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Monopattini elettrici, arriva la targa obbligatoria. Come si farà? Cosa sappiamo

Serve un decreto attuativo che dovrà spiegare tutto l'iter per ottenere questa sorta di contrassegno identificativo

Monopattini elettrici, arriva la targa obbligatoria. Come si farà? Cosa sappiamo
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 26 nov 2024

La targa per i monopattini elettrici, questa è una delle più importanti novità che ha introdotto la riforma del codice della strada relativa a questi mezzi per la micromobilità elettrica. Attorno a questa novità ci sono molti dubbi visto che ad oggi non è infatti ancora chiaro come ci si dovrà muovere per regolarizzare il proprio monopattino. Vediamo quindi di ricapitolare quello che si sa ad oggi e cosa dice la normativa approvata da poco in Senato

Intanto diciamo subito che non si tratterà di una targa in senso classico quanto piuttosto di una sorta di targhetta adesiva plastificata e non rimovibile che andrà applicata sul monopattino. Tra i produttori di questi veicoli c'è anche chi si è già mosso. Pensiamo a Nilox che ha in gamma un modello dotato di portatarga.

COSA DICE LA NORMATIVA

A fare chiarezza ma solo parzialmente, ci pensa la nuova disposizione presente all'interno del nuovo codice della strada. Possiamo infatti leggere:

I proprietari dei monopattini a propulsione prevalentemente elettrica hanno l’obbligo di chiedere il rilascio di apposito contrassegno identificativo adesivo, plastificato e non rimovibile, stampato dall’Istituto poligrafico e Zecca dello Stato secondo le modalità previste con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il Ministro dell’economia e delle finanze, che stabilisce altresì il prezzo di vendita dei contrassegni, da versare all’entrata del bilancio dello Stato per la successiva riassegnazione alla spesa, da destinare a compensazione del costo di produzione con una quota di maggiorazione da utilizzare esclusivamente per le attività previste dall’articolo 208, comma 2, del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.

I criteri e le modalità per la stampa e la vendita dei contrassegni nonché i criteri di formazione delle specifiche combinazioni alfanumeriche sono stabiliti dal Dipartimento competente del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il Ministero dell’interno, al fine di assicurare la tutela degli interessi dell’ordine pubblico. La specifica combinazione alfanumerica univoca da stampare sul supporto è generata dal Dipartimento competente del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti tramite un applicativo informatico dedicato. L’archivio nazionale dei veicoli, di cui all’articolo 225, comma 1, lettera b), del citato codice di cui al decreto legislativo n. 285 del 1992, tiene nota della combinazione alfanumerica rilasciata e dei dati anagrafici del proprietario del monopattino a questa associato. Salvo che il fatto costituisca reato, a chiunque abusivamente produce o distribuisce i contrassegni di cui al presente comma si applicano le sanzioni previste dall’articolo 101, commi 5 e 6, del citato codice di cui al decreto legislativo n. 285 del 1992. Il contrassegno deve essere esposto in modo visibile. Il proprietario ha l’obbligo di comunicare il cambiamento della residenza o della sede secondo le disposizioni dell’articolo 97, comma 3-bis, del citato codice di cui al decreto legislativo n. 285 del 1992, in quanto compatibili.

Dunque, come accennato all'inizio si parla di targa ma in realtà si tratterà di un contrassegno identificativo adesivo, plastificato e non rimovibile, stampato dall’Istituto poligrafico e Zecca dello Stato.

IN ATTESA DI UN DECRETO ATTUATIVO

A dirci però come dovrà effettiva essere fatto, come si potrà richiedere e soprattutto il prezzo ce lo dovrà dire il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti guidato da Matteo Salvini, sentito il Ministro dell’economia e delle finanze.

Serve dunque un decreto attuativo che dovrà spiegare come ci si dovrà muovere per richiedere la targa. In questo momento, dunque, non serve avere fretta perché ancora ci sono solamente le linee generali. Quello che oggi è chiaro e che servirà dotare il proprio monopattino di questo contrassegno identificativo. Per il resto, si attendono istruzioni dal Ministero.

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