
27 Aprile 2021
I conducenti di Uber e Lyft non dovranno essere inquadrati come dipendenti. Gli elettori della California, infatti, hanno approvato la Proposition 22 cioè un referendum promosso contro la legge AB-5 che sostanzialmente imponeva alle società della "gig economy" di considerare i loro lavoratori come dei veri e propri dipendenti. Uber e Lyft sono riusciti a vincere così una lunga battaglia legale contro la California. A favore della Proposition 22 il 58% degli elettori.
Per capire l'importanza di questo voto basta evidenziare che le società (insieme a DoorDash, Instacart e Postmates) hanno speso oltre 200 milioni di dollari per sostenere la campagna. Meno di 19 milioni di dollari sono stati spesi, invece, da chi appoggiava il no al referendum. Una campagna dai costi elevatissimi che non ha precedenti nella storia della California. Gli interessi in gioco, però, erano molti. Per i sindacati che in tutto questo tempo si erano adoperati per far riconoscere agli autisti lo status di dipendenti si tratta di una grande sconfitta.
Uber e Lyft non dovranno quindi trattare i loro conducenti come dipendenti ma come dei lavoratori indipendenti. In ogni caso, le società dovranno riconoscere alcuni benefit come un salario minimo e un compenso in base alle ore di lavoro ma non tutti gli altri vantaggi tipici dei normali dipendenti.
Adesso, il risultato del voto potrebbe avvantaggiare Uber, Lyft e le altre società della "gig economy" anche al di fuori della California perchè la vittoria potrebbe essere portata come precedente negli altri Paesi dove si stanno discutendo problematiche simili.
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Commenti
uber non è una società di rider, è un servizio di trasporto, se ti ci metti devi usare la tua macchina, ti prendi dei costi non indiffereti, è un pochino più complicato che portare pizze in giro per il quartiere, non lo si può fare una sera ogni tanto come passatempo.
secondo me più di quello avrà fatto effetto la meschinità del cliente medio che avrà pensato "se questi li pagano decentemente, poi scaricano il costo su di me, quindi meglio che li trattino come schiavi piuttosto che pagare un dollaro in più a consegna"
per me è un lavoretto ad ore per chi vuole arrotondare un po' e niente di più, non è negli interessi di uber offrirti un lavoro a tempo indeterminato e fare il rider non dovrebbe essere considerato tale, al limite limite come "alternativa" per un mesetto nell'attesa di un lavoro """""""""vero""""""".
Il "bello" di queste app è che basta registrarsi e sei subito pronto a farti quei 20-30 euro in una serata in cui non hai niente da fare, se ci dovessero essere contratti di lavoro e tutta sta roba perderebbero completamente la loro caratteristica originale.
"uber ecc non è lavoro per ragazzetti ecc"
Come ho scritto sopra, secondo me è uno strumento per fare qualche soldo, ma niente dì più, se poi usi questo strumento per viverci, è ovvio che ti vai a scontrare con i "limiti" di queste piattaforme, ma proprio perché non sono pensate per offrire un lavoro a lungo termine a disoccupati che non sono in ricerca di un lavoro.
(Ovviamente come aveva anche scritto anche l'utente sopra ho detto tutto questo senza prendere in considerazione la legge)
Lo so che non regge
non l'ho mai usato, né da cliente, né da autista.
Leggendo qua e la avevo capito che è l'utente a decidere quando è disponibile ed il sistema reindirizza le richieste in modo automatico.
Se è come dici tu, allora è giusto che gli autisti siano considerati dipendenti a tutti gli effetti.
e' un discorso che non regge, ci sono persone in stato di necessita' che accettano qualsiasi lavoro, a qualsiasi condizione pur di campare, per questo esistono le leggi contro il capolarato e le tutele per i lavoratori.
quello di uber e della cosiddetta gig economy non e' lavoro per ragazzetti, e' sfruttamento dei lavoratori - niente assicurazione, niente garanzie di lavoro, niente trattamento pensionistico, controllano totalmente loro il flusso dei clienti.
in america se la cavano perche' fondamentalmente ha una legislazione da paese del terzo mondo.
Sempre dalla parte del popolo!
Quello che sto dicendo è che si può vedere anche dall altro lato della medaglia, cioè che il datore di lavoro guadagna quello che tu decidi di fargli guadagnare, se io ti offro un contratto che come lavoro principale è assolutamente svantaggioso e che ha senso solo se fatto come arrotondamento , il classico lavoretto da studente quando ha tempo giusto per fare un esempio, è davvero colpa mia se poi tu prendi e ti ci dedichi come se fosse un lavoro vero ? E se sai da subito che quello non è un contratto dignitoso per un vero e proprio dipendente e non è rivolto a quel pubblico, ha davvero senso poi pretendere che ti facciano un contratto da dipendente?
Naturalmente il mio è un discorso ipotetico e non tiene conto di leggi, ad esempio in Italia c'era stata la cassazione che si era espressa a favore dei rider in un processo e quindi in Italia se non sbaglio sono considerati lavoratori subordinati che è una via di mezzo tra lavoratori autonomi e dipendenti
prova a non dare la disponibilita' ad uber, poi vedi quanti clienti ti passano.
hanno loro il controllo totale del tuo lavoro, decidono loro se passarti o meno una chiamata, cosa fare delle mance, tutto quanto.
porebbe essere considerato lavoro occasionale se fossi tu a controllare effettivamente il flusso del lavoro, cosi' non e'.
pero' il padrone guadagna come da un dipendente.
Però alla fine non li obbliga nessuno a fare così tante ore, se prendi e tratti come un lavoro qualcosa che non lo è non puoi pretendere di essere trattato come dipendente, è un po' come lo studente va a dare ripetizioni, anche se ti appoggi ad un app per trovare a chi fare ripetizioni non puoi pretendere di essere considerato dipendente dell'app
A parte i soldi differenti investiti nella campagna, che ha sicuramente influenzato il voto verso il SI, ma considera che se fosse stato palesemente in contrasto con il pensiero Americano il NO avrebbe comunque vinto.
E in definitiva in un paese che non offre assitenza sanitaria gratuita, dove ognuno vale ciò che guadagna e a livello lavorativo ogni giorno devi guadagnarti la pagnotta, quindi un contratto vale ben poco se non rendi, c'era anche da aspettarselo.
perché in California e Oregon si può
Concordo...se uno lo fa come lavoro perché non ha altro allora ok.
Ma allo stesso tempo se diventi dipendente devi garantirmi la disponibilità di almeno tot ore a settimana e tot giorni all'anno, come appunto fanno i dipendenti....ed ore di lavoro non di ca$$eggio..
comunismo!
...o almeno in america la pensano cosi'.
>hanno speso oltre 200 milioni di dollari per sostenere la campagna. Meno di 19 milioni di dollari sono stati spesi, invece, da chi appoggiava il no al referendum.
"democrazia"
Ma scusate perchè ha deciso il popolo caprone? Vanno assimilati ai dipendenti, punto e basta.
Boh, a mio parere andrebbero considerati come dipendenti se raggiungono determinate condizioni.
Esempio: tot ore di lavoro settimanali e in generale una certa assiduità nel lavoro.
Poco che se lavoro oggi e per tutta la settimana no, poi la settimana dopo sempre, la settimana dopo ancora per nulla...
Allora non possono considerarmi dipendente. Al massimo un lavoratore part time