Monopattini elettrici, serve una normativa chiara: intervista con Voi Technologies

12 Agosto 2021 137

La pandemia ha fatto scoprire agli italiani una mobilità diversa, favorendo l'utilizzo delle bici e dei monopattini elettrici per muoversi più agevolmente all'interno dei centri urbani sempre più trafficati e congestionati. Questi mezzi di trasporto permettono potenzialmente di limitare l'uso delle auto e di ridurre contestualmente le emissioni inquinanti. Per trasformare la mobilità cittadina perché sia più sostenibile, servono però nuovi "modelli urbani" che permettano di rendere le città più vivibili attraverso la riduzione dell'utilizzo delle auto private.

Un lavoro non semplice che passa anche per la definizione di regole precise per l'utilizzo di alcuni dei nuovi veicoli per la micromobilità. Si pensi, per esempio, ai monopattini elettrici. HDMOTORI ha avuto la possibilità di parlare dell'evoluzione della mobilità cittadina, di come devono cambiare le città e delle regole d'utilizzo dei monopattini elettrici con Magdalena Krenek, general manager di Voi Technology Italia, azienda svedese di micromobilità che offre servizi di sharing in partnership con le pubbliche amministrazioni locali.

Voi Technology ha aderito al movimento della “Città in 15 minuti”, un nuovo paradigma di sviluppo urbano lanciato per la prima volta da Carlos Moreno, direttore scientifico dell’Università Sorbona di Parigi, secondo cui gli abitanti di una città devono poter accedere ai servizi essenziali nel tempo massimo di circa 15 minuti, a piedi, in bicicletta, con mezzi pubblici o attraverso servizi di micromobilità condivisa. L'azienda svedese si impegnerà, dunque, a sostenere una serie di iniziative volte a ripensare la mobilità cittadina.

LE CRITICITÀ DEI CENTRI URBANI

Il modo di spostarsi in ambito urbano sta cambiando rapidamente ma le città non sembrano essere state altrettanto rapide ad abbracciare queste forme di mobilità. Abbiamo quindi chiesto a Magdalena Krenek quali sono, secondo la sua esperienza, le maggiori criticità nei grandi centri urbani.

Il general manager di Voi Technology ci spiega che, nonostante le numerose iniziative portate avanti dalle amministrazioni di grandi città come Roma Capitale e il Comune di Milano, effettivamente la micromobilità in Italia non ha ancora raggiunto i livelli di accessibilità che ha, invece, nei Paesi Scandinavi ma anche quelli dell’Europa centro settentrionale come la Germania, i Paesi Bassi e il Regno Unito. Una normativa chiara e semplice, così come infrastrutture adeguate, sono gli elementi chiave per poter avviare quella rivoluzione green, sostenibile ed efficiente che le città ed i cittadini richiedono oggi.

Insieme ad altri operatori di monopattini in sharing siamo stati chiamati dal MIMS (Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile) ad avviare un tavolo di lavoro per l’autoregolamentazione dei monopattini in Italia. Al momento infatti la nostra industry è regolata da una normativa sperimentale che dovrebbe rimanere in vigore ancora per tutto il 2021 e buona parte del 2022, ma è richiesta, sia da parte degli operatori, sia da parte dei cittadini, una normativa che sia chiara, dedicata ed efficiente.

Non si tratta, ci spiega Magdalena Krenek, solo di un argomento “teorico” e normativo. Infatti, le infrastrutture devono essere tali da far preferire ai cittadini le proposte di mobilità tecnologica, green ed innovativa, in maniera sicura. Le città, dunque, devono diventare più a "misura" di queste forme di mobilità. Abbiamo quindi voluto approfondire questo aspetto, chiedendo quali sono gli ambiti in cui le città dovrebbero investire maggiormente.

Magdalena Krenek ci spiega che devono essere rivisti i manti stradali, create piste ciclabili in sede protetta e zone riservate al parcheggio. La convivenza con i pedoni non è affatto un’utopia. I pedoni, le biciclette e monopattini elettrici, personali ed in sharing, hanno bisogno di corsie dedicate. Il nodo più difficile da sciogliere è togliere spazio alle auto private per aumentare quello dedicato ai pedoni ed alla mobilità sostenibile.

