
19 Maggio 2022
Il Decreto Infrastrutture ha introdotto diverse novità per il Codice della strada, tra cui quelle che riguardano l'utilizzo dei monopattini elettrici. Da diverso tempo si parlava della possibilità che il Governo potesse intervenire per modificare le normative che regolamentavano l'uso di questi mezzi per la micromobilità elettrica. I monopattini elettrici hanno avuto una forte diffusione negli ultimi tempi ma la loro crescita è stata probabilmente un po' troppo disordinata.
Il mancato rispetto di alcune regole già esistenti e l'utilizzo troppo smaliziato da parte delle persone di questi mezzi, hanno portato a diversi problemi tra cui incidenti che hanno avuto anche esiti fatali. Proprio per questo, da più parti si era chiesto un intervento urgente da parte del Governo. Intervento che è arrivato all'Interno del Decreto Infrastrutture attraverso uno specifico emendamento.
Come abbiamo avuto modo di vedere, tra le novità abbiamo la riduzione della velocità massima da 25 a 20 km/h e l'obbligo di un giubbotto catarinfrangente mezz'ora dopo il tramonto o in condizioni di scarsa visibilità. Oltre a questo, dal primo luglio del 2022 i nuovi modelli dovranno essere dotati di indicatori di direzione e di freni su entrambe le ruote. Si tratta di dotazione tecniche che dovranno avere dal 2024 anche i monopattini già in circolazione.
L'obbligo di assicurazione è ancora in discussione ma non sono arrivati il casco obbligatorio per tutti e la targa. Queste nuove regole hanno fatto discutere. C'è chi le ha giudicate eque e c'è invece, chi le ha giudicate inutili. Ci sono pure altre persone che hanno affermato che i nuovi requisiti tecnici obbligheranno a mettere nuovamente mano al portafogli per adeguare il proprio mezzo o addirittura per arrivare a cambiarlo per non rischiare di girare con un modello fuorilegge.
C'è quindi un grande dibattito in corso tra gli utilizzatori. Per questo, abbiamo deciso di fare due chiacchiere con Magdalena Krenek, general manager di Voi Technology Italia, azienda svedese di micromobilità che offre servizi di sharing in partnership con le pubbliche amministrazioni locali, con cui avevamo avuto già modo di parlare tempo fa sempre sul tema delle regole dell'utilizzo dei monopattini.
Abbiamo quindi chiesto a Magdalena Krenek cosa ne pensasse delle novità introdotte dal Decreto Infrastrutture attraverso l'emendamento. Se le nuove regole stanno andando nella direzione giusta o se sarebbe stato meglio focalizzare l'attenzione su altro.
Il general manager di Voi Technology Italia ha voluto sottolineare la sua soddisfazione per le nuove regole visto che sono state accolte tutte le proposte fatte dalla sua società assieme alle altre realtà del settore.
L’emendamento ha efficacemente accolto tutte le proposte che Voi Technology, insieme ad altri operatori, ha avanzato al Ministero dei Trasporti.
Soddisfazione anche perché i loro monopattini sono già "pronti" in quanto dotati di indicatori di direzione.
Siamo stati i primi ad introdurre le frecce direzionali sui nostri veicoli. Questo investimento è stato all’avanguardia nel fornire maggiore senso di sicurezza agli altri attori del traffico, che in questo modo possono conoscere le intenzioni di svolta dei conducenti di monopattini. Allo stesso modo, i conducenti di monopattini possono sentirsi più sicuri dei propri spostamenti. Oggi la normativa ci ha dato ragione: le frecce direzionali sui monopattini sono uno strumento essenziale e non una commodity.
Giudicata positiva anche la riduzione della velocità massima. All'interno del loro safety report avevano già evidenziato che il primo fattore di insicurezza per i conducenti di monopattini, così come il primo fattore che causa incidenti stradali, è la velocità.
Per questo, la nostra posizione, al fine di permettere alla micromobilità di sviluppare al massimo il suo potenziale, è sempre stata quella di ridurre la velocità massima dei veicoli sulle strade. Questo significa un massimo di 30 km/h per le automobili e le motociclette e 20 km/h, al posto di 25 km/h, come è stato fino a oggi in Italia, per i monopattini.
