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Michelin Pilot Sport 4 SUV: la prova itinerante degli pneumatici per SUV | Video

Prova su strada Michelin Pilot Sport 4 SUV, pneumatici per SUV nati dalla famiglia di gomme specifiche per auto sportive

Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 26 mar 2019

SUV, CUV, SAV, SAC e chi più ne ha, più ne metta: tante sigle per identificare una categoria di veicoli che negli ultimi anni è letteralmente esplosa nel panorama automobilistico internazionale (+18% tra il 2015 e il 2018). Ogni anno ne escono a decine, di ogni forma e dimensione, ognuno pensato per soddisfare le esigenze e i budget più disparati. Ci sono i SUV da città, quelli un po' meno compatti, quelli a 7 posti per le famiglie numerose o per chi fa sport che richiedono attrezzature voluminose. E poi ci sono i SUV sportivi, quelli che nell'acronimo di Sport Utility Vehicle badano più allo S che alla U. 

Sul mercato ce ne sono tanti: dal "nostrano" Alfa Romeo Stelvio al rivale diretto made in Germany Porsche Macan, senza dimenticare i recenti BMW X3/X4 (anche M), Mercedes-Benz/AMG GLC, Audi Q5/SQ5, i vari Range Rover e Volvo "XC". Ognuno, in modo diverso, interpreta il proprio concetto di SUV ad alte prestazioni, un concetto che spesso alla sportività affianca un buon livello di comfort e versatilità. 

È proprio a questa tipologia di veicoli che si rivolgono gli ultimi arrivati nella gamma di pneumatici Michelin, i Pilot Sport 4 SUV. La presentazione è avvenuta in anteprima mondiale al Salone di Ginevra, ma è a Lisbona che abbiamo potuto conoscerli da vicino in occasione del #mySUVoyage, evento itinerante organizzato da Michelin attraverso un sistema che elabora le attività più adatte alle preferenze di giornalisti e influencer in merito al tema "cosa ti piace fare in vacanza?" Il tutto nella splendida cornice del territorio che circonda Lisbona, in due giorni infrasettimanali di metà marzo che mi hanno fatto davvero sentire come in vacanza. 

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A PROVA DI VITA REALE

Il mio #mySUVoyage inizia con un assaggio del menu stellato (ovviamente stelle Michelin) di Henrique sa Pessoa, ma visto che è quasi ora di pranzo (e che siamo su HDmotori) forse è meglio che inizi a parlare di un altro tipo di Michelin, che ne dite? La mia giornata su quattro ruote comincia la mattina presto su un SUV non propriamente sportivo (Volvo XC90) ma comunque in grado di garantire delle buone prestazioni grazie al motore T5 benzina da 250 CV. 

Per la prima tappa, l'algoritmo di un'app per iPad davvero ben fatta (complimenti a Michelin per l'organizzazione) sceglie per noi la LX Factory, un mercato a cielo aperto costruito sulle ceneri di un ex fabbrica ai piedi del Ponte del 25 Aprile. Oggi, questo posto suggestivo e inaspettato ospita una miriade di bar, ristoranti, negozi, gallerie d'arte, ed è sede di startup innovative. La Lisbona giovane e creativa parte (anche) da qui. Tra le strettissime vie disconnesse del mercato, il nostro XC90 sembrava un pesce fuor d'acqua, in compenso gli pneumatici ci hanno aiutato a smorzare l'effetto di buche e ciottoli. Elemento fondamentale per chi utilizza il proprio SUV con cerchi extra-large e a spalla ribassata in città? Il "rim-protector", un cordolo di protezione che "abbraccia" la parte più esterna del cerchio per ridurre gli inevitabili graffi da parcheggio

Se questa prima tappa ci ha lasciato solamente assaggiare il comportamento degli pneumatici in un percorso prettamente urbano, la seconda ci ha permesso invece di testare per più tempo le caratteristiche di isolamento acustico e di aderenza, grazie ad un tratto in salita con asfalto poco curato e ricco di curve. Pochi chilometri a nostra disposizione (e l'impossibilità di cambiare auto per verificarne le differenze in presenza di masse in gioco più o meno elevate), ma sufficienti per confermare l'ottimo lavoro fatto dalla mescola (costituita da elastomeri funzionali) per consentire all'auto di "aggredire" l'asfalto attraverso il battistrada mantenendo basso il rumore di rotolamento.

La seconda location, in cima ad una collina poco fuori Lisbona, ci accoglie con due sorprese: la prima è un panorama mozzafiato, la seconda è l'ex Restaurante Panorámico de Monsanto, un rudere solitamente chiuso al pubblico che è stato aperto eccezionalmente per l'evento Michelin. Per percorrere gli ampi spazi e le rampe del luogo (che si affianca ad un ex base NATO, anch'essa in disuso), Michelin ci ha messo a disposizione le sue biciclette con pedalata assistita (Luigi mi ha invidiato tantissimo…).

