Iveco davvero in vendita? Exor tratta con Tata Motors: la preoccupazione dei sindacati
Exor, la holding finanziaria controllata dalla famiglia Agnelli, sarebbe in trattative con il Gruppo indiano

Iveco in vendita? Così riporta un rapporto esclusivo di Reuters che ha allarmato i sindacati che sono immediatamente intervenuti lanciando un allarme e chiedendo immediatamente chiarezza visto che in gioco ci sarebbero migliaia di posti di lavoro. Stando al rapporto, la famiglia Agnelli sarebbe in trattativa per la possibile vendita di Iveco e tra i potenziali acquirenti ci sarebbe Tata Motors che quindi potrebbe mettere le mani sulla società che produce camion e veicoli commerciali. Tuttavia, dall’operazione sarebbe esclusa Idv (Iveco Defence), ovvero le attività nel settore difesa. Exor, la holding finanziaria controllata dalla famiglia Agnelli e Iveco hanno rifiutato di commentare e anche Tata Motors non ha rilasciato alcuna dichiarazione su queste indiscrezioni.
Exor detiene una partecipazione del 27,1% in Iveco, con il 43,1% dei diritti di voto nel costruttore di camion torinese. Iveco, che produce anche autobus e motori, ha una capitalizzazione di mercato di circa 4,2 miliardi di euro. Si tratta del più piccolo tra i principali produttori di camion in Europa ed è stato spesso considerato un potenziale candidato per fusioni e acquisizioni da investitori e analisti. Tuttavia, la sua presenza nel delicato settore della difesa ha finora complicato qualsiasi possibile accordo e limitato la cerchia di potenziali acquirenti.
Per esempio, nel 2021, il Governo italiano aveva bloccato un’offerta per Iveco da parte dei cinesi di FAW. All’epoca, Iveco faceva parte del conglomerato industriale CNH controllo da Agnelli. È stata poi scorporata e quotata separatamente all’inizio del 2022. Iveco ha ricevuto diverse offerte per la sua attività di difesa, secondo due fonti: dalla società di difesa italiana Leonardo, la tedesca Rheinmetall e altri due del produttore di carri armati franco-tedesco KNDS e dell’azienda bellica Czechoslovak Group. Si prevede che qualsiasi operazione che coinvolga Iveco possa prevedere l’utilizzo dello strumento della “golden power“, che consente al Governo italiano di stabilire condizioni per gli accordi che riguardano aziende considerate di interesse strategico nazionale.
LA PREOCCUPAZIONE DEI SINDACATI
Tornando alla possibile vendita di Iveco, il rapporto di Reuters ha allarmato i sindacati che sono immediatamente intervenuti chiedendo che l’azienda chiarisca subito la situazione. Molto diretta, in particolare, la Fim CISL che ha chiesto con urgenza un incontro presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
La Fim CISL esprime forte preoccupazione per il futuro industriale di IVECO. Nella primavera del 2025 l’azienda ha annunciato la volontà di procedere con uno spin-off del “ramo difesa”. Nonostante i solleciti avanzati dalle organizzazioni sindacali, finalizzati a comprendere gli effetti e le ripercussioni dell’operazione sui piani industriali e sull’occupazione, Iveco non ha ancora convocato il sindacato. Oltre a ciò, le notizie diffuse dalla stampa di oggi che parlano dell’apertura di una trattativa per la vendita del Gruppo e di un’offerta avanzata da Tata Motors, contribuiscono a creare un clima di incertezza tra i lavoratori, molto dannoso in un momento storico già caratterizzato da numerosi elementi di criticità. La Fim CISL che assieme alle altre organizzazioni sindacali ha sollecitato la convocazione di un incontro presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, chiede che Iveco chiarisca come intende procedere rispetto all’operazione di spin-off del “ramo difesa” nonché il significato delle intenzioni di vendita diffuse oggi dalla stampa.