio uso di intelligenza artificiale fin dalle fasi di R&D

Claudio Anniciello
Claudio Anniciello
Pubblicato il 16 ott 2024

Lo spazio che la tecnologia e, soprattutto, l'Intelligenza Artificiale stanno assumendo all'interno delle nostre vite è ormai preponderante. Ma cosa accadrebbe se a questa specie di entità tecnologicamente avanzata venisse affidata la progettazione e lo sviluppo di un'auto? E qui interviene Xpeng, che ha presentato al Salone di Parigi 2024 la nuova Xpeng P7+, la prima auto al mondo progettata sfruttando della "tecnologia pensante". 

CHI E’ XPENG

Per chi non dovesse essere pratico del brand, comincio con il darne un po' le generalità. Xpeng è una firma cinese – come qualcuno di voi potrebbe aver autonomamente intuito – nata nel 2014 e con base a GuangZhou. Il suo obiettivo è di intercettare quella sempre più crescente fetta di consumatori che vogliono auto al passo con la tecnologia e che abbiano dei contenuti di rilievo. Si è infatti specializzata proprio in una mobilità avanzata basata sull'intelligenza artificiale. Il colosso cinese sviluppa così direttamente in casa la tecnologia e la meccanica delle proprie auto, per poter avere la massima personalizzazione dal punto di vista non solo di apparati come gli ADAS, ma anche del gruppo propulsore e architettura elettrica/elettronica.

UN MONDO BASATO SULL’AI

Concepire un mondo basato o integrato con l'intelligenza artificiale per alcuni può essere ancora difficile, mentre per altri è una realtà concreta. Se ci pensate l'AI sta già permeando ogni settore della nostra quotidianità: dalla medicina alla scienza, finanche i sistemi operativi di smartphone o camere, stanno attivamente sfruttando questo valido aiuto. Ma questo panorama risulta ancora più ampio e con possibilità ancora più sorprendenti quando si parla di progettazione e sviluppo. E qui entra in gioco l'automotive.

Le fasi di progettazione di un'auto, soprattutto quando si parla di modelli completamente nuovi o rivoluzioni di modelli già esistenti, richiedono tempo, forza lavoro e risorse. L'esplorazione delle possibilità in campo progettuale, con annesse simulazioni per predire e verificare i risultati, è un tassello chiave per riuscire a proporre qualcosa di nuovo. Tutto questo potrebbe assumere dei contorni più veloci con un ausilio da parte dell'intelligenza artificiale, così come proposto da Xpeng stessa. L'idea di sviluppare un'auto in questo modo aiuta a garantire le scelte migliori ed il miglior compromesso sulla base dei prerequisiti chiesti da parte di chi progetta. In soldoni, auto più efficienti e che meglio si abbinano ai gusti dei clienti di riferimento. D'un tratto l'esplorazione di migliaia di combinazioni risulta semplice, veloce ed efficace, con la possibilità anche di prevedere – con un certo grado di sicurezza – eventuali scenari che si potrebbero verificare.

ARRIVA ALLORA LA XPENG P7+

In questo contesto si inserisce dunque la Xpeng P7+. I più informati già sapranno che la Xpeng P7 è già realtà, ma in quel caso l'auto è stata progettata ancora seguendo una strada tradizionale. Nel caso della "Plus" la base è stata affidata direttamente ad una mente artificiale, che ne ha pensato e promosso delle caratteristiche.

L'auto è sulla base della piattaforma SiC con sistema a 800V. Questa soluzione garantisce una forte efficienza ma soprattutto la capacità di stivare tanta carica e poterla sfruttare con motori performanti. A proposito di numeri e di potenza, sono due le opzioni possibili, entrambe con le due sole ruote motrici: da un lato la versione con 180 kW di potenza e batteria da 60,7 kWh, mentre la più potente conta su un motore da 235 kW e una batteria da 76,3 kWh. Rispettivamente le autonomie dichiarate sono di 602 e 710 km (CLTC). Il tutto con una lunghezza di 5.05 metri ma, soprattutto, un passo di 3 metri tondi tondi. Questo a tutto vantaggio dello spazio interno. In Xpeng hanno poi curiosamente lasciato comprendere la grandezza del bagagliaio da 725 litri facendo un esempio: entrano 33 trolley da cabina. Curioso modo di misurare il volume….

Se però la scheda tecnica di quest'auto finisse qui, non ci sarebbe da urlare alla novità in senso assoluto e, soprattutto, al massiccio uso di tecnologia allo stato dell'arte. Qui entrano in gioco differenti fattori. Da un lato c'è l'utilizzo di una mente artificiale per lo sviluppo, ma questo l'abbiamo già detto, dall'altro invece ci sono i sistemi ADAS che ne fanno uso al contempo. Il sistema Hawkeye di Xpeng permette di sfruttare radar ma soprattutto telecamere per "leggere" l'ambiente circostante. Non più Lidar insomma, perchè con le telecamere l'auto può percepire forme, colori e soprattutto leggere lo scorrere del tempo. Questo significa che con l'AI i sistemi ADAS esulano da un utilizzo per schemi fissi ma reagiscono di volta in volta alle situazioni di pericolo ragionando sull'ambiente che circonda l'auto in quel momento. Un fattore non da poco.

LA CHIAVE DI TUTTO: IL CHIP TURING

In Xpeng hanno sviluppato un chip che riesce a dare il giusto valore alla loro visione ed al loro progresso tecnologico: il Turing, o almeno così lo chiamano. Nasce per sviluppi ben più impegnativi, poiché punta a robot, auto a guida autonoma e soprattutto auto volanti. Potete ben immaginare la potenza hardware di un chip del genere, che riportato sulla gestione dei sistemi interni di un'auto può operare praticamente senza colli di bottiglia anche in situazioni particolarmente gravose. D'altronde l'AI permea anche il sistema infotainment di bordo, capace quindi di adattarsi alle esigenze degli occupanti seguendo le loro preferenze.

VIDEO

Commenti Regolamento