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Volkswagen e-Golf e-xperience: test drive a emissioni zero

Volkswagen ci ha portati a scoprire come funziona una centrale idroelettrica e il tragitto non poteva che essere a bordo di e-Golf, vettura che nel corso del test drive ha consumato solamente energia proveniente da fonti rinnovabili

Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 21 dic 2017

Una delle tante sfide che i costruttori di auto elettriche dovranno affrontare nei prossimi anni è quella di convincere i potenziali consumatori che una vettura elettrica, seppur alimentata da energia proveniente da combustibili fossili, inquina di meno rispetto ad un'equivalente vettura a benzina o diesel.

I numeri parlano chiaro, nonostante i detrattori e cosiddetti "commentatori da bar" sostengano che l'inquinamento prodotto da una centrale a carbone sia equiparabile, se non superiore, a quello prodotto dalla combustione dei motori a scoppio: un recente studio dell'Università di Bruxelles, commissionato dall'organizzazione non governativa europea Transport and Environment, ha evidenziato che da qui al 2030 il ciclo di vita di una vettura elettrica (compreso l'inquinamento derivato dalla produzione dell'energia) emetterà circa la metà dei gas serra del ciclo vitale completo di un'auto con motore diesel, in media.

Italia, penisola rinnovabile

Ci sono poi delle aree geografiche virtuose, dove l'energia elettrica è "pulita" anche alla fonte: il Trentino Alto Adige, per esempio, con le sue numerose centrali idroelettriche, riesce a soddisfare il fabbisogno energetico di tutta la regione e, spesso, è in grado di accumulare un surplus di energia da vendere poi alla rete italiana

Tutta la penisola italiana, a dire la verità, fa registrare risultati decisamente positivi per quanto riguarda l'energia rinnovabile: a fine 2016 il nostro paese aveva già raggiunto e superato la quota di energia proveniente da fonti rinnovabili sul consumo finale pari o superiore al 17%, di cui un minimo del 10% destinato ai trasporti, stabilita dalla direttiva Europea 2009/28/CE con termine nel 2020.

La quota di energia prodotta è stata raggiunta già nel 2012 quando la produzione elettrica da fonti rinnovabili ha raggiunto il 27,1% del consumo interno lordo, centrando l’obiettivo del 26,4% di elettricità rinnovabile. Nel 2016, il 34,2% dell’energia consumata in Italia arrivava da fonti rinnovabili, mentre la quota sulla produzione totale ha raggiunto il 38,5%. Un ruolo fondamentale lo ha l’idroelettrico, che nel 2016 ha rappresentato circa il 39 per cento della produzione rinnovabile, seguito da fotovoltaico (21 per cento), eolico (19 per cento), biomasse (16 per cento) e il 5 per cento da geotermia.

Alla luce di questi dati, l'acquisto di un'auto elettrica in Italia, nel 2017, potrebbe essere più conveniente che altrove, almeno dal punto di vista dell'impatto ambientale. Anche per questo Volkswagen, il costruttore tedesco che vuole diventare leader mondiale della mobilità elettrica già a partire dal 2025, ha deciso di presentare in Italia la sua e-Golf rendendoci protagonisti di un'esperienza 100% elettrica e 100% rinnovabile, con un percorso di oltre 160 km tra Verona e la centrale idroelettrica di Riva del Garda.

Una centrale monumentale, realizzata anni '20 del 900 su progetto dell'architetto di D'Annunzio, Giancarlo Maroni. Un centro dove è possibile scoprire, tramite un percorso guidato per ogni età, come l'acqua si trasformi in energia pulita sfruttando il dislivello tra il Lago di Ledro e il Lago di Garda.

e-Golf: una Golf come tutte le altre…

A differenza di altri marchi, che propongono l’auto elettrica come un laboratorio su ruote, ricco di soluzioni estetiche avveniristiche per distinguerla dalla massa delle auto tradizionali, Volkswagen con e-Golf ha deciso di rassicurare i propri clienti con un’auto che è a tutti gli effetti una Golf: una vettura sincera da guidare, da utilizzare tutti i giorni senza dover rivoluzionare le proprie abitudini.