La competizione fra decine di operatori svantaggia gli operatori socialmente responsabili, rende le operazioni poco sostenibili da un punto di vista economico e difficoltosi gli investimenti da parte degli operatori nelle città. Per questo auspichiamo che in futuro saranno emessi solamente bandi qualitativi, che prendano in considerazione non solo la tecnologia dei monopattini, ma anche le iniziative di educazione alla sicurezza stradale ed alle innovazioni tecnologiche su cui le aziende investono, in modo da proporre ai cittadini soluzioni efficienti, sicure, economiche e responsabili da un punto di vista ecologico e sociale.

REGOLE PER I MONOPATTINI ELETTRICI

La micromobilità in Italia, in particolare quella legata ai monopattini elettrici, si è diffusa in maniera un po' disordinata, tanto che si sta parlando di nuove regole molto più stringenti per l'utilizzo di questi mezzi. Abbiamo quindi voluto chiedere a Magdalena Krenek cosa ne pensasse del tema della regolamentazione.

Le regole sono necessarie e Voi si presenta da sempre come il partner più affidabile non solo per i cittadini, ma anche per le città. Fin dal 2018, anno della nostra fondazione, non abbiamo mai iniziato le operazioni in una città senza aver prima ricevuto il permesso dalle autorità competenti. Molto spesso, in città d’Europa come Stoccolma ed Amburgo, siamo stati co-redattori dei disegni di legge delle amministrazioni locali.

Detto questo, il general manager ha aggiunto che le regole devono essere paritarie per tutti i mezzi di trasporto e non penalizzare nessuno. Per questo, l'azienda ha creato dei tavoli di lavoro condivisi come quello che appena aperto il MIMS. L'azienda è convinta che non si debba limitare l’utilizzo di un mezzo, ma aiutare le persone ad usarlo al meglio, incentivando l'educazione stradale, le iniziative di sicurezza e coinvolgendo gli utenti in attività specifiche.

A tal fine, le nostre attività di educazione stradale, come la prima ed unica scuola guida digitale e gratuita Ride Like Voilà che abbiamo sviluppato internamente, già fornisce le informazioni base per aiutare gli utenti a seguire le norme del codice stradale in atto. Al momento sono circa 500.000 le persone che hanno portato a termine i corsi di Ride Like Voilà in tutta Europa.

Oltre alle regole, anche la tecnologia può aiutare i monopattini elettrici a diventare più sicuri. Su questo tema Magdalena Krenek ci spiega sia la visione di breve, sia quella di lungo periodo.

Iniziamo da quanto stiamo già studiando e che potrebbe essere già disponibile a fine anno o ad inizio del prossimo. Già oggi i nostri monopattini di ultima generazione sono dotati di frecce anteriori e posteriori e di sensori che localizzano per esempio se il monopattino si trova sott’acqua. In futuro potranno anche ospitare sensori in grado di misurare la qualità dell’aria e i livelli di rumore. Un ulteriore progresso rispetto a tecnologie già esistenti sui nostri monopattini come l’IoT e il geofencing viene da Luna, una startup irlandese con cui stiamo collaborando ad un progetto pilota. Un centinaio di nostri monopattini sono stati dotati della computer vision e di intelligenza artificiale in modo che possano imparare a riconoscere l'ambiente circostante ed anche le tipologie di suolo. In questo modo sarà possibile determinare se il monopattino è in uso su un marciapiede e conseguentemente fermarne l’utilizzo.

E su come la micromobilità elettrica possa integrarsi con i mezzi di trasporto pubblico nelle città per consentire spostamenti rapidi e mettere da parte l’uso delle auto, il general manager di Voi Technology ha le idee ben chiare sulla base della sua esperienza in questo settore.

