La crisi della supply chain potrebbe durare ancora a lungo, e portarci in stagflazione
A causa dei vari blocchi, ritardi e chiusure, le aziende sono costrette ad aumentare i prezzi senza che ci sia una crescita economica. Potremmo andare avanti ancora per due anni.
Le difficoltà nella supply chain globale, come per esempio la crisi dei chip ma non solo (avete provato a comprare una bici o dei componenti negli ultimi mesi?) potrebbero protrarsi ancora per uno o due anni, se non di più, e portare i mercati in una situazione di stagflazione come avvenne negli Anni '70; è l'analisi del famoso e rispettato economista Mohamed El-Erian, pubblicata stamattina sul Financial Times. L'analisi si concentra prevalentemente sul mercato statunitense, ma le implicazioni sono evidenti per un po' tutto il mondo – specialmente nel settore tech, per ovvie ragioni.
La stagflazione è una condizione del mercato in cui i prezzi aumentano (inflazione), ma l'economia non cresce realmente (stagnazione). Facendo fatica a trovare componenti e a fabbricare i propri prodotti, le aziende saranno (in effetti sono: il fenomeno è già iniziato) costrette a incrementare i prezzi, ma non perché c'è troppa domanda – o almeno non solo: il problema sono le chiusure forzate delle fabbriche per colpa del coronavirus, i porti congestionati, la scarsità di container, i costi di trasporto in impennata e la carenza di lavoratori, che stanno imparando a puntare i piedi per ottenere salari più dignitosi.
Secondo El-Erian, sono sempre di meno gli amministratori delegati che credono che i problemi di approvvigionamento di componenti, siano solo un fenomeno temporaneo che rientrerà entro qualche mese. E l'ipotesi di stagflazione diventa uno dei cardini delle strategie di pianificazione delle strategie aziendali future.
Purtroppo, sempre secondo la fonte, le istituzioni e i governi non si stanno dimostrando altrettanto rapidi a interpretare i segnali del mercato e intervenire per scongiurare l'avverarsi di questo scenario. Sarebbe molto più semplice ed economico che attivarsi quando il danno è ormai fatto.