Cambiano le regole per i monopattini, intervista con Voi Technology Italia
Cambiano le regole per i monopattini; il punto di vista di Voi Technology Italia.

Il Decreto Infrastrutture ha introdotto diverse novità per il Codice della strada, tra cui quelle che riguardano l'utilizzo dei monopattini elettrici. Da diverso tempo si parlava della possibilità che il Governo potesse intervenire per modificare le normative che regolamentavano l'uso di questi mezzi per la micromobilità elettrica. I monopattini elettrici hanno avuto una forte diffusione negli ultimi tempi ma la loro crescita è stata probabilmente un po' troppo disordinata.
Il mancato rispetto di alcune regole già esistenti e l'utilizzo troppo smaliziato da parte delle persone di questi mezzi, hanno portato a diversi problemi tra cui incidenti che hanno avuto anche esiti fatali. Proprio per questo, da più parti si era chiesto un intervento urgente da parte del Governo. Intervento che è arrivato all'Interno del Decreto Infrastrutture attraverso uno specifico emendamento.
Come abbiamo avuto modo di vedere, tra le novità abbiamo la riduzione della velocità massima da 25 a 20 km/h e l'obbligo di un giubbotto catarinfrangente mezz'ora dopo il tramonto o in condizioni di scarsa visibilità. Oltre a questo, dal primo luglio del 2022 i nuovi modelli dovranno essere dotati di indicatori di direzione e di freni su entrambe le ruote. Si tratta di dotazione tecniche che dovranno avere dal 2024 anche i monopattini già in circolazione.
L'obbligo di assicurazione è ancora in discussione ma non sono arrivati il casco obbligatorio per tutti e la targa. Queste nuove regole hanno fatto discutere. C'è chi le ha giudicate eque e c'è invece, chi le ha giudicate inutili. Ci sono pure altre persone che hanno affermato che i nuovi requisiti tecnici obbligheranno a mettere nuovamente mano al portafogli per adeguare il proprio mezzo o addirittura per arrivare a cambiarlo per non rischiare di girare con un modello fuorilegge.
C'è quindi un grande dibattito in corso tra gli utilizzatori. Per questo, abbiamo deciso di fare due chiacchiere con Magdalena Krenek, general manager di Voi Technology Italia, azienda svedese di micromobilità che offre servizi di sharing in partnership con le pubbliche amministrazioni locali, con cui avevamo avuto già modo di parlare tempo fa sempre sul tema delle regole dell'utilizzo dei monopattini.
SODDISFAZIONE PER LE NUOVE REGOLE
Abbiamo quindi chiesto a Magdalena Krenek cosa ne pensasse delle novità introdotte dal Decreto Infrastrutture attraverso l'emendamento. Se le nuove regole stanno andando nella direzione giusta o se sarebbe stato meglio focalizzare l'attenzione su altro.
Il general manager di Voi Technology Italia ha voluto sottolineare la sua soddisfazione per le nuove regole visto che sono state accolte tutte le proposte fatte dalla sua società assieme alle altre realtà del settore.
L’emendamento ha efficacemente accolto tutte le proposte che Voi Technology, insieme ad altri operatori, ha avanzato al Ministero dei Trasporti.
Soddisfazione anche perché i loro monopattini sono già "pronti" in quanto dotati di indicatori di direzione.
Siamo stati i primi ad introdurre le frecce direzionali sui nostri veicoli. Questo investimento è stato all’avanguardia nel fornire maggiore senso di sicurezza agli altri attori del traffico, che in questo modo possono conoscere le intenzioni di svolta dei conducenti di monopattini. Allo stesso modo, i conducenti di monopattini possono sentirsi più sicuri dei propri spostamenti. Oggi la normativa ci ha dato ragione: le frecce direzionali sui monopattini sono uno strumento essenziale e non una commodity.
Giudicata positiva anche la riduzione della velocità massima. All'interno del loro safety report avevano già evidenziato che il primo fattore di insicurezza per i conducenti di monopattini, così come il primo fattore che causa incidenti stradali, è la velocità.
Per questo, la nostra posizione, al fine di permettere alla micromobilità di sviluppare al massimo il suo potenziale, è sempre stata quella di ridurre la velocità massima dei veicoli sulle strade. Questo significa un massimo di 30 km/h per le automobili e le motociclette e 20 km/h, al posto di 25 km/h, come è stato fino a oggi in Italia, per i monopattini.
Proprio sul tema velocità, per garantire maggiore sicurezza a tutti coloro che si approcciano per la prima volta all'utilizzo dei monopattini, attraverso la loro app è possibile limitare ulteriormente la velocità massima a 15 km/h. I monopattini Voiager 4, lanciati ad inizio 2020, già possiedono doppi freni e doppie sospensioni, per garantire maggiore stabilità e sicurezza al conducente.
Parlando con Magdalena Krenek abbiamo anche domandato come valutasse l'obbligo di adeguamento dei monopattini già circolanti e se ci fosse il rischio che ne rimanessero in circolazione di "fuorilegge". Per il general manager di Voi Technology Italia bisogna fare una distinzione tra quelli ad uso privato e quelli dei servizi di sharing.
Banalmente, a partire dalle tempistiche indicate nel testo, le aziende di monopattini in sharing che non si saranno adeguate alle indicazioni non potranno più operare. Sono le regole del gioco: la competitività è un’ottima regola del mercato, perché permette di migliorarsi sempre, ma per farlo sono necessari investimenti. Solo le aziende più “sane” e con maggiore attenzione all'innovazione ed alla sicurezza sopravvivranno, con grande beneficio per gli utenti. Diverso il discorso per i monopattini privati. Anche questi non potranno più circolare e i proprietari dovranno attuare delle modifiche ai propri veicoli o cambiarli. Con che percentuale le persone non adegueranno i propri veicoli non è prevedibile ad oggi, ma certamente potrà succedere. Saranno le autorità competenti a decidere come procedere nel migliore dei modi in questi casi.
Infine, abbiamo domandato se le nuove regole che tanto stanno facendo discutere, soprattutto quelle relative alla necessità di dover adeguare il vecchio mezzo con relativa spesa economica, potranno portare alcune persone a smettere di usare i monopattini elettrici.
Anche qui, secondo Magdalena, bisogna distinguere tra mezzi privati da quelli offerti in sharing. Relativamente a quelli di proprietà, c'è tutto il tempo per adeguarsi. In ogni caso, è difficile prevedere come i proprietari accoglieranno le nuove norme.
Come per la precedente domanda, la risposta è differente a seconda che si tratti di servizi di micromobilità in sharing o di monopattini privati. Nel primo caso l’utente non dovrà cambiare mezzo e non dovrà spendere soldi per alcun aggiornamento, quindi non vediamo perché non dovrebbero più utilizzare il servizio: al contrario, avendo maggiori garanzie di sicurezza, speriamo possa succedere il contrario, dando alla micro mobilità in monopattino, maggiori chance per poter mettere in pratica il proprio potenziale. Per quanto riguarda i monopattini privati, il decreto fornisce tutto il tempo necessario per aggiornare i veicoli secondo le nuove normative: la proposta è che entrino in vigore nel corso del 2024. Nonostante ciò non possiamo prevedere come la nuova normativa sarà accolta dai proprietari di monopattini elettrici.