Una nostra ricerca svolta in Svezia mostra che dopo un anno di utilizzo del nostro servizio, il 14% dei nostri utenti ha abbandonato definitivamente l’auto privata e che il 36% utilizza il monopattino in combinazione con forme di trasporto urbano. L’integrazione potrebbe consistere per esempio in abbonamenti unici per tutte le forme di mobilità condivisa e pubblica e hub di interscambio tra le diverse modalità. L’intermodalità è la strategia alla base della crescita di Voi Technology: ovunque operiamo cerchiamo di stringere partnership con le aziende del trasporto locale ed altri attori che come noi credono sia fondamentale creare città “in 15 minuti”, la filosofia del Professor Carlos Moreno dell’Università della Sorbona che vuole realizzare città in cui i servizi essenziali siano raggiungibili da ognuno in massimo 15 minuti a piedi o in spostamenti con veicoli leggeri e sostenibili. Perché questo sia possibile, bisogna smettere di pensare a città modellate sulle automobili e rimettere le persone al centro.


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Commenti

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Fabrizio

Si intendevo per la mobilità dolce, quindi bici, monopattini ecc.
I sampietrini, magari con la pioggia, sono il male assoluto.
Vanno bene per i turisti che passeggiano a piedi ma non a chi deve muoversi davvero.
Il tutto circondato da alberi e zone verdi per limitare le temperature, possibilemnte senza auto in centro

Wakizaki

In realtà è di un altro! Hahaha!!!

From Monkey Island 2 (bannato)

La privacy c'entra poco. E se ti vuoi divertire vai in pista.

csharpino

Puoi rivolgerlo a chi vuoi il discorso, il punto non cambia... Chi non usa i mezzi pubblici lo fa per propria comodità o per propria necessità non per un fattore economico perchè già oggi spenderebbe di meno quindi metterli gratis non cambia nulla.
Puoi convincerne una parte potenziando i servizi che comunque non potranno mai coprire la maggioranza delle necessità ma in tutti i casi la gratuità è inutile.

From Monkey Island 2 (bannato)

penso che dovrebbero uniformare tutte le classi di rischio per poi modificare il premio in base al tipo di veicolo che si guida (cilindrata, potenza, coppia, peso ecc.. ) poi ci dovrebbe essere l' obbligo di scatola nera che monitorerebbe oltre agli incidenti e quindi i tentativi di truffa, anche lo stile di guida, e quindi premiare chi rispetta i limiti chi ha un andamento costante, che non fa manovre pazze ecc. La tecnologia esiste da anni, ma chissà perché non la si vuole usare. Non capisco cosa impedisca al legislatore di fare una cosa del genere.

robin994

appunto e' proprio ridicola questa situazione, soprattutto perche' esiste questo escamotage dovrebbero unificare i prezzi.

From Monkey Island 2 (bannato)

devo averlo gia scritto da qualche parte, ma il mio compagno, originario del Piemonte, convive con me a Napoli. Ha lasciato la sua residenza a casa dei genitori a brà e paga poco meno di 400 euro per una 500 x in prima classe. Il preventivo fatto con residenza a napoli era di oltre 800 euro.

From Monkey Island 2 (bannato)

il mio compagno covive con me a napoli ma ha lasciato la residenza a casa dei suoi genitori a Bra ( Piemonte) proprio perché a parità di dati paga 380 euro per una 500 X in prima classe piuttosto che 850

ACTARUS
From Monkey Island 2 (bannato)

la tecnologia per analizzare lo stile di guida di ogni singolo guidatore esiste da anni. Ma fa comodo non usarla.

Ansem The Seeker Of Lossless

Si ma gli incidenti mica sono solo colpa tua.
Puoi dire che è ingiusto quanto vuoi, ma i fatti dicono altri

From Monkey Island 2 (bannato)

Io sono io. Voglio si valuti il MIO stile di guida. Magari tu guidi peggio sei conivolto in più incidenti ma paghi meno per il solo fatto di vivere da un altra parte. È ingiusto

From Monkey Island 2 (bannato)

vivete chi? ho una laurea in biotecnologie, una in medicina, lavoro da quando ho 21 anni e contemporaneamente ho portato avanti i miei studi. Ho scelto di fare il medico in Italia quando sarei potuto andare in germania per guadagnere il triplo. Non ho mai preso un sussidio, ho pagato fino l'ultimo centesimo di tasse e sono fiero della mia terra. Non sono Neoborbonico e, a differenza tua, non sono un C.O.G.L.I.O.N.E

