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Seat Minimó: elettrica da città con batterie intercambiabili |VIDEO

Un quadriciclo elettrico a due posti per la mobilità urbana, swap batterie e infotainment con Android Auto Wireless

Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 25 feb 2019

Seat Minimó è la novità degli spagnoli che giocano in casa al Mobile World Congress 2019 ben interpretando il presente e futuro della mobilità urbana. Lo ammetto, con il titolo mi sono lanciato in un "mild clickbait" per restare nei termini dell'elettrificazione, dato che Minimó non è un'auto elettrica tradizionale, ma è anche vero che il concetto di tradizionale ormai non esiste. 

VIA LE MANI DALLA MIA AUTO!

Nel boom delle auto degli anni cinquanta nessuno si sarebbe sognato di condividere l'auto che nel tempo diventava sempre più personale. La tendenza cresceva nel corso dei decenni, fino agli estremi in cui sono nate due vie: il mondo underground ispirato dal cinema e dai videogiochi dove il tuning diventava una chiave per rendere l'auto ancora più unica (e personale), e il mondo della personalizzazione a tutti i costi ma accessibile a tutti.

Al bando attrezzi e mani sporche di grasso: l'auto usciva dalla fabbrica con le caratteristiche uniche (e personali) che il cliente sceglieva in fase d'acquisto: la negazione totale della filosofia di Model T.

PER LA MOBILITÀ URBANA

Riprendendo le fila del discorso, è proprio la condivisione che ha permesso a Seat di pensare ad un sistema di cambio delle batterie. Seat Minimó è un quadriciclo elettrico progettato intorno alle esigenze del millenial tipo, quello che vive nella grande città e non ha la minima esigenza di acquistare un'auto, vuole un servizio che eviti anche di pensare a tutte quelle noie come le scadenze dei pagamenti di bollo e assicurazione, le revisioni o il banale cambio di pneumatici.

Considerando che in città raramente si vede un'auto con più di due persone a bordo, Seat ha cavalcato l'onda creando un mezzo a due posti con dimensioni più compatte di un'auto, facile da guidare ma anche divertente (questa la promessa), con l'abitacolo chiuso e con ingombri di 2,5 per 1,24 metri, meno della metà dell'area occupata da una city car.

La quadratura del cerchio? La scelta di metterci ruote da 17" e posizione di guida rialzata che richiamasse il mondo SUV a cui ormai sempre più persone guardano e sono abituate, banalmente per il semplice motivo che l'altezza della linea di vista nel traffico si è rialzata, e stare in basso inizia a diventare fonte di preoccupazione.

100 KM DI AUTONOMIA E BATTERIE INTERCAMBIABILI

Ci sono poi altre soluzioni furbe per la città: la porta lato conducente privilegia la visibilità e quella del passeggero facilita l'accesso, entrambe incernierate per entrare ed uscire anche negli spazi più stretti.

Gli ultimi progressi nelle celle hanno permesso di stipare in dimensioni compatte un pacco batterie ad alta densità energetica che promette più di 100 chilometri con una carica e il pianale è progettato per lasciare la batteria usata e recuperarne al volo una nuova

Resta il dubbio se questa tecnologia sarà accessibile anche ai privati, in ottica di business, però, è chiaro che diventa un vantaggio perché si unifica la gestione, la si mantiene in un'area limitata e quindi affrontabile anche nei costi e si riduce il tempo di fermo della vettura: l'auto in ricarica non fattura!

AUTONOMA E CON ANDROID AUTO WIRELESS

Seat Minimó non solo offre ai passeggeri più spazio dal sedile alla porta rispetto ad una Ibiza, ma ha anche previsto la possibilità di trasformarsi in cargo per le consegne, è predisposta per la guida autonoma di Livello 4 in ottica di robotaxi e ha Android Auto Wireless.

La chiave è lo smartphone o l'app e il display della strumentazione può replicare quello del cellulare e aggiungere la comodità dei comandi al volante o dell'assistente vocale di Google.

 

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