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Aston Martin: in arrivo 10 novità nei prossimi 2 anni

Il piano di rilancio di Aston Martin prevede anche il debutto di 10 nuove autovetture nei prossimi 2 anni; la collaborazione con Mercedes sarà sempre più stretta.

Aston Martin: in arrivo 10 novità nei prossimi 2 anni
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 22 dic 2020

Il nuovo CEO di Aston Martin Tobias Moers sta lavorando per riportare il costruttore inglese alla redditività dopo un periodo di difficoltà. Un impegno non facile visto che c'è la necessità anche di prepararsi alla rivoluzione che porterà l'avvento della mobilità elettrica. Come ha raccontato il nuovo CEO all'interno di un'intervista con il Financial Times, il nuovo piano prevede innanzitutto il lancio di ben 10 nuove autovetture nei prossimi anni. Non si tratterà di veicoli nuovi ma di modelli derivati da autovetture già in commercio.

La priorità sarà data tutta alla nuova DBX su cui Aston Martin punta molto. Di questa autovettura ci sarà sicuramente almeno una nuova versione. Non ci sono dettagli ma in passato si era speculato di varianti a 7 posti e Coupé in arrivo già nel 2021. Il piano di rilancio del marchio inglese poggerà molto sulla collaborazione con Mercedes che è uno dei principali azionisti. Il costruttore tedesco fornirà motori e tecnologia.

Nell'intervista, Moers ha aggiunto un dettaglio importante che riguarda il futuro del motore V12. Il CEO ha fatto sapere di non poter dire nulla sulle voci che davano il costruttore deciso a "pensionare" questa unità entro il 2025. Il problema riguarda, ovviamente, le sempre più stringenti normative in materia di emissioni che complicano enormemente la sopravvivenza di questi propulsori. Il futuro per questa motorizzazione, ad oggi, è molto incerto.

E sul fronte dell'elettrico non si può non ricordare che il primo modello Aston Martin arriverà entro il 2026. Anche in questo caso sarà Mercedes a fornire la tecnologia per realizzarlo. Parallelamente, il presidente Lawrence Stroll ha fatto sapere che la società dovrebbe ottimizzare i processi produttivi dei suoi stabilimenti per migliorare efficienza e costi. Al momento, fortunatamente, non ci sono piani  di chiusura per le fabbriche.

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