Proprio sul tema velocità, per garantire maggiore sicurezza a tutti coloro che si approcciano per la prima volta all'utilizzo dei monopattini, attraverso la loro app è possibile limitare ulteriormente la velocità massima a 15 km/h. I monopattini Voiager 4, lanciati ad inizio 2020, già possiedono doppi freni e doppie sospensioni, per garantire maggiore stabilità e sicurezza al conducente.
Parlando con Magdalena Krenek abbiamo anche domandato come valutasse l'obbligo di adeguamento dei monopattini già circolanti e se ci fosse il rischio che ne rimanessero in circolazione di "fuorilegge". Per il general manager di Voi Technology Italia bisogna fare una distinzione tra quelli ad uso privato e quelli dei servizi di sharing.
Banalmente, a partire dalle tempistiche indicate nel testo, le aziende di monopattini in sharing che non si saranno adeguate alle indicazioni non potranno più operare. Sono le regole del gioco: la competitività è un’ottima regola del mercato, perché permette di migliorarsi sempre, ma per farlo sono necessari investimenti. Solo le aziende più “sane” e con maggiore attenzione all'innovazione ed alla sicurezza sopravvivranno, con grande beneficio per gli utenti. Diverso il discorso per i monopattini privati. Anche questi non potranno più circolare e i proprietari dovranno attuare delle modifiche ai propri veicoli o cambiarli. Con che percentuale le persone non adegueranno i propri veicoli non è prevedibile ad oggi, ma certamente potrà succedere. Saranno le autorità competenti a decidere come procedere nel migliore dei modi in questi casi.
Infine, abbiamo domandato se le nuove regole che tanto stanno facendo discutere, soprattutto quelle relative alla necessità di dover adeguare il vecchio mezzo con relativa spesa economica, potranno portare alcune persone a smettere di usare i monopattini elettrici.
Anche qui, secondo Magdalena, bisogna distinguere tra mezzi privati da quelli offerti in sharing. Relativamente a quelli di proprietà, c'è tutto il tempo per adeguarsi. In ogni caso, è difficile prevedere come i proprietari accoglieranno le nuove norme.
Come per la precedente domanda, la risposta è differente a seconda che si tratti di servizi di micromobilità in sharing o di monopattini privati. Nel primo caso l’utente non dovrà cambiare mezzo e non dovrà spendere soldi per alcun aggiornamento, quindi non vediamo perché non dovrebbero più utilizzare il servizio: al contrario, avendo maggiori garanzie di sicurezza, speriamo possa succedere il contrario, dando alla micro mobilità in monopattino, maggiori chance per poter mettere in pratica il proprio potenziale. Per quanto riguarda i monopattini privati, il decreto fornisce tutto il tempo necessario per aggiornare i veicoli secondo le nuove normative: la proposta è che entrino in vigore nel corso del 2024. Nonostante ciò non possiamo prevedere come la nuova normativa sarà accolta dai proprietari di monopattini elettrici.
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Commenti
Dimenticavo, si legga il report del "Parliamentary Advisory Council for Transport Safety" in merito ai monopattini elettrici stilato qualche anno fa e poi mandi una mail a loro dicendo che forniscono "menzogne, disinformazione e faziosità" visto che sostengono ciò che ho sempre sostenuto anch'io in merito.
Ancora qui, e allora?
Proprio non la capisce la differenza tra un acceleratore e una pedalata assistita. Mi spiace per lei. La bicicletta a pedalata assistita, senza forza muscolare, non si sposta (a meno che non sia truccata).
In merito all'instabilità, beh, i monopattini con una lunghissima leva verticale (piantone sterzo), un manubrio stretto, ruote piccole e posizione in piedi, sono molto ma molto più instabili di una bicicletta anche se quest'ultima dovesse avere una distribuzione die pesi non ottimale (cosa che, comunque, sostiene lei e mi piacerebbe che lo dicesse agli ingegneri che le progettano visto che ha sparato una boiata colossale).
Le mirabolanti teorie mi sa che sono le sue.
Andale? Menzogne? Mamma mia che gente che c'è in giro.
https://uploads.disquscdn.c...
abbiamo il 41bis, due corpi di polizia, le vecchiette che spiano dalle finestre, siamo un paese abbastanza sicuro
Ancora qui? Andale, andale...
