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Auto usate, boom senza precedenti: prezzi in rialzo e mercato alle stelle

Prezzi record per le auto usate: +5% in Europa. In Italia l’usato supera il nuovo, ma le vetture sono sempre più vecchie e costose.

Auto usate, boom senza precedenti: prezzi in rialzo e mercato alle stelle
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Riccardo Mantica
Riccardo Mantica
Pubblicato il 6 mag 2025

Il mercato delle auto usate continua la sua corsa senza freni, lasciando dietro di sé quello del nuovo e registrando numeri record sia in termini di passaggi di proprietà che di prezzi. A certificare il fenomeno è l’AUTO1 Group Price Index, che nel primo trimestre del 2025 fotografa un’Europa in cui l’usato è più forte, e più caro che mai.

 

MERCATO AUTO USATE SUPERA IL NUOVO

Solo nel mese di marzo, in Italia, si sono registrati 286.812 passaggi di proprietà, a fronte di appena 172.223 prime immatricolazioni. Significa che per ogni 100 auto nuove ne sono state vendute quasi 170 usate. E nel complesso dei primi tre mesi dell’anno, il rapporto sale a 196 ogni 100. Un sorpasso netto, che evidenzia quanto gli automobilisti preferiscano oggi orientarsi verso un veicolo di seconda mano piuttosto che affrontare i costi, spesso proibitivi, del nuovo.

Il motivo? Un mix esplosivo: listini in aumento, disponibilità limitata di vetture nuove e una domanda di mobilità che non accenna a calare. Risultato: il prezzo medio delle auto usate è salito del 5% da inizio anno, toccando ad aprile 141,9 punti sull’indice AUTO1, il valore mensile più alto da giugno 2023. Rispetto allo stesso mese del 2019, prima della pandemia, l’incremento è del 20,8%.

USATO SI’, MA SEMPRE PIU’ VECCHIO

Ma a preoccupare è anche la qualità dell’usato che si sta vendendo. Secondo un’indagine di Carfax su 200.000 veicoli cercati online nel 2024, l’auto-tipo acquistata dagli italiani ha in media 9 anni di vita, oltre 105.000 km alle spalle e nel 50% dei casi monta ancora un motore diesel. "Stiamo andando verso l’effetto Cuba", avverte Massimo Artusi, presidente di Federauto, alludendo alla tendenza cubana di far circolare vetture d’epoca per necessità. 

Alla base c’è certamente un potere d’acquisto ridotto, ma anche una carenza strutturale di auto aziendali "fresche", che un tempo alimentavano il mercato dell’usato. Le aziende oggi cambiano meno spesso il parco mezzi, e il circolo virtuoso si è inceppato. A questo si aggiunge, secondo Artusi, una fiscalità italiana fortemente penalizzante rispetto ad altri Paesi UE. Morale della favola? Le auto usate costano sempre di più, ma sono sempre più vecchie. E per molti automobilisti italiani, oggi, rappresentano comunque l’unica strada percorribile. Anche se a caro prezzo.

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