Questo vuol dire un design senza tempo, che passa dal caratteristico montante posteriore, dalla mascherina orizzontale, dalla carrozzeria squadrata ma ricca di nervature millimetriche, ai classici interni ben fatti, con la presenza però della strumentazione digitale con grafica dedicata.

…con qualcosa in più

Rispetto alle altre Golf, la versione elettrica prevede però una decisa riduzione del Cx del 10%, grazie alla chisura delle prese d’aria frontali e ad una migliore distribuzione dei flussi aerodinamici sotto il pianale MQB. A tale proposito è importante lo spoiler posteriore con due elementi aerodinamici che impediscono all’aria di “rompersi”.

Sempre per ridurre i consumi di energia, Volkswagen eGolf propone di serie i fari anteriori full-LED adattivi e i gruppi ottici posteriori a LED, qui nella configurazione opzionale con indicatori di direzione dinamici e un caratteristico disegno per le luci di posizione. Infine, specifici sono i cerchi in lega da 16” con aperture ridotte.

Come va?

Partiamo da Verona per Riva del Garda con la batteria carica. L'autonomia dichiarata da Volkswagen nel ciclo NEDC è di 300 km, che scendono a circa 200 nella vita reale, un bel 50% in più rispetto a quanto fosse possibile percorrere con la e-Golf pre-restyling. Tutto però dipende dalle condizioni contingenti: nel nostro caso, fuori piove (anzi, più si sale e più la pioggia si trasforma in nevischio) e la temperatura è prossima allo zero. In più, dobbiamo percorrere un tratto di autostrada e, si sa, elettrico e velocità costante non vanno molto d'accordo.

Ma noi, fiduciosi, partiamo per il nostro viaggio di circa 80 km con batteria carica (a proposito, nella sede di Volkswagen Italia si utilizzano pannelli solari per coprire fino al 50% delle richieste energetiche) per raggiungere la centrale idroelettrica di Riva del Garda, dove potremo ricaricare le nostre e-Golf con energia proveniente da una fonte 100% rinnovabile.

Una Golf con la spina

Appena chiusa la portiera della e-Golf non stupisce più di tanto il suono cupo emesso dalla chiusura bensì il clima ovattato presente nell’abitacolo: il motore non si sente e l’unico disturbo proviene dal rotolamento degli pneumatici. Si tratta, come del resto tutti i rumori in quest’auto, di un suono che sembra provenire da lontano, senza scalfire minimamente il comfort di bordo.

Il motore sincrono da 100 kW (136 CV) emette un sibilo avvertibile solamente in caso di forti accelerazioni, ma in condizioni di utilizzo quotidiane non si sente praticamente nulla. Le prestazioni sono allineate a quelle di una Golf TDI di media potenza, ma qui è la coppia di 290 Nm disponibile fin da subito a regalarci uno scatto e una prontezza sconosciuta a qualsiasi altro propulsore in gamma.

Lo sterzo, comandato da un volante di ottima fattura, è ben comunicativo e riesce a far inserire bene la e-Golf nelle curve più strette grazie ad una distribuzione dei pesi concentrata nel pianale della vettura, dove trova posto il pacco batterie da 35,8 kWh che pesa ben 300 kg. A proposito di batteria, la e-Golf si ricarica dalla presa di casa in 17 ore, che scendono a circa 11 ore con il wallbox da 3,6 kW, 5 ore e 20 in una colonnina da 7,2 kW e 1 ora in una stazione da 40 kW.

Si guida con un solo pedale

Raggiungiamo Riva del Garda con un'autonomia residua di circa 100 km, un buon risultato considerando che non ci siamo risparmiati con l'acceleratore. In nostro aiuto sono accorsi la modalità Eco, utilizzata in autostrada, che riduce la velocità massima a 120 km/h e la reattività del motore, anche se la vettura ci è sembrata sempre piuttosto brillante (per chi vuole risparmiare ancora più energia c'è sempre la modalità Eco+).