Qui la pochezza è tutta sua. In accordo alla normativa che regola questo genere di veicoli, il motore si disattiva quando viene raggiunta la velocità massima di 25 Km/h, oppure quando si smette di pedalare.
Quali mirabolanti accelerazioni ha la sua? Forse ha fatto la furbata di sbloccare o truccare il mezzo? (è una domanda, non un'affermaizone). Anche i "cinquantini" possono, se sbloccati, andare a 100 km/h e più, ma usciti dalla casa madre, volendo essere nella legalità, devono andare a 45 km/h.
Purtroppo non avere compreso la differenza tra un motore elettrico con acceleratore ed una bicicletta a pedalata assistita, fa capire tutto il resto.
Già di verdura ne mangio poca così…
Ok boomer a te direi, vedendo quello che scrivi ahah
Amen
La tutela di chi sale in macchina? In un anno di monopattino ho visto e ho rischiato le peggiori cose, perchè certa gente non dovrebbe neanche poter comprare il pane sotto casa e invece si mette alla guida di automobili... per favore
Si
Chiunque abbia un monopattino proprio e non usi un mezzo in sharing (e abbia un minimo di buon senso).
I monopattini non salveranno da soli la mobilità, non l' ho mai scritto da nessuna parte e nemmeno lo penso. Quello che penso è checontribuiranno a modificarla radicalmente e in meglio.
Ovvio che un monopattino non sostituisce un auto e non è deto che un auto che non circoli debba per forza stare in mezzo alla strada. Circa 1/3 del parco circolante staziona in garage/parcheggi/posti auto privati. Con il monopattino non ci andrai a fare la spesa, ma ci fai quelle decine di km al giorno in un contesto urbano che, altrimenti, faresti in automobile. Perché non prendiamoci in giro, la maggior parte delle persone prende l' auto anche per spostamenti di 2/3 km.
Con tutte le limitazioni del caso,ovvio.
Poi in monopattino non elettrico è assolutamente initile tirarlo in ballo in una discussione del genere. Praticamente è inutile ai fini dei brevi spostamenti rapidi.
Io non vedo simpatia o moda nei confronti della micromobilità e dei monopattini da parte della popolazione generale. Vedo piuttosto antipatia e non accettazione da parte dei detrattori.
52mila regole, in un Paese dove nessuno è capace di farle rispettare.
A cosa servono, quindi?
Vada vada, vada al cepu, si vede che su una bici a pedalata assistita non ci è mai salito.
A differenza mia che le uso tutti i giorni e ne conosco benissimo l'accelerazione e la pericolosità.
Lei invece nemmeno al CEPU dev'essere laureato.
Non ci si riferiva a potenziali incidenti, quanto al fatto che, secondo il cds, da sempre tutti i mezzi mossi solo da acceleratore/motore, sono trattati in un modo mentre tutti i mezzi mossi da trazione muscolare in un altro. Quindi non si capisce perchè il cds abbia equiparato i monopattini elettrici alle biciclette. E' molto più pericoloso dare in mano un mezzo che va a 30 km/h a chiunque dove basta premere un pulsante per andare costantemente a 30 km/h rispetto che dare in mano alla stessa persona una bicicletta dove, per andare fissa a 30 km/h ha bisogno di una forza muscolare e di una fatica non indifferente.
Ora vado a ritirare la mia Laurea al CEPU e, nel frattempo, iscrivo lei.
I monopattini esistono da non so quanto tempo, eppure erano schifati da tutti. Non è che le biciclette hanno cominciato a diventare popolari con l'avvento dei motori elettrici, invece, guarda caso, i monopattini sì. Ed è per questo che dico che è prevalentemente una moda. E che sono stati pompati a dismisura perchè visto come un mercato profittevole in un dato momento. La strada per l'educazione non passa dalla micro-mobilità o dall'elettrico ma da tutt'altro: purtroppo è un qualcosa ormai dimenticato ad ogni livello, ad ogni età ed in ogni ambiente (e con queste premesse si va poco lontano in qualunque campo noi possiamo tirare in ballo, dal lavoro alla mobilità).