From Monkey Island 2 (bannato)

io non voglio premi per il solo fatto di aver fatto il mio dovere. Ma non voglio pagare per il comportamente sbagliato di alti. Guido bene? mi si costruisca un premio sulla base DEL MIO comportamento. Guido male? allora è giusto che paghi di più. Se l' RC deve essere obbligatoria su alcuni veicoli ( ed è giusto che lo sia) deve essere obbligatoria anche una scatola nera che a fine anno, se non sono stato responsabile di sinistri, se ho rispettato i limiti di velocità e se mi sono comportato bene mi rimborsi.

xpy

Io non sto puntando il dito verso il sud, sono anch'io del sud, e ancora meno sono dalla parte delle assicurazioni, però i prezzi che fanno sono frutto di studi e ricerche e in base a quello viene stabilito il prezzo

robin994

Essendo gli abitanti il triplo il numero di incidenti minori non dichiarati potrebbero essere pari se non maggiori li'... Per farti un esempio, il fenomeno del pezzotto, non esiste solo al sud, ma e' diffuso pure al nord, e mi pare che i server che distribuivano il tutto provenivano proprio da li'... Smettila di puntare il dito verso il sud, le compagnie assicurative non vanno difese. Vorrei vedere te. Io non mi compro una macchina o un veicolo proprio perche' non mi va di regalre piu' di 2000E l'anno di assicurazione solo perche' devo partire dall'ultima classe non avendo mai posseduto un veicolo...

Ngamer

ma tu lascia perdere quelli che gia li usano i mezzi il discorso è rivolto a quelli che non li prendono

LoseYourself

Onestamente stando in un paese in montagna mi danno più fastidio quei cavolo di ciclisti che mi ritrovo quasi fermi nelle curve o peggio ancora uno accanto all'altro a parlare come se niente fosse.

Vae Victis

Qualunque aggettivo tenti di mettermi va a tuo detrimento, perché sei sempre sette gradini sotto di me

csharpino

certo per non pagare 1 euro di biglietto paghi, benzina, usura della macchina, posteggio, accesso alle aree a traffico limitato ecc ecc senza considerare l'acquisto e il mantenimento... Non diciamo fesserie dai... Economicamente non c'è alcun vantaggio.
Diversa la questione della pigrizia ma nulla centra con il costo anzi chi usa mezzi propri spende di più proprio perchè pigro e per non volere le limitazioni e le attese legate ai mezzi pubblici.

LuiD

Ma quali danni. Al limite sequestrare le bici che girano di sera senza luci.

Ngamer

invece è qui che ti sbagli , le persone sono pigre gli scoccia anche pagare solo 1 euro di biglietto inoltre come ho detto non basta renderli gratuiti ma vanno anche potenziati e migliorati

Rick Deckard®

Ci sono più incidenti piccoli al sud... E gente che ci campa per intenderci

csharpino

Più utili a chi già li usa non certo a tutti.. Se uno oggi usa mezzi propri per muoversi non è certo perchè i mezzi pubblici costano troppo anzi è l'esatto opposto chi li usa lo fa proprio per risparmiare. Quindi l'incentivare l'utilizzo tramite la gratuità è una vaccata.

Keena

Che discorso del c.
Allora non nasce neanche con un cellulare in mano, libero di scrivere ca**ate al mondi come fai tu.

Claudio Antonetti

Che hanno rotto er ca.... lo hanno gia detto?

Ngamer

si altri piu utili a tutti

Ngamer

cmq tutta gente da mantenere quei 22k sappiamo tutti che sono voti comprati

Luca Lindholm

Occhio che NON si tratta di forestali veri, ma di semplici dipendenti della Regione.

Il Corpo Forestale dello Stato, un corpo civile di eccellenza fatto di appena 7.000 VERI forestali in tutta Italia, pronti ad intervenire, bravissimi e competenti… lo faceste fuori voi liberali-conservatori nel 2016 con la cara Madia… e la sua eliminazione ci è costata la tragedia di Rigopiano, con quasi 20 morti, a inizio 2017.

Luca Lindholm
per non parlare dello schifo di impatto estetico che avrebbe l'asfalto nei centri storici.