Usciti dall'autostrada, ci è bastato muovere la leva del cambio verso il basso per attivare la modalità Brake, che attiva una frenata rigenerativa decisamente importante per accumulare nelle batterie l'energia cinetica quando si rilascia l'acceleratore e dai freni. Nessuno "scalino" (tipico del passaggio dalla frenata rigenerativa a quella meccanica) ci sorprende quando freniamo: tutto è molto fluido, a differenza di altre elettriche che abbiamo provato di recente.

Se vogliamo ottenere il massimo del rendimento da un'auto elettrica, occorre però cambiare leggermente il nostro stile di guida, sfruttando la modalità "ad un solo pedale" che ci permette di effettuare delle belle decelerazioni (con tanto di luce di stop attiva) semplicemente rilasciando il pedale dell'acceleratore. Il pedale del freno, a questo punto, serve solo per le frenate d'emergenza.

Sempre connessa

Ad accompagnare il nostro viaggio i tantissimi dispositivi di assistenza alla guida presenti di serie su Volkswagen e-Golf: dal cruise control adattivo (ACC), al Lane Keeping Assist che ci mantiene attivamente all'interno della corsia, al controllo dell'angolo cieco. Tutti insieme, questi sistemi "sfociano" nel Traffic Jam Assist, che gestisce freno, acceleratore e sterzo in maniera praticamente autonoma fino a 60 km/h: provato sulle tortuose strade che costeggiano il lago di Garda, il sistema ha funzionato egregiamente, nonostante una pioggia incessante.

Presente poi una connettività avanzata: Active Info Display per la strumentazione digitale (con schermo da 12,3" riconfigurabile) e Discover Pro per l'infotainment (con schermo da 9,2 pollici comandabile anche con i gesti delle nostre mani).

Tra le peculiarità dell’infotainment di e-Golf le istruzioni eco con modalità di guida predittiva: non appena la vettura si trova in una situazione in cui non ha bisogno di utilizzare elettricità per procedere, ad esempio in prossimità di una coda oppure prima di affrontare delle curve, il conducente riceve tramite il display l’avvertimento di rilasciare l’acceleratore. In più, il Discover Pro offre una sezione per trovare facilmente le colonnine di ricarica nelle vicinanze, oltre all’applicazione Car-Net (download iOSAndroid) per gestire da smartphone praticamente tutte le funzioni dell’auto, tra cui il sistema di ventilazione e la ricarica della batteria.

Costa cara, ma offre tanto

Una dotazione, insomma, davvero ricca per questa Golf che di listino è venduta a 39.600 euro. Certo, se aggiungete su una Golf GTI o GTE tutti gli optional qui presenti, la forbice di prezzo si restringe parecchio. Inoltre, se si sceglie il finanziamento Progetto Valore Volkswagen da 299 euro al mese la Casa vi sconta l’IVA e vi garantisce un valore futuro garantito del 50%: così il prezzo dell’auto scende a 32.550 euro e si inizia a ragionare.

Se poi aggiungiamo che le auto elettriche, in Italia, godono dell'esenzione dal pagamento del bollo per 5 anni, di un'assicurazione dai costi inferiori e dalle tante agevolazioni nelle Zone a Traffico Limitato e sulle strisce blu, l'acquisto di un'auto elettrica oggi non è più una cosa così impensabile come lo era pochi anni fa. 

Certo, c'è ancora molto lavoro da fare sull'autonomia delle vetture, che dovrebbe arrivare a 500 km in condizioni di guida reali per poter scongiurare per sempre l'ansia d'autonomia. Se potete aspettare il 2020, tutto questo sarà possibile con la nuova I.D, ma questa è un'altra storia. 

Intanto, fa piacere sapere che il nostro Paese non sia messo poi così male per quanto riguarda la quota di energia proveniente da fonti rinnovabili. Così, quando al bar vi diranno che la vostra auto elettrica inquina di più di un'equivalente a gasolio, potrete dirgli che si sbagliano di grosso.

https://youtu.be/v-XtLn4_8EE

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