Opel Crossland X: recensione e prova su strada
Recensione e prova completa di Opel Crossland X diesel 1.6 da 120 cavalli.

Mokka X, Grandland X, Crossland X: Opel proprio non ci sta a restare indietro nel mondo di SUV e Crossover; d'altronde il mercato conferma. Che fare quindi? Semplice, basta fare una gamma intelligente per tutti gusti. Chi vuole il SUV più tradizionale ha Mokka X, o Grandland X, per gli altri c'è Crossland X, che prende il posto delle ormai dimenticate monovolume trasformandosi con lo stile crossover. Scopriamo come va, ma prima di iniziare contate tutte le "X" di questo paragrafo…piacciono un sacco a Opel!
Nel segno del comfort intelligente
Parlavamo di monovolume: c'era una volta la Meriva. Il vantaggio di questa categoria di auto era la gestione degli spazi: l'abitacolo risultava comodo, pratico e versatile. Il bagagliaio generoso. Ed è proprio qui che Crossland X va a riprendere la filosofia delle antenate, con tante soluzioni utili.
Partiamo dai sedili: Opel ha fatto un gran lavoro con gli anteriori che sono ricchi di regolazioni, anche elettroniche, hanno particolari pratici come il poggiapiedi estensibile del passeggero anteriore o il supporto lombare e non affaticano. Il produttore dichiara la certificazione AGR per questi optional, che può sembrare semplice marketing ma non lo è: in questo segmento è difficile trovare un sedile che si adatta così bene al conducente. Il consiglio è spenderci un po' di tempo, farvelo calzare a pennello e poi viaggiare comodi e felici. L'unico difetto? L'anteriore destro non diventa piatto, dovrete sfruttare lo spazio tra le sedute per farci passare la Billy dell'IKEA.
Dietro c'è il divanetto scorrevole (optional): va avanti e indietro di 15 centimetri e cambia faccia al bagagliaio: i single o le coppie avranno 520 litri di spazio, gli altri possono giocarsela fino al minimo di 410 litri, tutto in un'auto da 4.21 metri che da spazio a sufficienza per le gambe di tutti, oltre che per la testa in altezza.
Comfort "smart", perché oggi se non usi la parola "smart" non sei nessuno, significa anche vani e soluzioni pratiche. Cassetti e cassettini ci sono a sufficienza ma sono i dettagli che fanno la differenza. Qualche esempio? Il vano per lo smartphone ha la ricarica wireless (Qi) e ci sta un S8 Plus, ma è l'illuminazione la vera chicca…e si può anche regolare nell'intensità così di notte non vi da troppo fastidio consentendovi comunque di vedere le tante prese disponibili senza strabuzzare gli occhi.
In più c'è una soluzione tanto banale quanto geniale: il computer di bordo o una spia vi indicherà quando avrete spostato il selettore di luci o tergi sulla modalità automatica. Così non dovrete stare li ad interpretare i classici disegnini presenti su leve e manopole.
Tecnologia: dagli smartphone a OnStar
A questo punto viene naturale collegarci alla sezione "tech". Opel Crossland X ci offre tanto in questo segmento. L'infotainment si può scegliere da 7 o 8 pollici, c'è Apple CarPlay e Android Auto: l'interfaccia richiama lo stile Opel anche se la base è presa in prestito dai cugini francesi del gruppo PSA. Non avrete il classico infotainment Opel – guardatevi la recensione di Insignia per farvi un'idea – ma le funzioni ci sono tutte, la semplicità d'uso resta la stessa, cambia qualche tasto e il processore è reattivo. Non il top, ma neanche di quelli che ci portano a raggiungere l'odio a causa di freeze e tempi di esecuzione troppo lenti. In pratica? Utilizzabile nella vita reale, come uno smartphone di fascia medio/alta.
Poi c'è OnStar: gratis per un anno. Il sistema integra la eCall, fa da concierge, include l'hotspot WiFi per 7 dispositivi e sfrutta un'app. Collegate la vettura e gestite da remoto l'attivazione di luci e clacson (per forza insieme, peccato), il tracciamento, il timer del parcheggio utile per le soste a pagamento o il monitoraggio remoto della vettura. E funziona, a parte qualche ovvio secondo d'attesa per i tempi tecnici della connessione.
