08 Maggio 2020
Sono in arrivo nuovi incentivi per le bici e i monopattini elettrici. Sul Corriere della Sera, la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha anticipato alcuni dettagli della Fase 2 dell'Italia. Nel prossimo decreto saranno presenti alcune importanti novità di cui si parlava già da giorni. Dal prossimo 4 maggio, il Paese proverà a ripartire dopo un lunghissimo lockdown. Tuttavia, dovranno essere predisposte delle precise regole per riorganizzare la vita dei cittadini e delle attività produttive in modo da scongiurare la diffusione del virus.
Uno dei problemi da affrontare riguarda la mobilità. Con i mezzi di trasporto pubblici che non potranno più garantire la stessa capacità di prima per via delle regole di distanziamento sociale che si dovranno osservare, per evitare che le persone si buttino ad usare le auto di proprietà saturando le strade, i Comuni stanno pensando di favorire l'utilizzo di bici e dei mezzi per la micromobilità elettrica.
Si pensi, per esempio, al piano "Strade Aperte" di Milano che punta ad adattare 35 Km di strade della città per spingere sull'utilizzo delle 2 ruote. Da più parti, però, si chiedeva un intervento del Governo per l'erogazione di contributi per l'acquisto delle bici elettriche, mezzi perfetti per la Fase 2 ma certamente non economici. Incentivi che potrebbero effettivamente arrivare: la ministra non è scesa nel dettaglio ma ha sottolineato che saranno disponibili anche per i monopattini elettrici.
Certamente una buona notizia, sebbene si dovrà attendere il contenuto del decreto per capire esattamente quali saranno le effettive agevolazioni economiche che il Governo intende offrire. La ministra ha poi sottolineato che saranno apportate delle modifiche al Codice della Strada per poter consentire l’apertura di piste ciclabili in via transitoria anche solo con segnaletica orizzontale. Tradotto, i Comuni che volessero seguire l'esempio di Milano potranno farlo senza problemi.
Commenti
Cosa vieta all'industria italiana di fare prodotti analoghi o anche migliori? io per esempio sto cercando un monopattino ammortizzato (per le buche) ... a prezzo ragionevole; sono tutti prodotti in serie ... qui facevamo le moto piu' belle del mondo, che fine hanno fatto? in periodi di crisi e' piu' facile vendere una bicicletta elettrica italiana da 5.000 euro o dieci monopattini elettrici da 500?
Penso che l'industria italiana stia perdendo parecchie occasioni, a furia di delocalizzare non e' rimasto piu' know how ne capacita produttiva; al massimo ho visto rimarchiare un prodotto applicando margini anni 90 che finiscono solo per riempire i magazzini di invenduto.
l'altra era NILOX, ovviamente.. che sta facendo un buon lavoro ma ancora non si vedono bene i frutti...
si si, certo, ma è la stessa cosa paragonare Audi e Skoda: anche loro sono insieme, ma per una Fabia non pagheresti mai quanto per un A1... al netto dei gusti eh...
derivazione ninebot è ok, ma poi le linee produttive sono diverse ed infatti le saldature, ed altri componenti, sono più economici.
le regole valgono per tutte le città, le sperimentazioni erano per i monopattini in sharing all'epoca
Breve storia triste:
Ho preso un monopattino elettrico, il giorno dopo è iniziata la quarantena.
Le hanno incentivate, due anni fa per due anni... c'è stata la corsa a comprarle e nessuno le ha utilizzate, per questo non hanno incentivato più. C'era anche l'incentivo sull'utilizzo con gps, soldi per utilizzarle... e nessuno lo ha fatto.Se si esaurirà tra qualche mese sarà comunque qualche mese meglio gestito in questa situazione, se si esaurirà tra qualche mese sarà la popolazione a farla esaurire. Se dovessimo partire dalle radici dovremmo agire sull'essere umano direttamente.
