Lotus: a causa dei dazi, bloccate le esportazioni di Emira e licenziamenti
I dazi sulle auto di Trump continuano a causa problemi...
Il marchio britannico Lotus, noto produttore di auto sportive, ha annunciato una drastica ristrutturazione delle sue attività nel Regno Unito, che comporterà il taglio di circa 270 posti di lavoro. La decisione arriva in risposta alle difficoltà imposte dalle tariffe statunitensi sulle auto importate, una misura introdotta durante l’amministrazione Trump che continua a pesare sul settore automobilistico.
La casa automobilistica, controllata dal colosso cinese Geely, ha interrotto le esportazioni della Emira negli Stati Uniti dopo l’introduzione del dazio del 25% applicato ai veicoli costruiti al di fuori del territorio americano. Un duro colpo per Lotus, che aveva appena iniziato le consegne dell’Emira sul mercato statunitense lo scorso anno, dopo una serie di ritardi. L’Emira, insieme alla hypercar elettrica Evija, è attualmente prodotta presso lo storico stabilimento di Hethel, nel Norfolk, il cuore operativo di Lotus Cars.
LE ELETTRICHE OK
La ristrutturazione interesserà esclusivamente Lotus Cars, mentre Lotus Tech, che produce i modelli Emeya e Eletre in Cina, non subirà alcun impatto da questa ondata di tagli. La scelta, spiegano i portavoce, è una misura necessaria per garantire la sostenibilità a lungo termine in un contesto globale sempre più complesso e competitivo.
“La proposta di ristrutturazione mira a rendere le operazioni più resilienti di fronte a un mercato in rapida evoluzione, segnato da cambiamenti nella domanda dei consumatori e da politiche commerciali restrittive come le tariffe USA”, ha dichiarato l’azienda in una nota inviata alla BBC.
CHI CI RIMETTE?
Lotus punta ora a rafforzare la collaborazione con la casa madre Geely, esplorando nuove sinergie nel campo della tecnologia, dell’ingegneria e della gestione operativa. L’obiettivo è ottimizzare le risorse condivise tra i vari marchi del gruppo e affrontare con maggiore solidità le sfide di un mercato internazionale sempre più turbolento.
I licenziamenti annunciati seguono una serie di tagli già effettuati negli ultimi mesi: a fine 2023 erano stati eliminati 94 posti di lavoro, mentre nel gennaio 2024 erano già state rimosse ulteriori posizioni. Lo scorso novembre, la società aveva previsto la possibilità di ridurre fino a 200 unità la forza lavoro nel Regno Unito, confermando ora una revisione ancora più ampia del proprio organico. Nonostante le difficoltà, Lotus ha ribadito il proprio impegno a mantenere attive e operative le proprie strutture britanniche.