Tavolo Automotive, il Ministro Urso: serve una politica industriale europea
All'incontro non sono stati convocati i sindacati

Ieri si è tenuto il Tavolo Automotive convocato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che nelle intenzioni dichiarate proprio dal Ministro dovrebbe tenersi ogni 3 mesi. Appuntamenti in cui si discuteranno tematiche molto importanti che riguardano il futuro dell'industria automotive in Italia.
In questo incontro hanno partecipato alcuni esponenti del Governo e i principali rappresentanti delle imprese del settore.
L’IMPORTANZA DELL’EUROPA
Incontro da cui è emersa la necessità di rispondere alle sfide che arrivano da Paesi come la Cina o anche dall'America che ha messo sul piatto ingenti finanziamenti e incentivi a favore dello sviluppo della loro industria automobilistica. Per questo, evidenzia il Ministro Urso, è necessaria una politica industriale europea. L'Italia dovrà dunque lavorare con Paesi come la Germania e la Francia all'interno della Commissione Europea per creare una politica che consenta alle aziende di poter investire all'interno del Paese.
È assolutamente necessario creare una politica industriale europea per rispondere sia alla sfida sistemica con i produttori dell’oriente come India e Cina, che a quella con gli Stati Uniti che hanno da poco messo in campo una massiccia politica di aiuti, attraverso incentivi e sussidi a sostegno del settore automobilistico americano. Per questo motivo l’Italia insieme ai grandi Paesi europei manifatturieri come Francia e Germania deve lavorare con la Commissione europea per una politica attiva e propositiva per consentire a chi vuole di investire nel nostro Paese.
Il Governo, dunque, ha iniziato a parlare delle azioni da compiere per supportare un settore, quello automotive, che nel suo complesso nel 2021 ha ottenuto un fatturato di 337 miliardi di euro, pari al 19% del PIL nazionale, con oltre 1.260.000 lavoratori coinvolti.
A #PalazzoPiacentini tavolo #automotive settore #imprese presieduto da ministro Urso con viceministro Valentini, sottosegretari Bergamotto e Bitonci, rappresentanti @MEF_GOV e @MiTE_IT, associazioni imprenditoriali e principali realtà del settore.#AICA #UNRAE pic.twitter.com/QIVskuIEGq
— MIMIT (@MISE_GOV) December 5, 2022
Dal ministero hanno fatto sapere che nei futuri incontri verrà dedicata attenzione anche alle parti sindacali. Già, i sindacati in questa prima convocazione del Tavolo Automotive non sono stati chiamati ad essere presenti. Una scelta che non è piaciuta per nulla a diverse sigle sindacali. Per esempio, il segretario generale della Fim Cisl Roberto Benaglia ha commentato:
Finalmente il nuovo Governo rimette in agenda la transizione in un settore determinante come quello dell'automotive, ma non comprendiamo le motivazioni per le quali abbia escluso dal tavolo le organizzazioni sindacali che, fin dalla sua costituzione, hanno partecipato in modo attivo e costruttivo.
Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil, si è detto preoccupato di questa scelta e ha dichiarato:
Siamo in un momento delicato dove occorre fare sistema per il rilancio del settore nel nostro Paese e per ottenere il sostegno da parte dell'Europa.
Non rimane che seguire i prossimi appuntamenti del Tavolo Automotive per capire come procederanno le discussioni, se saranno coinvolti pure i sindacati come promesso e soprattutto che decisioni il Governo deciderà di prendere per questo importante settore dell'industria italiana.