Mobilità urbana, boom delle due ruote in Italia. Il nuovo Osservatorio Focus2R

18 Gennaio 2022 66

L'esplosione della pandemia ha accelerato alcuni trend già iniziati prima dell'emergenza sanitaria. La mobilità è uno di questi ambiti visto che le persone hanno dovuto modificare le loro abitudini per rispettare le misure sanitarie. Se forme di mobilità come il trasporto pubblico hanno subito una battuta d'arresto, le forme di mobilità privata individuale hanno temporaneamente conosciuto una forte espansione. In questo quadro complesso si inseriscono i mezzi a due ruote, come le biciclette, gli scooter e i motocicli, che hanno saputo rispondere alle esigenze di mobilità delle persone durante la pandemia.

Da questo punto di vista è molto interessante il nuovo Osservatorio Focus2R promosso da Confindustria ANCMA e Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia Bike che sostanzialmente scatta una fotografia delle politiche locali in favore di ciclisti e motociclisti in epoca Covid.

Il rapporto mette in evidenza che in Italia sale la disponibilità media di piste ciclabili in città (+ 65,5 km soltanto a Milano) ma contestualmente cala il ricorso degli italiani al bike-sharing (- 47% rispetto al 2019), a causa del lockdown e in parte della concorrenza dei nuovi servizi di monopattino-sharing. Inoltre, cresce l’attenzione dei Comuni al miglioramento della sicurezza in bici, mentre per il 51% di essi quella legata ai motocicli non è ancora una priorità. I risultati dell'Osservatorio sono il frutto di un questionario rivolto nel corso del 2020 a 106 municipi, a cui hanno risposto 94 amministrazioni.

DIVARIO TRA NORD E SUD

Lo studio evidenzia che nonostante si evidenzi ancora un divario tra Nord e Sud del Paese nelle misure messe in campo, si nota, comunque, una positiva e graduale ascesa dell’attenzione alla mobilità su due ruote nell’agenda politica delle città italiane.


Un interesse in rialzo, che ha riguardato i principali indicatori del report, ma ancora non allineato al rinnovato protagonismo di biciclette e motocicli e alla loro crescente presenza in ambito urbano. Il mercato di riferimento descrive infatti un vero e proprio boom delle due ruote, con il settore bici che si avvia molto probabilmente a replicare il successo del 2020 con oltre 2 milioni di pezzi venduti e quello moto che segna un sorprendente + 21,2%, immatricolando quasi 290 mila veicoli.

CRESCONO LE CICLABILI

L'Osservatorio sottolinea che ci sono notizie positive sul fronte della crescita delle piste ciclabili in Italia. 31 Comuni hanno realizzato 224,5 km di nuove piste ciclabili. Inoltre, la maggior parte delle amministrazioni locali intervistate ha introdotto più di 2 km di piste ciclabili, mentre 7 più di 10 km.

La disponibilità media di piste ciclabili, ciclopedonali e zone con moderazione di velocità a 20 e 30 km/h sale anche nel 2020 e raggiunge 9,5 metri equivalenti (+25% rispetto al 2015, primo anno di rilevazione del Focus2R). Cresce anche il numero di Comuni in cui è consentito il trasporto di biciclette sui mezzi pubblici (52%), in lieve aumento rispetto al 2019 e in netta crescita rispetto al 31% del 2015.


Questo nuovo rapporto racconta anche che rimane stabile il dato delle amministrazioni che hanno allestito postazioni di interscambio bici in tutte o almeno una stazione ferroviaria (74%), oppure presso scuole e università (80%), mentre cala la percentuale delle città dove sono disponibili punti di ricarica elettrici delle biciclette a pedalata assistita, che passa dal 38% del 2015 al 33% del 2020 (era il 35% nel 2019).

Come nel 2019, i punti di ricarica per le ebike si concentrano in poche città, in particolare a Trento e a Padova (rispettivamente 320 e 312). In ogni caso, 13 comuni su 23 non superano i 5 punti di ricarica e soltanto 6 comuni ne hanno più di 10. Sul fronte del bike sharing il 54% dei comuni ha introdotto servizi di condivisione delle biciclette con una flotta complessiva di circa 35 mila mezzi.

