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Audi Q5 40 TDI quattro 190 CV: recensione e prova su strada

Il test di Audi Q5 2.0 TDI 190 CV quattro S Tronic: un SUV medio “premium”, nel prezzo e nei contenuti, con qualità l'hanno reso un bestseller. Design di famiglia, abitacolo elegante, funzionale e ben rifinito e tanta tecnologia. Eccellente per i lunghi viaggi, grazie al buon telaio e alle sospensioni confortevoli, ma non è così coinvolgente nella guida. Una struttura più leggera, la trazione integrale quattro ‘ultra’ e il buon motore a gasolio garantiscono una buona efficienza.

Nicola Villani
Nicola Villani
Pubblicato il 24 dic 2018

Abbiamo provato la versione 2.0 TDI 190 CV quattro S Tronic del Q5: un SUV medio “premium”, nel prezzo e nei contenuti, con qualità, che già con la prima generazione, l'hanno reso un bestseller. Design di famiglia, abitacolo elegante, funzionale e ben rifinito e tanta tecnologia. Eccellente per i lunghi viaggi, macina chilometri senza problemi grazie al buon telaio e alle sospensioni confortevoli, ma non è così coinvolgente nella guida. Una struttura più leggera, la trazione integrale quattro ‘ultra’ e il buon motore a gasolio garantiscono una buona efficienza.

Uno dei SUV “premium” più popolari è sicuramente l'Audi Q5. La sua seconda generazione è stata presentata al Salone di Parigi di due anni fa e ha fatto il suo ingresso sul mercato all’inizio del 2017.  Dopo otto anni e nessun restyling pesante, si è presentato rinnovato, o meglio evoluto nel segno della continuità nel design.

Sotto invece è cambiato tanto, dal punto di vista tecnico e tecnologico, e poi, e lo abbiamo verificato, ha voluto migliorare anche il piacere di guida. Così come già aveva fatto con la prima serie, si è di nuovo saldamente affermato come uno dei bestseller della sua classe.Costruito sul pianale modulare MLB per motori longitudinali, lo stesso di Q7 e della A4, ha potuto beneficiare di un notevole risparmio di peso rispetto al suo predecessore per migliorarne maneggevolezza e consumi di carburante.

Offre un'esperienza di guida confortevole e raffinata, però forse altri SUV della concorrenza offrono una maggiore agilità e più coinvolgimento nella guida. Tra i suoi punti forti c’è sicuramente l’abitacolo estremamente ben rifinito, forse uno dei migliori della sua classe. Il Q5 vanta inoltre tanta tecnologia dedicata alla sicurezza e un allestimento molto hi-tech, che comprende uno dei migliori sistemi di infotainment disponibili sul mercato.

DESIGN, INTERNI E TECNOLOGIA

Ultimamente i riflettori sono tutti per il nuovo arrivato, il Q3, ma questo rimane il SUV più interessante del brand, con le giuste proporzioni. È chiaramente un'Audi, il design di famiglia lo si riconosce subito: volumi e impostazione di base sono quelli già conosciuti però quello stile fluido, elegante e morbido che ne dissimulava le dimensioni e che aveva decretato il successo della prima serie, ha lasciato il posto a una carrozzeria decisamente più scolpita, più simile a quella del Q7. Il frontale adotta l'ultima versione della griglia di casa Audi dedicata ai SUV e viene esaltato dai fari Matrix LED con quelle luci diurne piuttosto elaborate. La linea lungo le fiancate è coerente e si notano le linee più decise dei passaruota. 

Dietro il cambiamento è meno evidente: le differenze si notano nella grafica interna dei fari e nel paraurti inferiore, che integra perfettamente lo scarico. Le luci posteriori più sottili conferiscono al posteriore un aspetto piuttosto muscoloso. Tutto è stato reinterpretato secondo le più recenti tendenze del brand di Ingolstadt.

Il colore dell’esemplare, il Grigio Daytona perlato, è bello e lo valorizza molto: al resto ci pensa il pacchetto S line esterno, che gli conferisce la giusta grinta. Poco più di 1.800 Eur ma ben spesi. I dettagli in alluminio anodizzato e quelli in nero lucido dei montanti centrali e delle portiere posteriori fanno parte del pacchetto esterno lucido di serie. Si può scegliere tra cerchi da 18, 19 o 20 pollici: non ho dubbi che questi ultimi siano quelli giusti per esaltarne la linea e riempire i passaruota così ampi.

