Mercedes-Benz Classe B 180 d Premium Tech: recensione e prova su strada
La prova di Mercedes-Benz Classe B 180 d con cambio automatico e allestimento Premium Tech
Monovolume compatta e premium: un segmento di successo che ha permesso ai marchi di allargare il proprio bacino di clientela e ai clienti di accedere a brand premium finora inaccessibili. Un connubio nato nel 2005 con la prima generazione di Mercedes-Benz Classe B e rinnovato nel 2014 con BMW Serie 2 Active Tourer. Oggi, le proposte sul mercato sono le medesime, con la differenza che la BMW è appena stata rinfrescata mentre la Mercedes è in procinto di essere sostituita da una nuova generazione nel corso dei prossimi mesi.
Con una Classe A appena rinnovata con tanta tecnologia in più ma anche un prezzo di partenza vicinissimo ai 30.000 euro, Classe B si configura come la nuova soglia di ingresso nel mondo di Mercedes, con il vantaggio di avere un progetto super collaudato e una dotazione particolarmente ricca, da fine serie.
In questa nostra recensione cerchiamo di capire se valga ancora la pena acquistarla oppure attendere qualche mese per la nuova generazione.
Design: porta bene i suoi 7 anni
Se non fosse per il cambio di rotta adottato da Mercedes-Benz con il recente corso stilistico Sensual Purity, difficilmente si penserebbe che Classe B sia nata nel lontano 2011. Merito dell'importante restyling svelato alla fine del 2014, che ha interessato i gruppi ottici anteriori (più elaborati e dotati di tecnologia LED High Performance), i fanali posteriori (con una nuova ottica più moderna) e i paraurti, resi più morbidi ed arricchiti da eleganti cromature.
A tradire la veneranda età di questa vettura, aldilà delle proporzioni da monovolume (carrozzeria oggi quasi totalmente soppiantata dalla formula SUV/crossover), sono le tante linee che definiscono la fiancata: innovative all'epoca, le profonde nervature che sottolineano la parte bassa della risalendo verso il passaruota superiore sono oggi sparite dai più recenti modelli Mercedes. Tanto che anche la terza generazione di Classse A, presentata nel 2012, ha già subito il ricambio generazionale.
Per chi non segue le mode a tutti i costi, Classe B continua a rimanere una vettura esteticamente molto valida. Nell'esemplare Premium Tech della nostra prova, tra l'altro, sono presenti abbinamenti particolarmente azzeccati: colore grigio chiaro (con riflessi scuri) metallizzato con pacchetto AMG (paraurti sportivi e minigonne), cerchi in lega AMG da 18 pollici, specchietti neri, interni in pelle ecologica Artico con sedute in tessuto dinamica e cuciture a contrasto rosse, volante sportivo e tappetini griffati AMG. E poi volete mettere gli scarichi VERI, alla faccia di tante altre Mercedes che costano il doppio?
Gli anni si fanno sentire più che altro all'interno: la plancia è ben fatta, con materiali di buona qualità (ma anche alcune plastiche dal feedback un po' economico, come quelle delle leve dietro al volante), ma il look è decisamente invecchiato, anche a causa dell'assenza del nuovo schema con doppio display Widescreen e plancia a sviluppo orizzontale portati in dote dalla nuova Classe A. Detto questo, i clienti Mercedes troveranno tutto ciò a cui sono abituati: strumentazione analogica con grande display al centro, leva del cambio sul piantone dello sterzo, infotainment "a tablet" gestibile con un rotore e due tasti fisici.
Dotazione: più Premium che Tech. Ma pagando…
L'allestimento Premium della nostra prova è il top di gamma, ma per avere una serie di dotazioni necessarie a soddisfare le esigenze degli automobisti di oggi è quasi obbligatorio mettere la mano al portafogli e acquistare il pacchetto Tech, proposto a 2.300 euro a fronte di un valore di optional pari a circa 5.240 euro.