All'elenco va poi aggiunto l'head-up display a colori che ha il solito problema, già evidenziato su Kona. Qui è presente in minor parte, ma se siete alti più di 1.80 o anche qualche centimetro in meno ma preferite una guida rialzata sollevando il sedile verso la sua massima altezza, vedrete le informazioni sul cofano piuttosto che sulla strada.
La sicurezza attiva, infine, ruota intorno ad Opel Eye, l'occhio elettronico del produttore che frena da solo rilevando i pedoni, ci avvisa se sforiamo dalla corsia (ma non corregge la traiettoria agendo sullo sterzo), avvisa in caso di collisione imminente, riconosce i segnali stradali e tiene d'occhio angoli ciechi e stanchezza del conducente. Fuori dai giochi il cruise adattivo, non si può avere.
Fantastico il sitema di telecamere. La retrocamera sfrutta un'interfaccia contestuale: potete disattivarla e scegliere tra le tre viste ma questa automatica cambia l'inquadratura a seconda del tipo della distanza, consentendo di raggiungere una precisione in manovra davvero inedita in questo segmento.
Come si guida
Chiudo con il capitolo relativo alla guida. Vi ho già parlato del comfort interno e in strada questa caratteristica è replicata. L'assetto fa viaggiare bene considerato che siamo su una segmento B, il rollio non è mai fastidioso nella guida di tutti i giorni ma il telaio mostra i suoi limiti forzando la mano.
Il concetto è che Crossland X resta più vicina ad una monovolume e va guidata come tale. Se cercate quello stile intermedio, più "simile" alla berlina o alla hatchback che ha reso interessanti auto come Juke e simili, bisogna andare altrove; idem se volete una guida più da SUV che Mokka X soddisferà maggiormente.
Nelle condizioni più difficili, forzando la mano o con la pioggia, si nota un intervento più invasivo della media da parte dell'elettronica. Si capisce subito che sta li per garantirci la sicurezza, ed effettivamente dall'esterno l'auto non si scompone. Il problema è che, se siete tra quelli che preferiscono "sentire" l'auto e riuscite a percepire le finezze del telaio (con o senza elettronica, è indifferente), noterete subito questa peculiarità.
Non è un gran dramma comunque, basta ricordarsi che si è più vicini al mondo monovolume che a quello dei "crossover sportivi" e adattarsi di conseguenza.
Buona la risposta del motore: provata con il diesel da 120 cavalli e 300 Nm di coppia a 1.750 giri, Crossland ha dato tante soddisfazioni. Spinta presente in ogni situazione, nessun problema quando aumentano i passeggeri e i bagagli e ottima risposta anche in salita. E con meno di 10 secondi nello 0-100 km/h se la cava meglio di altre colleghe.
Due note vanno però segnalate: abituatevi subito al fatto che la sesta è, su Crossland X, una marcia di riposo più di altre vetture, costringendovi più di una volta a buttare la quinta per un sorpasso, specie se siete ben oltre al regime in cui il diesel ci da la sua massima coppia. Sempre in tema di cambio, strana la posizione della terza, più a destra e più staccata rispetto alla media, bisognerà concedere del tempo a mano e braccio per riadattare la memoria muscolare.
Capitolo consumi: "bene ma non benissimo". L'aerodinamica influisce, vanno comunque mossi più di 1.300 chili e per fare i 5 litri ogni 100 chilometri bisogna davvero impegnarsi, o fare tanto extraurbano a 90 km/h costanti. Più realistico un dato che va dai 7 litri con una buona dose di autostrada ai 6 bassi della città.
Prezzi: Advance è la più bilanciata
Prezzi? La più tech, la Ultimate, costa 25.000€ (aggiungete 1.500€ per il diesel), cifra non male per una top di gamma in questo segmento, specie considerando che anche con le poche cose che mancano (winter pack, bicolor e un paio di pacchettini comfort interni) restate abbondantemente sotto ai 30.000€. Anche se manca la trazione integrale.
In realtà potete però partire dalla base a meno di 17.000€ e avere comunque monitoraggio corsia e riconoscimento segnali, DLR LED e Cruise Control. Il consiglio, però, è scegliere Advance: 18.450€ e avrete clima, Radio IntelliLink da 7" con Android Auto e Apple CarPlay, USB, OnStar e i comandi al volante.
https://www.youtube.com/watch?v=EQGKOswUUz0