Lei è davvero sicuro che per ogni monopattino togliamo un'auto dalle strade? Lei stesso sostiene (e ci mancherebbe, è un dato di fatto) che parliamo di micro-mobilità, quindi di città e brevi spostamenti. Ma l'auto non viene usata solo in città, quindi anche un "devoto del monopattino" molto probabilmente continuerà ad avere l'auto per tutti quegli spostamenti in cui necessita l'auto (gita fuori porta, fare la spesa, viaggi, ecc). E queste auto rimarranno comunque parcheggiate in giro per la città. Magari usate un po' meno, magari (tutto da verificare). Senza contare tutti quei casi in cui la gente non vuole o è impossibilitata a sostituire l'auto con un monopattino: quando piove e fa freddo (non a caso nelle ultime settimane in giro si vedono molte meno biciclette e monopattini...e glielo dice uno che fa diecimila chilometri l'anno in bicicletta!), quando ha dei pesi, quando non ha la forza o l'età, e mille altre situazioni.
Stucchevole è pensare che i monopattini possano "salvare la mobilità" come intuisco dal suo discorso.
era meglio fare come in germania. limite 20 con targa
Quindi se oggi comprassi un qualsiasi monopattino elettrico sarebbe già obsoleto e potenzialmente fuori norma?
Appunto. La maggior parte di quelli che commentano questa roba, o sono nerd brufolosi che non escono mai di casa o gente che fa 5km casa/ufficio in macchina (e che magari si lamenta del parcheggio).
Io sono stato pendolare negli ultimi 15 anni. Treno, metro e bus da provincia a Roma e viceversa.
È una giungla lì fuori, questa gente parla a vanvera....
Che se vendi ortaggi non puoi mettere la foto di una in mutande con un cetriolo in mano e la bocca perta
E se lo dice comprasemolice c'è da fidarsi.
Resta il fatto che un a prima classe a napoli costa mille e passa euro, altrove costa pure 1/3... Con la.matematica vedi chi sta pagando cosa.
serio? altrimenti ti posso rispondere: ho una tesla. ( non è vero )
parli con uno che in 10 anni ha fatto 0 incidenti. Mi devi spiegare perché tu paghi meno di 200 e io più di 900. È troppo facile dire " eh un motivo ci sarà. Io sono un automobilista con che rappresenta un rischio molto basso e pago più di uno che fa incidenti ma che vive altrove.
Perché questo è un nodo centrale. Prima di mettere un obbligo questo deve essere sostenibile. Io nella vita faccio il medico e fortunatamente, pur con non pochi sacrifici, posso permettermi quasi 2K anno di RC tra moto e auto. Altri non possono e questo è assolutamente ingiusto.
macchè 330, la Z non ce l'ho più e per la precisione la RC per la macchina la pago 166 euro.
Pensa, sarei disposto a pagare di più se tutti fossero obbligati a pagarla indipendentemente dal mezzo che guidano o se girano solo a piedi. Almeno posso stare tranquillo che non devo prenderti per i capelli se mi fai un danno con la bici per farti pagare!
Penso che se pago così un motivo ci sarà, se tu paghi di più, altro motivo ci sarà. Dalla 12° classe alla 1° me la sono fatta con le mie gambe, senza tante leggi Bersani che non esistevano. Quando ho assicurato la per la prima volta un'automobile l'assicurazione RCA in 12° ( non ricordo se c'era già il discorso dei neopatentati ) era equivalente a praticamente una busta paga di allora, circa 1.400.000 lire, parlo del Veneto. Anzi, forse all'epoca si prendeva anche qualcosa meno.
Per conoscenza, dopo le Farmacie e le banche, le assicurazioni sono da me considerate come la peggior mafia che abbiamo in Italia, poi vengono sanità e politica.
tutti no te lo assicuro anche se mi dispiace per te.
Il fatto che molti la pensano come te mi fa avere paure delle persone
Non entro nel merito sulle regole dei monopattini perché mi sembrano talmente ridicole da paese delle banane quale siamo (non ho monopattino ma auspico un utilizzo maggiore dei mezzi quali monopattini e bici per decongestionare le città ). Mi interessano invece le sanzioni su chi lancia oggetti dal finestrino incluse sigarette , in quel caso . Io sarei per il sequestro del mezzo di trasporto, oltre alla pena pecuniaria che però lascia il tempo che trova .sequestro e vendita all'asta . Le pena per chi butta immondizia per strada incluse le odiose sigarette dovrebbe essere esemplare , roba che ti devi indebitare per pagare.