Ed eccolo là, il nichilista-tradizionalista…

ErmenegildoBranduardi

Alla fine della fiera, è meglio una bicicletta elettrica. Dovrebbero scendere i prezzi di quest'ultime, che sono più comode (stai seduto...) e sicure (il genere umano va in bici da 100 anni, ormai è un mezzo omologato se la sai guidare bene, ma il monopattino........).

Tempo fa, però, avevo visto la recensione di un monopattino molto più largo e con ruote più grandi, quello mi sembrava un po' più sicuro di sti trabiccoli larghi 10 cm, ma sicuramente non è così trasportabile e "leggero" come i classici.

ACTARUS

Dovrebbero bastonare i delinquenti e premiare i virtuosi

ACTARUS

Non si dice gay...Fedez non vuole...si dice LGBTUVZ

Martozzo

Mi affascina sempre il lamentismo by Naples [impersonificato da quel sant’uomo (mezzo uomo mezzo lumacone) di DeLaurentis], vivete sulle spalle del resto d’Italia e avete il coraggio di chiedere sempre di più. Io sono neoborbonico A MANETTA, spero di lasciarvi nel vostro mondo una volta per tutte

Gv83

e se continuassimo ad andare a piedi?

Riccardo sacchetti

Non hai torto.. io a Modena pago circa 400€ per l'auto con praticamente tutto. Tranne furto e incendio. Per il furgone, non ricordo la classe forse 11, pago circa 490 per la sola RC.

Squak9000

ma mi sembra regolare... se a Firenze fanno 100 incidenti al giorno e a Roma fanno 1000 incidenti al giorno, normale che costa di più a Roma.

Cioè... è una questione statistica.

O dovrebbero ripartire il tutto... ma non capirei perchè in una cittá più "diligente" debba pagare per una città gestita male.

Squak9000

ma sai cosa penso... che la bicicletta alla fine è un mezzo economico anche per i bambini.

Sicuramente tante limitazioni dovrebbero comunque imporle.

Squak9000

scandalo... oddio...
non li fanno a mano, servono dei macchinari che costano svariati milioni di euro.
inoltre qui al lavoratore devi dare: stipendio - contributi - assunzione - 13ª - ferie - malattia ecc... ecc...

poi normale il monopattino fatto 100% in Italia costa 1500€ invece di 500€.

Chi comprerebbe un monopattino da 1500 che poi probabilmente avrá la stessa qualità di uno da 500€?

ACTARUS

Specchio riflesso

sailand

Peccato che non ti riescono a identificare né tantomeno fermare

sopaug_

la sottile differenza è che l'uomo nasce pedone, non con due ruote sotto al c.

Ansem The Seeker Of Lossless

Non so le statistiche, ma io ringrazio mio cognato che ha guidato giù perchè io sinceramente ci avrei messo il triplo del tempo.

sailand

Facile a dirsi, quasi impossibile a farsi con la fame di parcheggi, specie nelle città più antiche come viabilità.

xpy

Le compagnie assicurative non è che sono amiche di baffetto, sono dei ladri, quello sicuro, ma quello che fanno è analizzare quanto è a rischio il singolo guidatore (numero di incidenti, entità degli incidenti, probabilità che l'altro guidatore non sia assicurato) e in base a quello stabiliscono i prezzi

xpy

Risposta veloce? Perché al nord ci sono quasi 3 volte gli abitanti che ci sono nel sud Italia, e non mi stupirebbe scoprire che tanti incidenti minori al sud non vengono neanche denunciati e quindi non entrano nelle statistiche
Le compagnie assicurative non è che sono amiche di baffetto, sono dei ladri, quello sicuro, ma quello che fanno è analizzare quanto è a rischio il singolo guidatore (numero di incidenti, entità degli incidenti, probabilità che l'altro guidatore non sia assicurato) e in base a quello stabiliscono i prezzi

Andreunto

La sfiga può capitare a chiunque....occhio

lucas

Intendi i gay o i pattinatori su ghiaccio?

lucas

Il vero scandalo è come non sia più conveniente costruire i telai in italia, sia i telai delle bici che dei monopattini. Sono ormai tutti fatti in Cina, e qui si pensa a far girare la gente a 20kmh col casco...

lucas

E magari credi di essere una persona rispettabile

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