Tra le città con il maggior numero di prelievi troviamo Milano, Brescia, Firenze, Torino e Bologna, tutte sotto il milione di prelievi annui, tranne Milano che registra 4.3 milioni di prelievi nel 2020. Il numero di prelievi totali annui diminuisce del 47% rispetto al 2019, così come la percorrenza totale che scende del 51% rispetto al 2019.

E parlando dell'ambito dei motocicli, il nuovo Osservatorio evidenzia che la media di moto ogni 100 abitanti si attesta sulle 13 unità, in crescita rispetto al 2019.

In aumento anche il numero di città in cui è consentito l’accesso alle corsie riservate ai mezzi pubblici, ma rimane una possibilità limitata: nell’84% delle Comuni intervistati non è infatti ancora permesso. Preponderante invece il numero di città che consentono il libero accesso alle ZTL (56%), mentre resta critica la situazione dei parcheggi: un Comune su tre dedica alle due ruote una percentuale di stalli non superiore al 5%.

Il nuovo Osservatorio mette in evidenza che migliora la percentuale di città dove sono disponibili punti di ricarica dei veicoli elettrici, passando dal 42% del 2015 al 56% del 2019 e al 62% nel 2020. Inoltre, il numero dei punti di ricarica è più che raddoppiato andando da 801 nel 2019 a 2.602 punti di ricarica nel 2020.


Sul fronte della sicurezza, invece, a fronte di una diminuzione del numero di incidenti e dei decessi sulle strade italiane, preoccupa ancora la percezione dei Comuni sul tema.

Nei due principali strumenti di pianificazione della mobilità urbana (PUM e PGTU) la sicurezza non è infatti considerata una priorità dal 51%. Fanno sperare invece i municipi che dichiarano di avere installato i guard-rail dotati di protezioni a tutela dell’incolumità dei motociclisti, che passano dal 17% del 2015 al 28% nel 2020, mentre un altro 25% dichiara di volerli ampliare o utilizzare in futuro.

Infine, nel 2020 lo sharing di moto/scooter elettrici, è disponibile in 9 Comuni (Brescia, Genova, Grosseto, Firenze, Milano, Lecce, Rimini, Roma e Torino): due in più rispetto al 2019 e 5 in più rispetto al 2015. Seppur limitato a poche città, il numero complessivo di veicoli comincia ad avere una certa consistenza con 4.532 unità a Milano, circa il doppio rispetto all’anno precedente (2.360), 1.000 a Rimini, 580 a Torino, 560 a Roma e 100 a Genova e Firenze.


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Commenti

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Joel

Nessuno ti obbliga ad utilizzare la bicicletta ma se manca la pista ciclabile non c’è democrazia degli spazi perché le macchine hanno quasi tutto lo spazio della carreggiata e per pedoni e ciclisti non rimane quasi niente. Gli utenti deboli devono essere ben tenuti in considerazione, le città non devono essere un cimitero di lamiere e tubi di scappamento mortali.

Joel

Nessuno ti obbliga ad utilizzare la bicicletta ma se manca la pista ciclabile non c’è democrazia degli spazi perché le macchine hanno quasi tutto lo spazio della carreggiata e per pedoni e ciclisti non rimane quasi niente. Gli utenti deboli devono essere ben tenuti in considerazione, le città non devono essere un cimitero di lamiere e tubi di scappamento mortali

Giulk since 71' Reload

Punti di vista, io trovo poco civile obbligarmi a utilizzare una bicicletta al posto di un'auto :)

Joel

È normale. Se hai una carreggiata su cui metti 3,5 m di corsia veicolare, almeno 1,5 m di marciapiede e almeno 1 m di ciclabile ovviamente lo spazio si riduce per le automobili ma non è una cosa anomala. In tutto il mondo civilizzato stanno lottando duramente contro il traffico privato

Giulk since 71' Reload

Intendevo che toglie lo spazio dei parcheggi

Joel

Non può esistere una ciclabile che non tolga spazio alle auto. La carreggiata quella è.