E perché non incentivare le bici? Si usano comunque poco in Italia...i motivi sono molteplici, uno dei quali le infrastrutture, che dovrebbero essere adeguate all'utilizzo di mezzi per micromobilità. Il problema è più complesso e come sempre si parte dalle foglie e non dalle radici. Sarà un buon inizio? Credo che si esaurirà in qualche mese..
E quindi sono due problemi diversi da affrontare in maniera diversa con fondo dedicati diversi. Qui nessuno ha tolto fondo per l'extraurbano. Stanno utilizzando fondi già stanziati per la ecosostenibilita e affrontando questo, aiutando la situazione o cercando di farlo.
Aiuta la micromobilità, ma ripeto, è una piccola parte, non la maggioranza. Nelle grandi città ha senso per decongestionare il trasporto urbano. Quello extraurbano rimarrà sempre
Quindi stai parlando di te e del tuo caso, ma se guardi a milioni di persone in altri casi il guadagno è enorme. Purtroppo di soluzioni alla situazione ce ne sono tante che per molti non vanno bene e per altri si. Pensando un po' più in grande e non al proprio orticello (so che non è facile) so capiscono diverse cose. Parrucchieri e ristoranti non sono affatto contenti ora, ma altri lo sono di più. Se la gente che non fa 40 km smette di prendere i mezzi per usare altro, voi che ne fate 40 avrete più spazio. Nel frattempo chi gira in città o chi fa l'ultimo miglio (a quello serve il monopattino) , sarà agevolato e aiuterà la situazione. Si lascia la macchina a 5 km di distanza, si prende il monopattino dal portabagagli e sì va. Una delle soluzioni possibili. Posso capire che non sia eccezionale per tutti ma è una buona soluzione per parte... Che non è la minoranza.
Ma che vai dicendo.
I livelli sono rimasti alti si, ma sono comunque calati sensibilmente.
A Milano non c'è più quella patina grigia in aria.
Ma va, sarà il tipico pseudo imprenditore che guadagna 2 noccioline al mese e sta rosicando perché si aspettava il regalino dallo stato.
Guardi il caso particolare, chi è pigro per non inforcare la bici...il dato medio è diverso. Io ho abbandonato l'auto per usare il treno, ma mi faccio 40 km ad andare e 40 a tornare. Se micompro il monopattino, non posso farci 40 km in autostrada! Se riducono la capacità dei treni causa covid, il disagio è enorme, soprattutto per chi non ha i soldi per comprare un auto..
Perché no? Ci si va a lavorare, a fare la soesa, a scuola. Non tutti hanno bisogno di 5 posti e di parcheggiare sotto casa o lavoro o bar.
Ma il monopattino non sostituisce macchina e mezzo pubblico nella maggior parte dei casi
No uno con troppe macchine rispetto alle persone, uno dove si prende la macchina per fare due isolati, uno dove la viabilità non è gestita bene, uno dove i mezzi pubblici non sono funzionali.... E tanto altro...
Sono incentivi per il distanziamento sociale... Evitare di andare poi persone in macchina e di assembrare i mezzi pubblici... E inquinare di meno... Si usano o fondi per il progetto inquinamento... Che senso avrebbe farlo durante e dopo il covid no?........
Ma in un paese moderno in realtà dovrebbero adeguare sia trasporti che mobilità individuale... Come nei paesi del nord Europa. Uno non escluderebbe l'altro eh
Sinceramente io sistemerei il sistema di trasporto pubblico regionale..città di medie dimensioni come Brescia e Parma collegate dal singolo binario..sono miglioramenti alle infrastrutture che il cittadino medio magari non coglie...ma sono meglio del monopattino
Dipende dove vivi... Qui a Torino sono usabilissimi. In orari di punta dimezzi i tempi. Non hai problemi di parcheggio. Risparmi su benzina e manutenzione dell'auto. In bici (sì, anche quella elettrica) fai movimento fisico. Il monopattino puoi metterlo in macchina , parcheggiare fuori da Ztl o zona blu, e proseguire senza perdite di tempo. Comunque per rimanere sul tuo scetticismo, ad alcuni ha migliorato di un po' la vita compreso me. Ma capisco che per molti altri non possa essere utile se non per puro sfizio personale
Ok, allora le bici pieghevoli non si possono usare. Un monopattino elettrico in Italia dove si usa? La maggior parte delle strade e dei marciapiedi è così messa male che è meglio andare a piedi..