Questo comprende telecamera posteriore per la retromarcia assistita (dalla definizione ai vertici del segmento), Active Parking Pilot (parcheggio semi automatico con sensori Parktronic davanti e dietro), tetto apribile elettrico "Panorama" (una vera chicca, ampio e luminoso con tendina oscurante), sistema di infotainment COMAND Online (con browser web), fari LED High Performance, e sistema di assistenza degli abbaglianti adattivi.
Questi ultimi, insieme alla frenata automatica d'emergenza, al sensore di stanchezza Attention Assist e al riconoscimento dei segnali stradali (con avviso di marcia in contromano), sono gli unici sistemi di sicurezza di serie sull'allestimento Premium. Chi volesse aggiungere il cruise control adattivo Distronic deve sborsare ben 1.055 euro, mentre 549 euro sono necessari per il Blind Spot Assist, il Lake Keeping Assist e l'accesso Keyless Go (di serie invece l'accensione senza chiave tramite pulsante e transponder).
Il sistema COMAND Online è dotato di uno schermo da 8 pollici ad alta risoluzione e di una logica di funzionamento che richiede qualche ora di "allenamento": una volta presa dimestichezza con il rotore centrale (utilizzabile anche come tasto di conferma) la vita diventa più facile ed è un attimo districarsi tra le funzioni del veicolo. Presenti Apple CarPlay e Android Auto, anche se accedere alla loro sezione (cosa da fare se si configura la vettura per la prima volta) è davvero macchinoso: ricordatevi di specificare, nel menu, di attivarli automaticamente ogni volta che collegherete il vostro smartphone via cavo.
Mercedes B 180 d automatica: come va su strada
Devo confessarvi una cosa: prima di provare la B 180 d ero abbastanza convinto che sotto il cofano di una Mercedes non dovesse entrare nient'altro che un motore Mercedes. Con tutto il rispetto per gli ottimi motori Renault, ma quando si spendono certe cifre (poi vediamo insieme quali nel dettaglio) non solo si vuole, ma si pretende che tutto sia "Made in Stoccarda".
Dopo due settimane insieme alla Classe B con motore 1.5 turbodiesel, tuttavia, non dico di aver cambiato idea, ma sicuramente credo di essermi messo nei panni della stragrande maggioranza degli acquirenti di Classe A e Classe B 160 d e 180 d. Non tanto perché capisco che il divario di prezzo tra il 1.5 e il 2.1 turbodiesel sia un aspetto per molti determinante, quanto perché, scheda tecnica alla mano, la presenza di un motore di 0,6 litri più compatto può fare la differenza. Sulla bilancia, infatti, la B 180 d pesa circa 1.320 kg, mentre la B 200 d con motore Mercedes 2,1 litri segna 1.500 kg. E' come avere sempre due persone in più a bordo.
Ok, più cavalli e più cilindrata vuol dire meno sforzo e meno consumi, ma la vettura è leggera e dunque quei 27 CV in più sono quasi superflui, a meno che non viaggiate spesso a pieno carico.
In ogni caso il cambio è lo stesso 7G-DCT. Ed è lui il vero responsabile del piacere di guida di questa Mercedes-Benz Classe B. Un doppia frizione a 7 rapporti fluido e sempre pronto a trovare il rapporto giusto, sfruttando fino all'ultimo i 260 Nm del 1.5 turbodiesel. Volete cambiate più sportive e un caratterino niente male? Premete il tasto Dynamic Select e impostate la modalità Sport e vi stupirete per la grinta che il motore francese riesce a tirare fuori. Per poi deludervi (ma è ovvio) quando dopo poco la spinta si esaurisce. Sport, in ogni caso, è la modalità di guida ideale se volete maggiore spunto, magari quando siete a pieno carico. E poi anche lo sterzo diventa più comunicativo, migliorando il feeling di guida. In ogni caso ci sono anche le modalità Eco, Comfort e Individual, per gestire la risposta di motore, sterzo, velocità di recupero del cruise control e potenza del climatizzatore.
