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Il ministro Salvini: "puntare solo sull'elettrico ci consegna alla Cina"

Per il ministro serve meno ideologia e più pragmatismo nella transizione energetica

Il ministro Salvini: "puntare solo sull'elettrico ci consegna alla Cina"
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 8 mag 2023

Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini torna a parlare dello stop alla vendita delle auto benzina e diesel nel 2035 in occasione del convegno "Mobilità 2035 tra ideologia e realtà" organizzato da Federmotorizzazione che si è svolto questa mattina a Palazzo Lombardia.

Salvini ha colto questo appuntamento per ribadire alcuni concetti che aveva già espresso in passato sul processo di elettrificazione del settore automotive. Per il ministro, infatti, puntare solamente sull'elettrico significa "consegnarsi alla Cina". Proprio per questo, è fondamentale valutare altre soluzioni.

Puntare solo sull'elettrico significa consegnarsi mani e piedi alla Cina. Invece, è fondamentale valutare anche altre soluzioni, lasciando libertà di scelta. Anche l'Euro 7 non ha senso perché sarà subito superata. Ci sarà una grande opportunità nel 2025/26 per fare il tagliando alla transizione. Anche le elezioni Ue del prossimo anno saranno dirimenti.

Per il ministro serve meno ideologia e più pragmatismo in questa fase di transizione energetica, senza che l'Unione Europea imponga le soluzioni.

Meno ideologia e più pragmatismo nella transizione energetica. La transizione va accompagnata, l'UE ci deve dire come ridurre le emissioni senza imporre soluzioni. Noi combattiamo per la neutralità tecnologica e i biocarburanti.

Salvini poi punta il dito sul vicepresidente UE, Franz Timmermans, di cui ha criticato l'operato.

I lavoratori e gli imprenditori del settore automotive non possono essere in mano ad un commissario come Timmermans, che è guidato unicamente da ragionamenti ideologici che poco hanno a che fare con lo sviluppo economico e con la sostenibilità ambientale.


Sulla stessa linea di pensiero del ministro Salvini pure il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana che, sempre durante il convegno, ha commentato:

Non è accettabile la distruzione del comparto dell'automotive per seguire ideologie figlie di un integralismo. Regione Lombardia crede nella sostenibilità: da quest'anno il piano di sviluppo si chiama PRSS (Piano regionale di sviluppo sostenibile) e recentemente abbiamo rinnovato gli incentivi per la sostituzione delle auto inquinanti, ma non possiamo permetterci la follia di abbondonare i motori endotermici nel 2035. Occorre gradualità nella transizione ecologica: l'elettrico è una delle alternative, ma ad oggi non può fornire risposte a tutto campo alle necessità di mobilità. Dobbiamo insistere affinchè tutte le possibilità vengano considerate e sviluppate, per esempio c'è il tema dei biocarburanti. Dobbiamo trovare la strada più corretta per raggiungere gli obiettivi ambientali e nel contempo difendere i nostri posti di lavoro e le nostre imprese. Credo che da questo punto di vista riusciremo a far ragionare l'Europa.

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