Sono scettico, cosa risolvono le bici e i monopattino elettrico alla maggior parte degli Italiani?
Una bici pieghevole (non elettrica come dici tu) decente costa molto di più. E arrivi sudato a lavoro.
Le uniche pieghevoli che possono competere in spazi sono le brompton che costano 900 euro il modello base. Le bici più economiche "quasi decenti" sono le BFold che anche piegate rimangono più grandi. In ogni caso se proprio mi dici che la BFold va già bene, anche non incentivata costa meno di un monopattino elettrico.
Una bici pieghevole te la porti in ufficio ugualmente..ma non è incentivata
Perché inutile? Magari per te
Quindi inutile
L'utilità sta nel poterselo portare senza lasciarlo in strada e rischiare di farselo fregare ...
Quale sarebbe l'utilità di un monopattino elettrico in una qualsiasi città Italiana? Per come sono organizzate le strade va.meglio una normalissima bici.
Servono forse a evitare un piccolo tratto di metropolitana o di bus?
Non ho idea di come stiano prendendo piede a Milano, ma fare da un capolinea della verde all'altro in monopattino mi pare una assurdità..
Fai poco lo sveglio boomer.
Ormai ti sono rimasti 2 shampi.
Ti ricordo. Che l'indebolimento del Trasporto pubblico aiutato anche da questi pseudo incentivi...
Avrà un Futuro Privato.... Le Aziende Indebolitr Verranno Svendite In Favore drlle multinazionali specializzate.
Ottima idea però va messa in pratica adesso, il prima possibile, perché le bici servono adesso. Aspettiamo con ansia novità per come muoversi.
Persona Saggia e Intelligente.
Seguili...
Godo per Tutto questo Progresso non vedevo l'ora Tutto slpannaggio dell'industria Cinese.
COMPLIMENTI GENI.
Compralo dove vuoi, con un 40-50% di sovrapprezzo lo prendi tranquillamente da amazon, ti ho indicato solo un genere. I pezzi si trovano ma non conterei sul fatto che te li mandano in garanzia.
Che sia un paese di vecchi il nostro è ovvio.
I giovani sono fuggiti tutti via.
cose di tecnologia su aliexpress assolutamente no, in casi di difetti o problemi sono cavoli, soprattutto a certe somme.
cercherò di stare molto attento, userò anche lo slime per renderlo più
resistente alle forature, speriao in bene... dovessi iniziare a forare
spesso vedrei di cambiarle con ruote tubless o piene, anche perchè non
saprei a chi andare per sostituire la camera d'aria...
Aridajeee non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Domanda: hai intenzione di fare richiesta per il finanziamento? Mi sembra proprio di no, perché stai brancolando nel buio...
Nel modulo per chiedere il finanziamento, al punto 15, c’è scritto e cito testualmente:
“Che nell’ultimo esercizio contabile, riferito all’anno.... , ha registrato ricavi (*) pari ad euro......come risultante da:
1) ultimi bilancio depositato
2) ultima dichiarazione fiscale presentata
Per dichiarazione fiscale si intende proprio la dichiarazione dei redditi.
Inoltre compilando la modulistica con i ricavi del 2018 e poi consegnandoli alla banca, difficilmente si ottiene il finanziamento, pertanto tutti consigliano di consegnare la dichiarazione dei redditi e poi chiedere il finanziamento.
L’autocettificazione ai sensi dell’art. 47 dpr 12 2000 è per chi ha iniziato attività nel 2019 o 2020 in alternativa può presentare “altra idonea documentazione”.
Chi ha aperto nel 2018 la prende in saccoccia, perché nel caso in cui avesse bisogno di un prestito nell’immediato, perché non solvente o a corto di liquidità, dovrebbe aspettare giugno (un altro mese) più i successivi tempi burocratici per farsi dare il dovuto.
