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Monopattini elettrici: primo incidente mortale in Italia | Le regole vanno seguite

In Italia c'è il primo morto su di un monopattino elettrico; si torna a discutere della sicurezza di questi mezzi e del mancato rispetto delle regole.

Monopattini elettrici: primo incidente mortale in Italia | Le regole vanno seguite
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 15 giu 2020

Andrea Cacciari è morto a seguito di un incidente in monopattino elettrico. Il 60enne è stato urtato da una Renault, cadendo a terra e sbattendo la testa. Per lui, purtroppo, c'è stato molto poco da fare ed è spirato in ospedale a seguito delle ferite riportate. L'incidente è avvenuto su una strada provinciale dove i monopattini elettrici, da regolamento, non potevano correre. Quanto accaduto ha scosso l'opinione pubblica e da più parti sono state chieste regole per questi mezzi. In realtà, le regole ci sono e pure molto chiare.

Quello che serve davvero è rispettarle. I monopattini elettrici, da quando sono stati equiparati per il Codice della Strada alle biciclette, sono diventati dei "veicoli" a tutti gli effetti e quindi è importante osservare scrupolosamente il regolamento esistente. La sensazione è che molte persone prendano ancora sotto gamba questi mezzi di trasporto come se fossero poco di più che giocattoli.

Il problema sul fronte della sicurezza c'è e l'allarme è stato lanciato da ASAPS, cioè dall'Associazione Sostenitori e Amici Polizia Stradale. Dall'inizio della Fase 2 dell'Italia, sono già stati registrati 14 incidenti, alcuni dei quali gravi. Giordano Biserni, Presidente ASAPS, sottolinea come le regole del Codice della Strada vadano sempre seguite e che servano messaggi chiari sia per chi guida i monopattini elettrici e sia per chi li incrocia sulle strade.

Lo avevamo detto che la situazione di coloro che utilizzano questo nuovo veicolo poteva aggravarsi con l'aumento del traffico, e ben 14 incidenti in poche settimane ne sono la dimostrazione più lampante. Il nostro Osservatorio appena nato, dimostra poi che alla guida ci sono utenti non solo giovanissimi ma anche di mezza età, che lo ritengono giustamente un mezzo utile per districarsi nel traffico, per il piacere di poter circolare anche nei centri storici ma anche per raggiungere i luoghi di lavoro dopo aver parcheggiato l'auto nei parcheggi scambiatori. Le regole del Codice della Strada vanno osservate sempre, a maggior ragione a bordo di un mezzo che presenta anche delle difficoltà per le dimensioni delle ruote e per le strade spesso già impraticabili per altri utenti a due ruote. Occorrono messaggi chiari per chi usa questo veicolo ma anche per chi lo incrocia sulle strade, perché il monopattinista è un altro utente debole, che – e lo dimostrano gli episodi di pirateria piuttosto che di mancate precedenze – va rispettato sulla carreggiata stradale.

Per l'associazione, inoltre, i sindaci dovrebbero impegnarsi a realizzare un piano di mobilità in modo da far coesistere i monopattini elettrici con pedoni, ciclisti e automobilisti all'interno delle città.

LE REGOLE


Con il Bonus Mobilità (Qui la guida) che incentiva anche l'acquisto di questi mezzi di trasporto, è giusto fare un veloce ripasso delle principali regole da seguire. I monopattini elettrici devono avere una potenza che non supera i 500 Watt. Non è possibile trasportare un passeggero o oggetti e possono circolare sulle strade urbane con limite di 50 km/h. Sulle strade extraurbane solo all'interno di piste ciclabili. Niente seggiolino, altrimenti diventano dei ciclomotori.

Questi mezzi non possono superare i 25 Km/h. Tale limite scende a 6 Km/h all'interno delle aree pedonali. I monopattini elettrici devono disporre di un campanello. Nelle ore serali è obbligatorio utilizzare le luci e il conducente deve dotarsi di un giubbotto ad alta visibilità. Le mani devono essere libere ed impugnare sempre il manubrio. I minorenni possono condurli a patto di indossare un casco.

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