Insomma, se ancora non l'avete capito, il motore giusto per questa Classe B è proprio il 1.5 diesel della B 180 d. Che, tra l'altro, fa segnare consumi decisamente bassi: durante la prova il computer di bordo segnava tra i 5,9 l (con guida allegra) e i 5 litri per 100 km. Volete comunque spendere quei quasi 3.000 euro di differenza tra la 180 d e la 200 d? Investiteli nei sistemi di sicurezza (o fatevi una bella vacanza).
Capitolo handling: sulla Premium l'assetto è leggermente ribassato rispetto a quello degli altri allestimenti e la tenuta di strada è sempre molto buona. Nulla di sportivo, ma la vettura non si scompone nelle curve ad alta velocità confermando la bontà di telaio e sospensioni.
Spazio e comfort: un’onesta auto da famiglia
Con una lunghezza di 439 cm, una larghezza di 179 cm e un'altezza di 156 cm, la Mercedes Classe B è compatta il giusto per adattarsi alla guida in città, offrendo comunque una buona dose di spazio per tutti e cinque i passeggeri. Complice il divanetto posteriore scorrevole (optional), che permette di modulare la capacità del bagagliaio in base alle diverse necessità.
I litri dichiarati da Mercedes sono 488, ma abbattendo lo schienale si può arrivare al valore di 1545 litri. Con i sedili abbassati si crea un pianale di carico piatto, a livello della soglia di carico, ma il volume utile si può ampliare grazie al comodo doppio fondo.
Il divanetto è in grado di accogliere senza problemi tre adulti, anche se quello centrale dovrà allargare le gambe a causa del tunnel centrale piuttosto pronunciato. Male l'assenza delle bocchette di aerazione, vincolate all'acquisto del climatizzatore bizona (su questa versione era solamente monozona e manuale). Regolazioni manuali per le due poltrone anteriori, caratterizzate da un disegno sportivo con fianchi pronunciati e dall'interessante seduta allungabile.
Prezzi: il top di gamma è d’obbligo
All'inizio di questo articolo si parlava di "soglia d'ingresso al mondo Mercedes-Benz": con nuova Classe A a 29.900 euro, Classe B diventa il modo più economico per entrare in possesso di una vettura della Stella.
Economico si fa per dire, dato che la B 160, con il 1.6 benzina da 102 CV in allestimento base Executive parte da 23.080 euro, ma la dotazione richiede parecchie integrazioni. Se fate pochi chilometri il motore a benzina più adatto è il 1.6 turbo da 156 CV della B 200, di base a 27.099 euro, disponibile anche a metano (B 200 c) a 30.960 euro.
B 180 d Executive ha un listino di 27.460 euro: consigliatissimo il cambio automatico 7G-DCT (circa 2.000 euro in più), così come l'allestimento Premium Tech (+3.560 euro rispetto alla Executive). La vettura della nostra prova, una B 180 d Automatic Premium Tech, costa circa 35.400 euro.
B 200 d Automatic Executive parte da 32.440 euro, e in allestimento Premium Tech supera i 38.000 euro. Se volete anche la trazione integrale 4MATIC, la scelta obbligata sono i diesel B 200 d, B 220 d e i benzina B 220 e B 250, con un sovrapprezzo di circa 2.300 euro (ma di serie c'è il cambio automatico).
In conclusione, Classe B offre prezzi elevati a fronte di una dotazione ricca (ma sempre da integrare con gli ADAS) negli allestimenti di punta. Parlare di convenienza è dunque inappropriato, ma è anche vero che, trattandosi di un modello a fine carriera, gli sconti possono essere consistenti. Basta cercare sul web per trovare migliaia di B 180 d aziendali o km 0 a prezzi decisamente più bassi rispetto ai listini qui proposti…
Aspettare la prossima Classe B (che dovrebbe arrivare sul mercato nel 2019) ha senso solo se volete entrare in possesso dell'innovativo sistema di infotainment MBUX con intelligenza artificiale. Ma in questo caso è lecito aspettarsi prezzi in rialzo.