Dentro il cambiamento è stato più radicale, con tutto ciò che contraddistingue le Audi di ultima generazione (anzi, penultima, visto che dalla A8 in poi il trend è quello di eliminare tasti e manopole in favore dei touchscreen). Il Q5 si basa sull'architettura del cruscotto che abbiamo già visto sull'A4 con un design molto simile e con materiali pregiati e piacevoli al tatto. Lo stile? La plancia è pulita, piuttosto lineare, minimalista ma non troppo. Tasti e manopole ci sono ancora, ma ordinati, in modo razionale, e semplici da trovare e usare.

Anche se ci stiamo facendo l’abitudine e viziando, la strumentazione digitale con il 'virtual cockpit', il navigatore plus e le mappe Google Earth fanno sempre un certo effetto. L’infotainment offre Android Auto e Apple Car Play. Per chi ama la musica, senza arrivare alle meraviglie (e al costo) dell’impianto audio Bang & Olufsen 3D Sound System, già l’Audi Soundsystem di questo esemplare, con amplificatore a 6 canali, 10 altoparlanti con subwoofer, da 180 Watt, suona piuttosto bene.

Il difetto più comune delle tedesche “premium” è di far pagare tutto a parte e delude un po’ che, con tanta tecnologia di serie, sia necessario aggiungere più di 400 euro per avere la radio digitale: dovrebbe essere anche quella di serie.

MOTORI, PRESTAZIONI E GUIDA

Questo è il Q5 40 TDI quattro S tronic, ovvero il famoso duemila TDI 4 cilindri con 190 cavalli e 400 Nm di coppia, abbinato alla trazione integrale e all’ottimo cambio automatico a doppia frizione e 7 rapporti. Questo turbodiesel è un’ottima scelta: un buon compromesso tra prestazioni e costi d’esercizio, che consente al SUV tedesco di essere abbastanza veloce, efficiente e capace di offrire un buon comfort di marcia. Abbinato a questo S tronic offre davvero il meglio di sé.

Il propulsore, come sempre, è silenzioso, non vibra ed è capace di offrire un buon equilibrio tra prestazioni e consumi. Del resto, a 130 all’ora, si viaggia a circa 1900 giri. Nella guida di tutti i giorni ha tutto quello che serve, con quella coppia in basso che rende più semplice anche affrontare il traffico urbano. Questo TDI è piuttosto elastico e offre il meglio di sé ai regimi intermedi. Il peso si fa sentire un po’, e in autostrada, con i rapporti più alti, non è così veloce a riprendere, ma è più che normale. 

Come sulla maggior parte delle auto del brand di Ingolstadt, anche il Q5 dispone del 'Drive Select', per configurare alcuni parametri dinamici dell’auto: potete così selezionare diverse modalità che influiscono su risposta dell'acceleratore, mappatura del cambio, sospensioni e sensibilità dello sterzo. 'Efficiency' riduce ulteriormente la risposta dell'acceleratore per ottenere migliori consumi. E’ interessante quella 'Individual' che vi consente di cucirvela un po’ più addosso, mescolando i vari settaggi, ad esempio lo sterzo in ‘Comfort’ e le sospensioni in ‘Dynamic’. Anche se scegliete quest’ultima modalità di guida non sarà mai un fulmine di guerra: del resto non è nato per correre ma è capace di infondere sicurezza a chi è al volante, e non è poco.

Quest’accoppiata tra motore e cambio è buona: il doppia frizione a sette rapporti S Tronic si conferma di nuovo eccellente, fluido nei cambi marcia, rapido quando serve e con un software di gestione che non delude mai. Questa versione a gasolio non è certo un’auto sportiva ma, se volete, potete usarlo in manuale con i paddles dietro al volante e guidare un po’ più “allegri”.

Come con la prima serie, ha un comportamento sincero, sicuro e non vanta una dinamica esasperata: è prevedibile, facile da guidare anche quando aumentate il ritmo; anche con 90 kg in meno rispetto alla generazione precedente, il Q5 resta sempre un’auto di dimensioni importanti eppure è abbastanza agile nei cambi di direzione quando volete divertirvi tra le curve. Anche quando andate forte ha sempre un comportamento rassicurante, avete sempre tutto sotto controllo e vi avvisa in maniera chiara quando state raggiungendo i suoi limiti. 

Un difetto? Lo sterzo non è sempre pronto, manca un po’ quel feedback che meriterebbe: il nuovo telaio l’ha resa un po’ più dinamica ma il comando non è sempre adeguato. Forse non è così sportivo come qualcuno lo vorrebbe: non sempre si riesce a capire ciò che stanno facendo le ruote anteriori e come interagiscono con la superficie stradale. Comunque è abbastanza preciso, ci si può fidare e lanciarlo tra le curve con grande sicurezza. 