Joel

Quelle che descrivi sono normalissime Bike lane monodirezionali da 150 cm come si fanno in tutto il mondo, con la sosta veicolare a protezione del tracciato

Tom

San Martino?

WauMau
nickmot

Continuiamo a tartassare operai e pendolari, questa si che è la strada!

Copyr

invece è piu equo, piu la usi e piu paghi, se guardiamo al singolo ci sarà quello che fa 50K km annui che pagherà molto e quello che ne fa 10K che pagherà meno, è un modo equo x disincentivare l'uso dell'auto, quante volte si fanno viaggi anche di lavoro x andare semplicemente a fare una riunione? nel 2022 non è ammissibile, ci sono tecnologie x cui la stessa riunione la si fa col pc. Ma tanto non si farà mai una cosa del genere xk calerebbero le entrate fiscali in modo troppo importante

il Gorilla con gli Occhiali

Le uniche due ruote che conosco io hanno sotto la sella un motore e un sound da paura altro che pedali.

nickmot

Ma così facendo, invece di incentivare ad andare in bici, ammazzi chi ha realmente bisogno dell'auto.

Hockey
Surak 2.04

Si fa presto a dire "pista ciclabile". Qui a Firenze sono solo pretesti per fare appalti e quasi inutilizzabili, scomode per le bici spesso letali per i monopattini, e dato che servono solo a smuovere denari pubblici presi dal Debito, iniziano e finiscono a casaccio, cambiano direzione a seconda del "padrone" del lato ed ovviamente raramente sono dritte.
Le corsie ciclabili (quelle solo disegnate) sono state subito eliminate, dato che al m non davano abbastanza da riempire i piatti.
Parlo di Firenze conoscendo il posto qui, non so altrove se è lo stesso schif-

Surak 2.04

Al contrario, è così che si fa, invece di v fare un centesimo di km, studiare il tutto più per dare appalti d'oro, mettere cordoli spaccateste -per altro obbligatori per legge, pensa te che geni fanno le leggi- che richiedono un'altra ventina ci cm di spazio sprecato, quindi limitando i posti dove puoi ritagliare una corsia per bici e monopattini.

Purtroppo nella materia molto parlano i ciclisti, abituati a pretendere il massimo ed il meglio, senza poi manco capire quale sia, per cui se non intere strade pretendono almeno una bella fetta di essa, e la politica locale che sugli appalti ci mangia li coccola pure, quando al contrario... andrebbe benissimo una zona "disegnata"... 20 volte più lunga ad un decimo di costo, poi a controllare le auto usi le telecamere e sistemi elettronici, non rialzi in cemento dove dividerti in due il cranio come successo al ragazzino in monopattino, invece di arrestare i progettisti hanno dato la colpa al monopattino

Surak 2.04

Bah, che alla fine dell'anno, ogni volta che possono prendono la bici o il monopattino, non è affatto vero che non risparmino "una cifra", poi chiaro... se oltre casa e lavoro, fanno altro ok... è altro discorso.
Da vedere poi anche come e dove possono parcheggiare (infatti bici e monopattini avvantaggiano soprattutto in zona urbana, dove il tempo che risparmi in auto te lo mangi nel trovare parcheggio, soprattutto nelle cittadine italiane... e parlo di Roma o Milano o le 4 case in croce che è Firenze, in cui quell'aria da Mumbai è costruita appositamente.). Poi chiaro... all'operaio o allo studente, avere i soldi della pizza in più a fine mese, fa comodo.. all'avvocato, notaio o altro... no.

