
07 Ottobre 2021
Il Salone di Ginevra non si terrà nemmeno nel 2021 dopo che l'appuntamento del 2020 era saltato a seguito dello scoppio della terribile emergenza sanitaria. La Fondazione che organizza l'evento ha comunicato di essere arrivata a questa conclusione dopo aver effettuato un sondaggio tra gli espositori. La maggior parte di loro, infatti, ha fatto sapere che probabilmente non avrebbe partecipato ad un eventuale appuntamento del 2021 e che preferirebbe che il Salone fosse rimandato al 2022.
Il settore dell'auto, del resto, è stato duramente colpito dallo scoppio della pericolosa pandemia e ci vorrà del tempo perché si possa riprendere. Inoltre, gli organizzatori sottolineano che non è certo che il prossimo marzo ci siano le condizioni sanitarie adeguate per consentire un evento che fa confluire più di 600.000 visitatori.
I motivi per l'annullamento sono, però, anche altri. La Fondazione che organizza il Salone ha ribadito che non accetterà il prestito offerto dal Cantone di Ginevra di 16,8 milioni di franchi svizzeri a copertura delle perdite subite in quanto tra i requisiti c'è la restituzione di un milione di franchi già a giugno 2021, prima della possibilità di poter generare introiti. Inoltre, tra i termini per avere accesso alla liquidità, quello di organizzare un evento nel 2021.
La Fondazione ha quindi deciso di vendere il GIMS a Palexpo SA. L'obiettivo è trovare una soluzione che garantisca l'organizzazione regolare del Salone a Ginevra.
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Commenti
Bene, meglio così. Prossimo step chiusura delle concessionarie.