Se tra le curve decidete di spingere un po’ va guidata in modo pulito, senza forzare troppo; se guidate con le traiettorie pulite e cercate di contenere i trasferimenti di carico eccessivi, il Q5 vi mostrerà le sue qualità migliori. E poi non dimenticatevi che qui non avete tanta potenza su cui poter contare, mica siete sul SQ5 o il tremila turbodiesel. Questo esemplare ha anche l’assetto sportivo, con molle e ammortizzatori dalla taratura più rigida, è non è male, vi permette di guidare con un po’ più di grinta.

A renderlo più sicuro, ci pensa la trazione integrale quattro ‘ultra’, quella più nuova con tecnologia adattiva, che la gestisce in modo efficiente, attivando quella integrale solo quando serve. Si tratta proprio di un sistema on-demand: di solito va come una trazione anteriore ma senza perdere in sicurezza ed efficacia su strada.  L’integrale è gestita dall'elettronica e il sistema utilizza i dati per verificare ogni dieci millisecondi le condizioni della strada e come state guidando.  Se non state chiedendo troppo al Q5 e la stabilità non è a rischio si sfrutta la sola trazione anteriore, per ridurre consumi ed emissioni. Appena ne percepisce la necessità la trazione integrale si attiva.

Anche su ghiaia e strade bianche ci si può fidare delle capacità del Q5: non sarà un fuoristrada, ma se la cava bene nella maggior parte delle situazioni. Se poi scegliete tra gli optional le sospensioni pneumatiche adattive, lo alzate da terra e rocce e fango non sono più un problema. Costano più di 2000 Eur ma si fanno sentire subito: assorbono al meglio buche e ogni asperità del terreno senza problemi, gestiscono bene il rollio e tutti i movimenti del corpo vettura. Questo esemplare non ce le ha, eppure nonostante i cerchi da 20” e l’assetto sportivo, non è così scomodo.

CONSUMI E COSTI DI GESTIONE

Se guidate in maniera accorta, sulle strade extraurbane, potete anche arrivare ad una media di circa 18 km con un litro di gasolio. Vi aiuterà anche la funzione di veleggiamento che mette in folle il cambio quando si viaggia a velocità costante. In città, seppure agile e maneggevole, sente il peso e a volte si finisce sotto i 10/ 9 km al litro. Facendo una media tra città, extraurbane e autostrada si raggiunge una media di circa 14 km al litro. La riduzione di peso rispetto al vecchio modello aiuta a ridurre i consumi; a questo contribuisce anche il sistema di trazione integrale "ultra". Sicuramente questa versione a gasolio è quella più equilibrata per chi fa molti chilometri, e più adatta per il nostro Paese. Vanta anche i costi di gestione più interessanti.

Quali sono le alternative a questa versione? A gennaio dello scorso anno è stato proposto il 2.0 TDI da 150 CV con trazione anteriore e cambio manuale a 6 rapporti. Ora c’è la 35 TDI quattro S tronic, nello step di potenza da 163 CV. Oppure, se potete spendere di più e il superbollo non è un problema, c’è il 3.0 TDI V6 da 286 CV e 620 Nm di coppia con il Tiptronic a 8 rapporti, che viaggia parecchio. Oppure, la risposta a Stelvio e al “cugino” Macan, con il SQ5, un V6 a benzina di tre litri da 354 CV. 

CONFORT, SPAZIO E PRATICITÀ

Il Q5 è lungo 4,66 metri, largo 1,89 e alto 1,66. Ma l’aspetto più significativo di questa seconda generazione sono i millimetri in più del passo, ora di 2,82 metri. Questo consente al SUV degli Anelli di offrire più spazio a bordo, soprattutto per chi siede dietro.

I viaggi lunghi sono la specialità del Q5, grazie alla comodità che sa offrire, all'ergonomia del suo abitacolo: il posto guida è comodo, pedaliera, piantone e sedili sono ben allineati e tutti i comandi sono al posto giusto. Con il pacchetto S Line negli interni c’è anche il volante sportivo tagliato orizzontalmente nella parte bassa. La visibilità dal posto di guida è ottima e anche dietro, nonostante il lunotto posteriore rialzato, non è male. Grazie agli ausili al parcheggio, riuscirete ad avere sempre tutto sotto controllo, anche nelle manovre più difficili.