Giuseppe

Sono sostanzialmente d'accordo.
Il mio commento era in risposta a "le moto/bici sono pericolose e quindi non le uso", riportando un singolo evento di cronaca.

le auto si usano perchè la stragrande maggioranza delle persone non ha voglia di farsi 10/20/30km per andare a lavoro sulla bici, ed è anche giusto un ragionamento in questo senso, soprattutto oggi che di lavoro se ne trova poco e sempre più lontano da casa. la bici la può usare chi ha il lavoro sotto casa, ancora meglio andare a piedi a questo punto, ma queste sono realtà ristrettissime, maggior parte di statali che vivono in città e hanno il lavoro a due passi, vai a dire all'operaio che deve andare nella fabbrica fuori città di farsi 15/20km in inverno o in estate sulla bici per andare a lavoro, è totale follia. oggi le città diventano sempre più grandi, sempre più popolose, le bici sono una realtà solo per pochi, gli altri continuano e continueranno per forze di cose ad andare in macchina o con i mezzi pubblici, le bici e i monopattini non possono essere sostituti all'altezza per chi il lavoro non ce l'ha sotto casa. sicuramente vanno fatte battaglie per avere piste ciclabili, spazi verdi ecc, ma non ci raccontiamo favole.

Aster

ieri sono morti tre ragazzi con una mercedes glk!fai te

Giuseppe

Per favore non facciamo passare questo messaggio. La mobilità alternativa all'auto c'è ed è efficace. E deve essere incentivata.
Non è che dato che le auto ammazzano le persone in bici (o in moto, dato che oltre l'80% delle morti sulle due ruote derivano da incidenti contro auto), non usiamo la bici (o la moto).
Bisogna spingere affinché le città diventino luoghi sicuri per girare a piedi, in bici, in monopattino. Se tutti utilizzassimo l'auto, si creerebbe una lunga coda immobile nei centri cittadini.
Piccolo inciso: per esperienza personale, vorrei sottolineare a più riprese, che non è la moto/scooter/bici ad essere pericolosa, ma principalmente i cogl*onazzi alla guida di auto con in mano i cellulari o a fare chissà cosa. Chi guida una moto, fa una sola cosa: guida la moto, concentrato sulla strada perché fisicamente non può fare altro. Esistono sicuramente gli "spericolati", quelli che cadono perché esagerano o cadono per pura sfortuna (es. tombino scivoloso). Ma esistono soprattutto motociclisti/scooteristi che muoiono perché la strada è dissestata, c'è una buca lasciata lì, c'è un guardrail al limite della legalità.
Dovremmo tutti batterci per queste cose, piuttosto che limitarci a dire "è troppo pericoloso, non lo uso".
Finché useremo solo le auto, la strada sarà solo delle auto. Continuando così, sarà pericoloso pure camminare a piedi. Dovremo uscire di casa già dentro le auto, perché almeno limiteremo i rischi di essere uccisi..

Non è certamente questa la strada da intraprendere.

WauMau

a me sembra che le sportive costino oramai quanto una utilitaria, al contrario è diventato uno sport di èlite

WauMau

il problema rimangono i furti, sei costretto a usare un cancello di bici e tenere la tua sportiva ben chiusa in casa e usarla senza mai scendere dal sellino..un vero peccato ma è un problema mondiale non solo italiano

WauMau

non è vero. sono stato in Campania zona Caserta Napoli e ho visto ciclisti che giravono nelle colline senza problemi..a Roma ne ho visti zero quello sì

StuartPot

Assolutamente non è una soluzione ottimale, ma dove sono io hanno fatto un sacco di ciclabili colorando il marciapiede e devo dire che è molto peggio, per chi va in bici.

Copyr

potevano, il problema però del traffico e del rischio maggiore rispetto all'auto è da tenere in conto, anche quello non invoglia all'utilizzo della bicicletta

NaXter24R

Certo, ma siccome si parlava di andare a piedi, in quei 20m non li fai 3km a meno che tu non ti metta a correre, e forte anche

Copyr

vero, ho riportato un ragionamento economico che ho sentito spesso, ma c'è anche la parte di rischio poi da tenere presente

Giuseppe

Concordo in pieno.
Non voglio fare pubblicità, ma ho una assicurazione che posso staccare anche per 1-2 giorni e riattaccarla subito dopo.
Sarebbe un ottimo incentivo a prendere l'auto il meno possibile.

