Dynamic Speed Limit, l'intelligenza artificiale rivoluziona i viaggi in autostrada
Grazie al Dynamic Speed Limit sarà possibile modulare la velocità di transito con l’obiettivo di fluidificare il traffico in autostrada

Code in autostrada? In futuro questo problema potrebbe essere risolto grazie alla funzione Dynamic Speed Limit che Autostrade per l’Italia ha iniziato a sperimentare da alcuni giorni lungo la Tangenziale di Napoli. Di cosa stiamo parlando? Di un servizio che in condizioni di traffico aperto suggerisce agli automobilisti la velocità ottimale di percorrenza. Per questa sperimentazione sono state utilizzate alcune auto in servizio lungo la Tangenziale di Napoli e un’auto a guida autonoma, una Maserati GranCabrio Folgore, equipaggiata con il sistema di robo-driver sviluppato dal Politecnico di Milano. Tutte queste vetture sono state equipaggiate con un sistema che ha permesso loro di rimanere connesse alla rete per ricevere informazioni sulla velocità da tenere per evitare la propagazione di code.
COME FUNZIONA?
Il tutto è stato possibile grazie al sistema di ultima generazione sviluppato da Movyon che abilita l’interazione tra l’infrastruttura e veicoli connessi grazie ad antenne distribuite sulla tratta e a dispositivi a bordo veicolo. Questa sperimentazione è stata promossa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ambito dei progetti del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST) con l’obiettivo di migliorare l’esperienza di viaggio, nel segno di una mobilità sempre più efficiente e sicura. Come funziona esattamente il sistema Dynamic Speed Limit? Stando a quanto raccontato, il Centro di controllo del traffico di Tangenziale di Napoli riceve i dati relativi alla viabilità e agli eventi stradali grazie ai sensori del traffico, ai portali e alle telecamere smart, lungo l’infrastruttura e i veicoli connessi adeguano la propria velocità in funzione dell’indicazione ricevuta.
Le informazioni ricevute dai sensori vengono elaborate da uno speciale algoritmo realizzato dall’Università di Napoli Federico II che elabora e suggerisce la migliore velocità per fluidificare il traffico e ridurre le code. La dimostrazione si è svolta utilizzando sia un veicolo connesso a guida autonoma in grado di adeguare automaticamente la propria velocità in base alle indicazioni ricevute, sia alcuni veicoli della Tangenziale di Napoli, abilitati a ricevere la stessa informazione e a renderla disponibile al guidatore. Lo scopo, ovviamente, era quello di ridurre le attese nel traffico e aumentare la sicurezza in strada.
RIDURRE LE EMISSIONI E I TEMPI DI PERCORRENZA
Secondo alcune simulazioni condotte da Movyon, si stima che l’adozione di questo sistema consenta potenzialmente una riduzione delle emissioni e dei tempi di percorrenza in una forbice tra il 5% e il 15% e una diminuzione degli incidenti tra il 10% e il 30%. La prima fase della sperimentazione ha riguardato un tratto di 3 km da Vomero a Fuorigrotta. Tuttavia, entro la fine dell’anno si prevede di dotare con antenne e sensori tutta la percorrenza della Tangenziale di Napoli al fine di rendere l’intera infrastruttura di rete una Smart Road a tutti gli effetti.