Uber e Lyft vincono: gli autisti non dovranno essere considerati dipendenti
Uber e Lyft non dovranno riconoscere gli autisti come veri dipendenti; in California passa la Proposition 22.

I conducenti di Uber e Lyft non dovranno essere inquadrati come dipendenti. Gli elettori della California, infatti, hanno approvato la Proposition 22 cioè un referendum promosso contro la legge AB-5 che sostanzialmente imponeva alle società della "gig economy" di considerare i loro lavoratori come dei veri e propri dipendenti. Uber e Lyft sono riusciti a vincere così una lunga battaglia legale contro la California. A favore della Proposition 22 il 58% degli elettori.
Per capire l'importanza di questo voto basta evidenziare che le società (insieme a DoorDash, Instacart e Postmates) hanno speso oltre 200 milioni di dollari per sostenere la campagna. Meno di 19 milioni di dollari sono stati spesi, invece, da chi appoggiava il no al referendum. Una campagna dai costi elevatissimi che non ha precedenti nella storia della California. Gli interessi in gioco, però, erano molti. Per i sindacati che in tutto questo tempo si erano adoperati per far riconoscere agli autisti lo status di dipendenti si tratta di una grande sconfitta.
Uber e Lyft non dovranno quindi trattare i loro conducenti come dipendenti ma come dei lavoratori indipendenti. In ogni caso, le società dovranno riconoscere alcuni benefit come un salario minimo e un compenso in base alle ore di lavoro ma non tutti gli altri vantaggi tipici dei normali dipendenti.
Adesso, il risultato del voto potrebbe avvantaggiare Uber, Lyft e le altre società della "gig economy" anche al di fuori della California perchè la vittoria potrebbe essere portata come precedente negli altri Paesi dove si stanno discutendo problematiche simili.