Il Q5 è abbastanza grande da ospitare quattro adulti e i loro bagagli senza grandi problemi: quattro persone saranno estremamente a proprio agio, c’è infatti molto spazio per le spalle e la testa di chi siede davanti, e anche nella parte posteriore, nonostante la linea del tetto non c’è problema nemmeno per i più alti. Forse, a causa dello spesso montante, potrebbero dover chinare un po’ la testa mentre entrano ed escono dall’abitacolo. Se il viaggio da affrontare non è troppo lungo, ci si può stare anche in cinque. Potrebbe vantare anche una maggiore flessibilità grazie al sedile posteriore scorrevole, di cui si può anche modificare l'inclinazione degli schienali, per dare più spazio all’abitacolo o al vano bagagli in base alle proprie esigenze: peccato che non sia nella dotazione di serie ma solo nella lunga lista degli optional. Gli attacchi Isofix sono nei due posti dietro più esterni.

Il bagagliaio del Q5 è spazioso ma non eccezionale, comunque abbastanza grande da poter caricare tre valigie grandi e almeno un paio di trolley. La sua capacità complessiva non è la migliore della sua classe ma se la cava bene: con il sedile posteriore scorrevole, va da 550 a 610 litri. Abbassando completamente i sedili posteriori raggiunge quota 1.550 litri. Il vano però è ben modulabile, ai lati del vano ci sono pratici ganci e una rete comoda che tiene tutto sotto controllo per il bagaglio anche sulle strade più tortuose. L’apertura del portellone è ampia ma la soglia di carico è un po’ alta: si apre elettricamente su tutti i modelli.

SICUREZZA E AFFIDABILITÀ

E’ tanta la tecnologia dedicata alla sicurezza di questo SUV, promosso a pieni voti da Euro NCAP. La già proverbiale affidabilità è ulteriormente migliorata, grazie ai nuovi propulsori e al nuovo telaio. Il Q5 vanta molte tecnologie per la sicurezza, ma alcune di esse vengono offerte solo come optional.

Con questo SUV i lunghi viaggi sono un piacere, anche a velocità un po’ elevate, protetti dai tanti dispositivi di assistenza alla guida e di sicurezza presenti. Per esempio c’è il cruise control adattivo con il sensore di corsia attivo supportato anche dall’ormai famoso Traffic Jam che sterza, frena e accelera la vettura in determinate condizioni. Q5 è in grado di sorvegliare sempre quanto avviene intorno a sé, grazie ai sistemi Pre Sense, che prima segnalano e poi avviano una frenata di emergenza. Scoprirete che è molto sicura con dotazioni di notevole livello, per completezza e qualità di funzionamento, anche se non tutto è di serie.

Vi proteggono anche i fari a LED Audi Matrix: per vedere e farsi vedere meglio. Una visibilità nettamente superiore, che vuol dire tanta sicurezza in più: con un’innovativa tecnologia che abbina un sistema di telecamere con fonti luminose a LED, si adatta alle auto che viaggiano in senso contrario al vostro e che vi precedono, alle luci esterne e al meteo. Inoltre agiscono in combinazione con il sistema di navigazione, insomma sembra la fantascienza ma è già qui. E spero che un giorno tecniche come questa si diffondano sulle auto anche più economiche ad un prezzo più abbordabile.

VERSIONI E PREZZI

Sono sei gli allestimenti tra cui poter scegliere, a ognuno il suo: questa è la versione Business Sport, sportiva ma anche funzionale, come dev’essere un’auto di questo tipo. Questo 40 TDI quattro S tronic parte da 50.500 euro, per questo allestimento si parte da 56.600. Poi ce ne sono oltre 12.000 di optional e si arriva quasi a poco meno di 70.000. Ma è normale, gli esemplari che ci vengono forniti per i test sono sempre molto ricchi. Sarete voi a scegliere nella lunga lista ciò che desiderate e che pensate sia davvero utile, per cucirvela addosso in base alle vostre esigenze.
 
La concorrenza in questo segmento negli anni è aumentata parecchio: sono molte le proposte valide nel segmento D. Ha tra i suoi rivali più forti BMW X3 e Mercedes GLC. Ma non solo: tra gli sfidanti ci sono anche Volvo XCb60, Jaguar F-Pace, Alfa Romeo Stelvio e Land Rover Discovery Sport. 
 
Insomma vita dura per il SUV degli Anelli, ma il Q5 ha quell’equilibrio generale, quell’aspetto elegante ma non troppo vistoso, è facile da guidare e non ti stanca, tanta tecnologia da sogno, insomma ne ha ancora tanti di argomenti a suo favore. 

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