
23 Maggio 2023
In questi giorni si parla molto di e-fuel e di biocarburanti a causa delle ben note vicende politiche a livello europeo. Rimanendo in tema carburanti alternativi, arriva la notizia che Mazda ha deciso di aderire alla Research Association of Biomass Innovation for Next Generation Automobile Fuels. Si tratta di un'associazione che promuove la ricerca tecnologica sull’uso della biomassa e la produzione efficiente di bioetanolo per automobili.
Il costruttore giapponese va ad affiancare, così, altre importanti aziende del settore automotive che hanno già aderito a questa associazione. Parliamo, per esempio, Suzuki, Subaru, Daihatsu e Toyota.
L'associazione, dunque, punta a sviluppare carburanti di nuova generazione e meno inquinanti attraverso lo sfruttamento di biomasse e di sottoprodotti come ossigeno e CO2. Il costruttore giapponese ha deciso di aderire in quanto tali obiettivi coincidono con il suo approccio di fornire più opzioni con la sua strategia multi-solution per raggiungere la neutralità al carbonio.
Mazda evidenzia che attraverso la Research Association lavorererà insieme alle altre aziende associate per promuovere la ricerca e lo sviluppo della tecnologia di produzione del bioetanolo e di altre tecnologie. Quindi, darà il suo contributo per aumentare il potenziale dei combustibili a emissioni zero, "un’opzione promettente per raggiungere una società a emissioni zero".
Ricordiamo che il costruttore giapponese sostiene che l’effettiva riduzione delle emissioni di CO2 dovrebbe essere raggiunta mediante due approcci complementari: in primo luogo, l’adozione di veicoli completamente elettrici per sostituire i veicoli con motore a combustione e, in secondo luogo, sostituendo progressivamente i combustibili fossili con combustibili a emissioni zero sia nei motori a combustione interna esistenti e sia in quelli elettrificati.
Al riguardo, Mazda dal 2021 è pure membro dell'eFuel Alliance che riunisce organizzazioni e parti interessate che sostengono l’obiettivo di stabilire e promuovere gli e-fuel e l’idrogeno a emissioni zero come contributo alla riduzione delle emissioni nel settore dei trasporti.
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