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Audi studia il rilevamento dei ciclisti tramite tecnologia C-V2X

La comunicazione C-V2X è sempre più in voga. Audi si concentra sullo sviluppo di una piattaforma dedicata.

Audi studia il rilevamento dei ciclisti tramite tecnologia C-V2X
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Simone Dellisanti
Simone Dellisanti
Pubblicato il 16 mar 2022

Audi America ha annunciato che sta lavorando con Spoke (la piattaforma di mobilità incentrata sulla sicurezza), Qualcomm Technologies, Inc. e Commsignia per portare la tecnologia C-V2X nei propri veicoli. La C-V2X è una tecnologia che offre ai veicoli la possibilità di comunicare a bassa latenza per V2I, Vehicle-to-Vehicle (V2V) e Vehicle-to-Pedestrian (V2P) senza l'utilizzo di una rete cellulare, ma operando a in uno spettro dedicato a 5,9 GHz.

Le aziende stanno lavorando insieme conducendo dimostrazioni C-V2X per convalidare la prima suite hardware e software di Spoke, progettata per essere l'inedito sistema connesso in grado di offrire una comunicazione diretta e sicura tra i conducenti e gli altri protagonisti della strada, come passanti e ciclisti, ma anche con le infrastrutture di una smart city.

Audi sta sviluppando la piattaforma di comunicazione tramite un veicolo di prova, un'Audi e-tron Sportback, capace di identificare le biciclette sulla strada e comunicare la loro presenza non solo al conducente ma anche agli altri veicoli.

Grazie ai sensori e alla comunicazione a bassa latenza, le auto saranno in grado di leggere l'ambiente circostante per identificare i rider nelle vicinanze, interfacciarsi con la suite connessa di Spoke Safety e persino identificare le biciclette che potrebbero essere ostruite dalla vista del conducente.

Attraverso ricerche interne, Audi stima che entro il 2023 ci saranno 5,3 milioni di veicoli, ciclomotori e altri utenti della strada che saranno in grado di connettersi utilizzando la tecnologia C-V2X, cosi da permettere una comunicazione tra "gli oggetti e le vetture", tra e persone e le auto e tra le vetture stesse.

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