RC Auto, arriva la portabilità dei dati della scatola nera
Con l'approvazione del ddl concorrenza, il Governo ha introdotto una misura che dovrebbe consentire una maggiore concorrenza del settore

Come sappiamo, il Governo sta lavorando ad una riforma del settore delle assicurazioni come risposta ai continui aumenti dei prezzi delle RC Auto. Ne abbiamo parlato diverse volte negli ultimi tempi e abbiamo visto come le associazioni avevano lanciato un allarme sui continui rincari delle assicurazioni auto che vanno a pesare sempre di più sulle tasche degli italiani.
Intanto, con l'approvazione del ddl concorrenza, il Governo ha introdotto una misura che dovrebbe consentire una maggiore concorrenza del settore e cioè la portabilità dei dati delle scatole nere ai fini assicurativi.
SCATOLA NERA ‘PORTABILE’
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy spiega che "con l'obiettivo di favorire la mobilità della domanda in ambito assicurativo e di ridurre il fenomeno della fidelizzazione forzata e, conseguentemente di aumentare la concorrenza e ridurre i costi, è fatto divieto alle imprese assicuratrici di prevedere clausole contrattuali che impediscano o limitino il diritto dell’assicurato di disinstallare, senza costi e alla scadenza annuale del contratto, i dispositivi elettronici per il monitoraggio dei dati dell’attività di circolazione dei veicoli a motore (la cosiddetta scatola nera) o penali in caso di restituzione dopo la scadenza".
Dunque, è stato stabilito un "meccanismo di portabilità dei dati registrati dalle scatole nere che il consumatore potrà richiedere, tramite la compagnia assicurativa, all’impresa che gestisce i dispositivi elettronici".
Parliamo, per esempio, di dati come la percorrenza complessiva, la percorrenza differenziata in funzione delle diverse tipologie di strade percorse, l’orario diurno o notturno di percorrenza negli ultimi 12 mesi. Aggiunge il Ministero:
I dati dovranno essere forniti con modalità di uso comune e leggibile da dispositivo automatico, per garantire così la continuità del servizio di trattamento dei dati alla nuova compagnia assicurativa che, per poterli usare, dovrà versare un compenso una tantum a favore dell’impresa che gestisce il dispositivo elettronico.
Ma non è finita qui perché il Ministero aggiunge che è stata "prevista l'istituzione di un sistema informativo, sottoposto alla vigilanza di IVASS, sui rapporti assicurativi non obbligatori al fine di rendere più efficace la prevenzione e il contrasto di comportamenti fraudolenti. I costi relativi alla realizzazione e alla gestione del sistema informativo antifrode sono completamente a carico delle imprese assicurative partecipanti".
ASSICURAZIONI SEMPRE PIÙ CARE: +8% IN 12 MESI
E parlando dei rincari, un nuovo rapporto dell’Osservatorio RC Auto Facile.it racconta che i premi medi per assicurare un’auto in Italia sono aumentati dell’8,1% su base annua arrivando a 602,37 euro, vale a dire circa 45 euro in più rispetto a giugno 2023.
Guardando i dati su base regionale, emerge che a giugno 2024 i premi sono sostanzialmente cresciuti in tutta Italia, seppur con importanti differenze tra una regione e l’altra.
L'Osservatorio specifica che l’aumento annuo più consistente è stato rilevato nel Lazio, dove il premio medio nei dodici mesi è salito del 12,6%. Al secondo posto si posiziona la Liguria, dove le quotazioni sono aumentate dell’11,9%, seguita dal Trentino-Alto Adige regione in cui è stato rilevato un incremento dell’11,2%. Ai piedi del podio si posizionano la Puglia, dove il rincaro è stato dell’10,6%, e, a pari merito, Lombardia e Toscana (+10%).
Sul fronte opposto, dopo la Basilicata, unica regione dove i premi sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto allo scorso anno (+0,2%), le aree in cui i valori sono cresciuti di meno sono state le Marche (+1,4%), la Calabria (+3,3%) e il Friuli-Venezia Giulia (+3,7%).
In termini assoluti, la Campania continua ad essere l’area in cui l’RC Auto costa di più; lo scorso mese occorrevano in media 1.055,80 euro, vale a dire il 75% in più rispetto al valore nazionale. Al secondo posto si trova la Puglia, dove il premio medio rilevato è stato pari a 683,31 euro; il Lazio conquista la terza posizione con un valore medio pari a 645,27 euro. Guardando invece alle aree del Paese dove costa meno assicurare l’auto, al primo posto c’è il Friuli-Venezia Giulia, con una media di 396,84 euro. Troviamo poi la Lombardia, con una media di 477,55 euro. Terzo posto per il Trentino-Alto Adige (478,43 euro).
Comunque, l'Osservatorio aggiunge che da qualche mese il trend di aumenti si è invertito e, se si guarda al semestre, i valori hanno iniziato a scendere con una riduzione che, a livello nazionale, è stata pari all’1,7%.