Altro giro, altro regalo: per raggiungere il terzo appuntamento assegnatoci dal sistema informatizzato sotto la categoria "Arte e Avventura" percorriamo un breve tratto di autostrada: a velocità da codice, apprezziamo subito il basso rumore di rotolamento degli pneumatici e la buona insonorizzazione generale.

Il merito, in questo caso, va alla tecnologia di costruzione, che prevede la presenza del Double Casing, ovvero una quantità più elevata di materiale per meglio supportare il peso maggiore tipico di questi veicoli (e in particolare del nostro Volvo XC90). Massa maggiore (tra un Porsche Cayenne e una 911 "ballano" circa 700 kg) ma anche una diversa reazione alle sollecitazioni della fisica, a causa del baricentro più alto e del diverso bilanciamento delle masse. Il doppio layer ha anche effetti positivi sulla rigidità (elemento essenziale per una gomma prestazionale) e sulla durata complessiva dello pneumatico (come vedremo quando parleremo dei test di durata).

Con la tecnologia Dynamic Response – che consiste in una "cintura" di rinforzo ibrida costituita da aramide e nylon – lo pneumatico garantisce una migliore precisione di guida e una gestione più affidabile delle forze centrifughe in gioco.

Arte e Avventura per Michelin fanno rima con Nomen: tempo di un paio di graffiti ed ecco che ripartiamo alla volta di Sintra, cittadina immersa nel verde nella quale scopriremo i giardini di Quinta da Regaleira, un'oasi verde quasi fiabesca, dove natura incontaminata si alterna a prati inglesi e dove le fontane si affiancano al suggestivo Pozzo Iniziatico. Le strade tortuose che separano Lisbona da Sintra (e ritorno) ci hanno permesso di apprezzare uno degli aspetti peculiari dei Michelin Pilot Sport 4 SUV, ovvero il disegno del battistrada asimmetrico.

La parte esterna del battistrada (con blocchi rigidi) è concepita per privilegiare le performance di guida su fondi asciutti, mentre quella interna vanta dei canali allargati per agevolare il drenaggio dell'acqua sui fondi bagnati. Il disegno complessivo del battistrada rispetta il family feeling della gamma Pilot Sport, quella che nasce per le auto sportive. 

Tornati a Lisbona, non possiamo che soffermarci sull'aspetto forse più sottovalutato quando si acquista uno pneumatico: lo stile della spalla. Anche in questo caso, Michelin pensa all'utilizzatore finale, ovvero il cliente dei SUV sportivi. Un utente per quale anche l'occhio vuole la sua parte, e che dunque non disdegna uno pneumatico che, oltre ad essere funzionale, è anche bello da vedere. Michelin ha dunque sviluppato una spalla con tecnologia Michelin Premium Touch Technology, più semplicmente nota come Effetto Velluto, che alterna le scritte al classico disegno della bandiera a scacchi, il tutto con una finitura d'impatto estetico (e tattile) notevole. 

MICHELIN PILOT SPORT 4 SUV: MEGLIO DEI COMPETITOR?

La risposta è sì. E non lo dice solo Michelin, ma l'ente indipendente tedesco TÜV SÜD, che ha sottoposto i Pilot Sport 4 SUV ad una classica prova comparativa con 6 concorrenti nel segmento degli pneumatici premium per SUV.

Sull'asciutto (da 100 a 0 km/h), il SUV di riferimento (Audi Q5 2.0 TDI con misura 235/60 R18) equipaggiato con Michelin Pilot Sport 4 SUV frena 1,8 metri prima della media dei concorrenti. Una forbice che si allunga ulteriormente sul bagnato tra 80 e 20 km/h (3,15 metri) e sul bagnato in condizioni di battistrada usurato (5,2 metri), segno che la mescola dà il meglio di sé in condizioni "limite". 

A proposito di condizioni limite, chi acquista un SUV sportivo probabilmente lo porterà qualche volta in pista, ed ecco che anche in questo caso i Pilot Sport 4 SUV si sono dimostrati i migliori: in un circuito bagnato di 1.050 metri, il SUV equipaggiato con i Michelin è risultato 2,88 secondi più veloce rispetto alla media dei competitor (quasi 1 secondo rispetto al migliore). Infine c'è la questione della durata: in media, rispetto ai concorrenti, i Michelin Pilot Sport 4 SUV durano circa 9.100 km in più (13.000 in più rispetto al peggiore degli pneumatici testati). 

Michelin Pilot Sport 4 SUV sono il frutto di uno sviluppo congiunto tra i tecnici Michelin e quelli di alcuni grandi brand automobilistici. Le misure vanno dai 17 ai 23 pollici, con codici di velocità tra H e Y. In totale, si parla di 53 diversi formati, di cui 18 completamente nuovi, a prezzi consigliati che partono da circa 147 euro a pneumatico (disponibilità immediata).

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