In realtà no perché smetterebbero di usarli
Si fa un po'fatica a capire il concetto ma non darti per vinto.
Io do sempre la colpa al T9.
Le normative ci sarebbero già perché sia i monopattini che le biciclette a pedalata assistita rientranti in piena regola nella categoria ciclomotori.
Il problema è che chiamandoli con nomi diversi i vigili si confondono...
se i monopattini pagano il bollo abbassano il prezzo del bollo auto?
non ci sono piú le mezze stagioni
ahahahahah
Vuol dire tante cose tipo che la famiglia etero mulino bianco sarà vietata perché discrimina chi non può avere il mulino personale o un figlio procreato in maniera old school, Siffredi non potra mangiarsi le sue patatine perché discrimina chi la patata non ce l'ha e così via.
sempre nel nuovo codice della strada:
È inoltre vietata sulle strade e sui veicoli qualsiasi forma di
pubblicità il cui contenuto proponga messaggi sessisti o violenti o
stereotipi di genere offensivi o messaggi lesivi del rispetto delle
libertà individuali, dei diritti civili e politici, del credo religioso o
dell'appartenenza etnica oppure discriminatori con riferimento
all'orientamento sessuale, all'identità di genere o alle abilità fisiche
e psichiche.
cosa significa?
Con l'assicurazione che costerà più del monopattino stesso.
...sono proprio i nulla facenti, tenuti a spese dei contribuenti
che vanno in giro a combinare guai...
Non cambierà nulla, perché purtroppo ci sono troppe persone incivili che non sanno stare al mondo, che non sanno cosa sia l'educazione ed il rispetto per il prossimo! feccia che cammina
e con 330 euro anno di assicurazione pretendi pure di venire a fare lezioni al prossimo? Le tue due RC messe insieme sono meno della metà di quello che pago io per un solo veicolo. E l' assicurazione sulla persona non ha assolutamente senso e rappresenterebbe una botta per i giovanissimi che attualmente possono un minimo muoversi per andare a lavoro o all' università sfruttando la bersani del padre, All' inizio della mia carriera universitaria ( quando lavoravo e studiavo) se non fosse stato per la Bersani di mio padre Avrei pagato 3000 euro di ultima fascia piuttosto che poco meno di 1000 in prima,
Smettetela di fare i paladini delle compagnie assicurative che le assicurazioni ve le stiamo a pagare noi.
Quella di un patentino che da prendere gratuitamente a scuola per i più giovani è un ottima idea. L' assicurazione invece è una sc3menza proprio. Ogni volta che discuto con qualche promotore di questa eventualità ti porta sempre come esempio il disgraziato che una volta su un milione si fa malissimo o ci lascia le penne e il leggendario " nullatenente" come se questi casi veramente limite giustificassero lì introduzione di un obbligo assicurativo così massivo. Allora se proprio deve esserci un obbligo voglio che questa volta sia lo stato a fornirmi copertura assicurativa. Pago una quota simbolica che copra solo quegli eventuali e rarissimi casi. Perché su questa cosa non è proprio giusto far ingrassare compagnie assicurative. Gia mangiano abbastanza senza che gli venga fatto questo regalone.
Effettivamente nelle mie statistiche non avevo incluso la merd4. Ora ci sei tu, statistica completata
Forse i risvoltini ti bloccano l'afflusso di sangue al cervello
arrivi a un certo punto dove non puoi fare altro che renderti conto che la gente non può essere così tanto ignorante, deve per forza di cose essere in malafede.
" Sono mezzi di moda" No. Sono mezzi che rappresentalo il futuro della micromobilità perché quella attuale non è sostenibile. O ti svegli molto prima per fruire di un servizio di trasporto pubblico che nella maggior parte dei casi risulta assolutamente inefficiente o ti doti di un' automobile per fare anche pochi chilometri al giorno intasando il traffico.
La strada da percorrere è quella all' educazione e all' incentivazione alla micromobilità elettrica. Perché ogni auto che levi dalla strada rappresenta un vantaggio non indifferente.
Ah amo l’odore della ‘nafta’ al mattino. Semicit
La revisione il bollo le assicurazioni, ci sarà parecchio da adeguare.
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6kmh li fa mia nonna 80enne