Copyr

si questo è vero se lavori vicino ma hai strade parecchio trafficate da fare diventa anche un rischio

Giuseppe

3km in auto sono 5 minuti se ho l'auto sotto casa e la destinazione ha un parcheggio dedicato. Quei 5 minuti diventano nei migliori dei casi 20 se devo prendere l'auto dal garage, fare un po' di traffico, fermarmi ai semafori, girare per trovare posto per ri-parcheggiarla e raggiungere il luogo di destinazione.
Ancora peggio nei centri urbani, dove è stato stimato che le velocità medie sono ridicole (9 km/h a Milano, 8,5 per Roma...).

Copyr

purtroppo è cosi, ma non mi sento di dare torto a chi fa questi ragionamenti xk d'altronde se uno deve acquistare l'auto pagandoci il 22% di iva e vedendosela svalutata di molto già dopo 2-3 anni (almeno un 50% x auto medie e piccole) e se su quell'auto ci si deve pagare mediamente centinaia di euro anni tra bollo e assicurazione sia che si usi l'auto sia che non la si utilizzi, a queste condizioni mi sento di dire che chi fa 3km in auto ha anche ragione. E' il sistema sbagliato, iniziamo a far pagare a km le assicurazioni e il bollo, vedi come la gente inizia ad andare in bicicletta

Giuseppe

Quindi che fai? Non esci di casa?
Perché gli incidenti stradali possono essere causati da altri, non solo da te, e questo altro potrebbe ucciderti mentre stai attraversando sulle strisce regolarmente.
Ognuno di noi compie azioni giornalmente che possono ucciderci, ma non succede per un semplice calcolo di probabilità. Restando in tema, ogni anno muoiono migliaia di persone per incidenti stradali, eppure tutti prendiamo l'auto e giriamo per le strade.
Un incidente stradale è spesso causato dalla distrazione di un guidatore, ma possono morire più persone.

nickmot

Scusa, mi sono lasciato trasportare dal tuo nickname.

Giuseppe

Come sempre, tutto si riduce ad un discorso meramente economico.
Non c'entra nulla il fatto che utilizzando meno l'auto inquiniamo di meno? Anche 3 km in meno, sono sempre 3 km in meno?
Non c'entra nulla che facendo tutti i giorni 3 km in bici alleniamo gambe e muscoli e miglioriamo il nostro sistema cardio-circolatorio?
Come spesso succede, ricadiamo nella casistica di chi va in palestra con la macchina per correre sulla cyclette..

mister x

anche fosse solo uno in un Paese di ciclisti, sarebbe ugualmente troppo, perché non accetto che si debba morire per la distrazione di qualcun altro.

Giuseppe

Concordo sul fatto che la costruzione di piste ciclabili, in molti casi, si sia limitato alla colorazione dell'asfalto.. In questi casi, i ciclisti non la utilizzano e restano zone "morte".
Per il secondo punto, c'è da sottolineare che cambiare le abitudini di mobilità richiede anni, se non una intera generazione. Stiamo assistendo alla spinta della mobilità alternativa solo da qualche anno, mentre la spinta all'utilizzo di auto e simili ha almeno 60 anni.

ProseccoDoc

Pianura non colline

Giuseppe

Ragionamento corretto, a parte i numeri dati, che così espressi possono essere fuorvianti.
I dati vanno letti rapportando le morti al numero di ciclisti in circolazione e confrontarli, per esempio, con il numero di automobilisti morti su veicoli in circolazione. (Se girano un milione di ciclisti, 59 è meno dello 0,01% (poco). Se ne girano mille, è il 6% (molto)).

Inoltre, dal mio punto vista, sulla strada manca completamente il senso di responsabilità. Se guido un'auto ho una responsabilità maggiore che se vado in bici. Invece, spesso, vige la regola "sono più grande e grosso, vado più veloce, quindi tu devi stare attento a me". Si è ribaltato praticamente il senso di attenzione. Un po' come se girassi con una pistola carica e gli altri dovrebbero far attenzione a non finire nella traiettoria di un possibile proiettile.