Se andasse a chiedere il prestito ora, oltre ad aspettare i tempi burocratici e poi quelli bancari, gli verrebbe erogata una somma, diversa dal reale dovuto.
Ora ti saluto, perché è inutile parlare con te, sei talmente pieno di te che non vuoi sentire ragione.
È come continuare a versare the in una tazza già piena.
Quindi se ci sono code ai semafori si suppone che sia un paese pieno di ricchi e 50 enni.
Intanto "aperto a novembre 2018" è diverso da "avviato nel 2018", ci potrebbero ballare anche 11 mesi.
Dopodiché, il Decreto non parla di "dichiarazione dei redditi" ma di "dichiarazione fiscale" la quale potrebbe pure essere la dichiarazione IVA, da cui si può desumere il volume d'affari. Altrimenti, paradossalmente, potendo presentare anche un'autocertificazione sarebbe più avvantaggiato chi ha aperto due mesi dopo.
Te la dovrei far pagare io la parcella, altroché.
Passo e chiudo. Salùt.
invece di pensare a queste stronxxxx penso sia ora di sistemare le strade, la segnaletica ed i marciapiedi, altrimenti la gente con in monopattini (ma anche a piedi ed in bici) cade nelle voragini che ci sono e finiscono tutti in ospedale...
Fra poco servirà un fuoristrada per girare in città.. e questi pensano ai monopattini...
Capirai a Tel Aviv girano tutti così, i mezzi pubblici li prendono solo gli anziani e le auto sono appannaggio di ricchi e 50enni.
Io questo: se vado al lavoro monopattino elettrico, se non voglio prezzare perché fa stra caldo pullman, se non voglio pagare 1,30€ per fare tre chilometri (ovvero quasi sempre) vado a piedi.
Magari da running, per rimettersi un po' in moto :-D
Tra l'altro non ho nemmeno capito se nei piccoli paesi si possa girare o meno con il monopattino....o se ci sono ancora le città con sperimentazione.
Invogliando ad acquistare mezzi ad uso individuale si punta a fare a meno dei mezzi pubblici...meno bus che girano (e di conseguenza più risparmio), e magari ad avere meno contagi covid da gestire (e di conseguenza più risparmio su reparto sanitario)
L'm365 è di derivazione ninebot. Molti componenti sono marchiati Ninebot infatti.
Il problema peggiore, ma sempre risolvibile in poco tempo, sono le saldature delle lamelle sul pacco batteria. Lo sterzo lo risolvi con gommini da interporsi.
Il prestito che ti concedono è fino al 25% dei ricavi dell’ultimo esercizio contabile.
L’ultimo esercizio contabile che si può presentare è quello del 2019, con riferimento (guarda caso) all’anno 2018.
Vien da se che se io ho aperto a novembre 2018, i ricavi del 2018, presenti nell’esercizio contabile del 2019, saranno bassi e su questi avrò un prestito del piffero, perché il 25% sui ricavi di 2 mesi sono bassissimi e di conseguenza il prestito sarà basso.
Il prestito fino a 25 mila euro viene erogato, sulla base dell'ultimo bilancio o all'ultima dichiarazione, a TUTTE le PMI fino ad un massimo del 25% dei ricavi.
Invece: "per i soggetti beneficiari costituiti dopo il 1°
gennaio 2019, [basterà presentare, ndr] altra idonea documentazione, anche mediante autocertificazione ... e, comunque, non superiore a 25.000,00 euro."
In pratica la cifra massima è destinata, a prescindere dalla data di apertura dell'attività, a chi fattura 100 mila euro.
Ergo, NON è vero che "chi si è avviato nel 2018, lo prende in quel posto".
"Se magari qualcuno si degnasse di leggere il decreto prima di commentare, eviterebbe di fare la magra figura" [semi cit.]
Fonte:
Art. 13 del DECRETO-LEGGE 8 aprile 2020, n. 23
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/04/08/20G00043/s