Monopattini elettrici, finalmente ci siamo: arriva il targhino! Ecco le regole
Finalmente arriva il decreto che illustra le caratteristiche tecniche del targhino per i monopattini elettrici

Con la riforma del Codice della Strada voluta fortemente dal Ministro Matteo Salvini, erano arrivate importanti novità per l’utilizzo dei monopattini elettrici. Tra queste, l’obbligo di dotare il proprio monopattino di una sorta di targhino. Peccato, però, che per strabiliare le caratteristiche tecniche del targhino per i monopattini elettrici fosse necessario attendere un apposito decreto attuativo. Decreto che, come abbiamo visto, ha tardato ad arrivare tanto che diverse associazioni di categoria avevano protestato perché l’allungamento dei tempi ha creato molta confusione, con molti utenti che non capivano come comportarsi. Finalmente, dopo una lunga attesa, di siamo, il 27 giugno è stato firmato il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sul targhino. Il testo è atteso a breve in Gazzetta Ufficiale.
TARGHINO PER I MONOPATTINI ELETTRICI: LE REGOLE
Il decreto che lasciamo in “Fonte” per chi volesse approfondire, disciplina i criteri e le modalità di stampa dei contrassegni identificativi per i monopattini elettrici (i targhini) e i criteri di formazione delle combinazioni alfanumeriche da adottare. Entriamo quindi nei dettagli.
Innanzitutto, il contrassegno identificativo, cioè il targhino, è strettamente personale. Questo significa che è abbinato direttamente al richiedente e non al mezzo. Tali contrassegni avranno forma rettangolare con dimensioni pari a 50 mm x 60 mm. La targa per i monopattini elettrici sarà stampata su di un supporto plastificato dotato di proprietà adesive, non rimovibile, al fine di garantirne l’integrità e la permanenza sul mezzo.
Il fondo è di colore banco e i caratteri alfanumerici sono di colore nero, per assicurare la massima visibilità. La targa dovrà presentare in modo inequivocabile l’emblema dello Repubblica Italiana ed è provvista di incisioni antistrappo e serigrafia anticontraffazione, per evitarne manomissioni.
Il contrassegno deve essere applicato in maniera visibile e permanente sul monopattino elettrico nell’apposito alloggiamento predisposto sul parafango posteriore. In assenza di tale alloggiamento, dovrà essere applicato perpendicolarmente al piano di simmetria longitudinale del piantone dello sterzo nella parte anteriore dello stesso, ad un’altezza compresa tra 0,20 metri e 1,20 metri dal suolo. Il contrassegno va posizionato sul lato corto che costituisce la base della sequenza alfanumerica in modo che la stessa risulti chiaramente leggibile. Il decreto raccomanda la massima attenzione nel posizionamento del targhino in quanto non può essere riposizionato senza evitare la sua distruzione.
Per la targa, saranno utilizzati i caratteri B, C, D, F, G, H, J, K, L, M, N, P, R, S, T, V, W, X, Y, Z; e i numeri da 2 a 9. Sulla targa troveremo sei caratteri disposti sue righe da tre caratteri ciascuna.
MULTE
In caso di mancata o non corretta applicazione del contrassegno identificativo si rischia una multa da 100 euro a 400 euro.
NON É ANCORA FINITA
Innanzitutto, il decreto dovrà essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Passati 15 giorni, il Poligrafico dello Stato potrà iniziarne la produzione. Quanto costano? Non si sa ancora, sicuramente poco ma servirà un ulteriore decreto per scoprirlo. Fino ad allora, non si potranno acquistare.
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