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Milano, verso l'addio alla sosta libera gratuita. Sala vorrebbe più autovelox

Continuano a far discutere le novità di Milano in merito alla viabilità

Milano, verso l'addio alla sosta libera gratuita. Sala vorrebbe più autovelox
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 5 feb 2025

Il piano del Comune di Milano di rivedere la viabilità continua con non poche polemiche e anche gli ultimi annunci non mancheranno di far discutere. La prima novità riguarda il piano proposto da Arianna Censi, assessora milanese alla mobilità che prevede la progressivamente eliminazione del parcheggio gratuito presso gli stalli bianchi. Tra qualche anno al loro posto troveremo solamente stalli blu a pagamento e quelli gialli per i residenti.

Il processo sarà graduale ma a tendere si punta ad arrivare ad avere zero parcheggi liberi e gratuiti. Oggi, i posti liberi sono il 39% del totale, cioè oltre 100 mila. Il 37,2% dei posti auto è invece a pagamento, mentre il 18,2% è riservato ai residenti. A quanto pare, il Comune punta con questa iniziativa a voler "proteggere" i residenti dalla sosta selvaggia nelle zone più centrali della città.

La volgerei al positivo. Non è la cancellazione, ma l'istituzione di parcheggi blu fuori dai Bastioni proprio per proteggere la sosta dei residenti.

E INTANTO IL SINDACO SALA SULLE ZONE 30 KM/H…

Oltre alla progressivamente eliminazione dei posti auto gratuiti, il Sindaco Sala sta valutando la possibilità di installare Autovelox nelle strade a 30 km/h e in punti particolarmente delicati come davanti alle scuole. Insomma, il primo cittadino di Milano vorrebbe installare più autovelox sempre con l'obiettivo di tutelare i cittadini. Tuttavia, questo piano sbatte contro le nuove regole sui dispositivi di rilevamento della velocità volute dal ministro Salvini.

Ma se non si possono installare gli Autovelox, sottolinea Sala, ci si deve rifare al buon senso dei cittadini che a volte c'è e a volte non c'è. Per il sindaco, alcuni dispositivi in una serie di zone delicate andrebbero installati ma la procedura è molto complessa e deve passare da ministero. Servirebbe quindi un diretto interessamento di Salvini che vista la sua posizione in merito ben difficilmente accoglierà l'appello del sindaco per ottenere l'autorizzazione per l'installazione dei nuovi dispositivi.

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