RC Auto, i forti rincari sul tavolo del ministero. Critiche le associazioni
Il Governo porterà avanti un piano di ridonino del comparto assicurativo. Molto critiche le associazioni

I prezzi delle RC Auto continuano a salire. Proprio questo, nella giornata di ieri si è riunita la Commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi che ha discusso proprio del tema dei rincari delle assicurazioni. L'incontro si è tenuto presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Presenti alla riunione, il ministro Adolfo Urso e il Garante per la sorveglianza dei prezzi Benedetto Mineo, oltre ai rappresentanti delle associazioni del comparto assicurativo.
L'obiettivo della riunione era quello di approfondire le recenti dinamiche dei costi dell'RC Auto, a fronte di un aumento del prezzo medio del 7,3% in termini reali tra dicembre 2023 e lo stesso periodo nel 2022, come registrato da IVASS. Durante la riunione sono stati condivisi dati e informazioni utili per valutare possibili soluzioni per contribuire al contenimento dei prezzi dell'RC Auto.
PROGRAMMA DI RIORDINO
Stando a quanto raccontato dal ministero, esiste un programma di riordino del comparto assicurativo italiano. Gli interventi che saranno decisi, andranno ad inserirsi in tale programma per il quale sono già state approvate una serie di misure come:
- Il recepimento della direttiva 2021/2118 del Parlamento Europeo e del Consiglio in materia di RC Auto che prevede alcune modifiche al Codice delle Assicurazioni Private e al Codice della Strada;
- La riforma della Tabella unica del valore del danno biologico delle macrolesioni (che si attendeva da 18 anni);
- L’obbligo per le imprese assicurative che hanno assicurato il rischio dei danni catastrofali, di corrispondere un anticipo del 30% del danno, così da consentire una rapida ripresa dell’attività produttiva e ottenere un risarcimento in un tempo congruo, così come previsto nel DDL protezione civile;
- L’obbligo, per coloro che hanno usato il sisma bonus, di assicurarsi.
La riunione di ieri è solo stato il primo di una serie di incontri su questo tema. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, promette che si terranno altre riunioni "finché non si procederà nel verso giusto, grazie anche al confronto con tutti gli attori coinvolti".
I COMMENTI
Sul tema del rincaro dei prezzi delle assicurazioni è intervenuta in maniera molto critica Assoutenti che chiede una radicale riforma del settore che permetta di avere maggiore trasparenza e più concorrenza.
Apprezzando l’intenzione del Ministro Urso di avviare un lavoro di riforma sul settore, Assoutenti ha presentato le sue idee. Secondo l'associazione è necessario, tra le altre cose, introdurre una polizza Rc Auto flat con franchigia, la "portabilità" delle polizze al pari di quanto già avviene nel settore delle telefonia, superare l'indennizzo diretto e potenziare il ruolo dei periti in modo che la stima dei danni sia corretta e basata su elementi oggettivi.
Assoutenti chiede anche di fissare un tetto del 2% ai profitti delle imprese assicuratrici nel comparto RC Auto, dove la polizza è obbligatoria per gli utenti a fronte della totale libertà tariffaria lasciata alle compagnie di assicurazioni.
Molto critico anche Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, che parla di una prima riunione deludente.
Partorito il solito topolino. Rafforzare i poteri di monitoraggio serve molto a poco se poi non seguono mai azioni concrete. Se risultano rincari anomali in alcune città, stando agli stessi dati emersi durante la riunione di oggi, l'rc auto sale del 10,9% a Caltanissetta, del 10,4% a Roma e del 10,2% a Vercelli, allora bisogna che la Commissione, con il supporto dell'Ivass e dell'Istat, analizzi i prezzi praticati in queste città da ogni singola compagnia e i motivi addotti per questi balzi stratosferici, così da poter segnalare all'Antitrust tutte le anomalie, chiedendo all'Authority di verificare e accertare se in queste province vi sono accordi collusivi, intese restrittive della concorrenza o abusi di posizione dominante.
Presente all'incontro anche Federcarrozzieri che parla di una totale assenza di una visione di insieme sul settore delle auto e sui profondi cambiamenti che stanno interessando il comparto. Il presidente Davide Galli sottolinea che le auto sono sempre più sofisticate e tecnologiche. Questo richiede pezzi di ricambio sempre più all’avanguardia e costosi, con un impatto non indifferente sui costi delle riparazioni e sulle spese sostenute dalle imprese assicuratrici.
Per questo abbiamo chiesto oggi al Ministro Urso di istituire una sorta di “cartella clinica” delle automobili, che registri tutti gli interventi eseguiti sulle vetture nell’arco della loro vita, anche per evitare distorsioni del mercato e risarcimenti multipli dei danni, nel caso in cui un assicurato decida di incassare l’indennizzo a seguito di un sinistro senza però riparare la propria automobile.
Critiche arrivano anche da Codacons che parla di stangata per i consumatori e da Aiped, Associazione Italiana Periti Estimatori Danni che sottolinea il ruolo fondamentale dei periti ed evidenzia le criticità sui metodi non consoni in ambito assicurativo circa l'accertamento dei danni alle autovetture a partire dal fenomeno sempre più diffuso delle videoperizie, o perizie realizzate attraverso foto.