Giulk since 71' Reload

Mi hai tolto le parole dalla bocca, mi vanno benissimo le ciclabili ma non messe li tanto per fare numero, ho visto in giro soluzioni "orribili" e proprio per questo oltre a togliere spazio alle auto / parcheggi non vengono nemmeno utilizzate

Nick126

A me sembra il contrario

Simone

ma non generalizzare..esiste da sempre chi va in bici perchè non può permettersi altro. Solo che dal 2020 avete scoperto che esistono le biciclette e quindi ne state parlando.

Ingengy

OK, capisco quello che dici.
Anch'io non mi fido un granché dei tamponi rapidi, dato che una mattina sono risultato positivo (fatto ben due rapidi per scrupolo perché in partenza via treno verso casa del mio ragazzo), quando un molecolare (fatto neanche mezzora dopo) è risultato negativo.

Comunque sta di fatto che prendere freddo != prendersi il raffreddore.
Per assurdo, potrei stare nudo una settimana in giro per boschi in pieno inverno e non prenderei alcuna malattia virale tipo raffreddore/COVID, appunto perché non c'è nessuno che può infettarmi.

Simone

sono morte anche tante persone sul lavoro, ma non fa notizia evidentemente

nickmot

Se per fare questo hanno anche tolto i parcheggi residenti e della stazione e reso senso unico una strada, paralizzando il traffico diretto da e verso l'autostrada, mi sa che stiamo nella stessa provincia.

MariaAnnetta

Anche da me hanno aumentato le piste ciclabili.... Hanno colorato di rosso un pezzo di strada. Senza mettere alcuna protezione, riducendo solamente la carreggiata per le auto. Non è così che si fa. Poi onestamente continuo a vedere più monopattini che bici in strada.

ehm no, non è assolutamente più facile
Te lo prendi perché qualcuno te lo passa e questo succede più dentro che fuori ... più faile prenderlo quando esci il sabato con gli amici piuttosto che quando sei in strada da solo, magari anche con la mascherina perché di inverno tiene pure caldo

Altro che incentivi auto, il governo dovrebbe concentrarsi sul miglioramento della sicurezza per pedoni e ciclisti, ergo dovrebe investire massivamente in piste ciclabili, diminuire i limiti di velocità e solo dopo incentivare l'acquisto di bici da città (non certamente quelle da corsa, usate dagli appassionati), cargo bike e in ultima istanza i monopattini (ma solo se lo si usa al posto della macchina) in quanto è oggettivamente un mezzo un pochino più pericoloso e tendenzialmente meno duraturo di una bici classica. Poi bisognerebbe aumentare i parcheggi per bici e monopattini, riservandone un tot su ogni singola strada, togliendo spazio alle macchine. Andrebbe incentivato il trasporto pubblico di ogni tipo come treni ad alta velocità, tram (chiaramente elettrici) e corsie preferenziali per gli autobus

Solo dopo, se rimane qualcosa, per gli incentivi di auto elettriche ... ma visto che siamo in un periodo fortemente inflazionato possiamo ancora aspettare qualche anno, spiengendo possibilmente le persone su altri mezzi piuttosto che sull'auto personale

da me molte persone sono state lasciate a casa dai datori di lavoro a causa di raffreddori o stati febbrili leggeri per la cosi detta "paura", dove tutti ti guardano male pensando a chissà cos'hai. ovvio che poi devi fare un tampone per dimostrare di avere solo una normale influenza o raffreddore, ed è qui che nasce il grande problema che stanno riscontrando ovunque: tanti tamponi da processare con e asl in difficoltà e i giorni di quarantena che aumentano sempre di più mentre aspetti l'esito del molecolare, perchè tanti datori di lavoro del rapido non si fidano più. e ora chi è il pazzo che per fare il green sulla bici magari prende il raffreddore e nell'attesa del tampone si fa giorni e giorni di quarantena? uno può dire si ma il raffreddore lo prendi anche se usi la macchina, sicuramente, ma è palese che è più facile prenderlo sulla bici sotto l'acqua a 2 gradi rispetto se stai chiuso in macchina al calduccio.

nickmot

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