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I droni di Google per le consegne a domicilio disturbano vicini e animali

Primi problemi per i droni utilizzati per le consegne a domicilio

I droni di Google per le consegne a domicilio disturbano vicini e animali
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 28 dic 2018

Droni per le consegne a domicilio? Nessuno mette in dubbio la loro efficacia per le aziende che ci stanno investendo (Alphabet e Amazon in particolare) e la comodità per i clienti a cui viene recapitato il proprio pacco direttamente sul pianerottolo di casa. Ci sono, però, degli aspetti che forse in pochi avevano tenuto in considerazione prima che partissero le sperimentazioni nella vita reale. Tra questi, il rumore dei rotori dei droni stessi.

Secondo quanto emerge da un report pubblicato sul Wall Street Journal, infatti, la presenza dei droni ha causato non pochi problemi nei quartieri australiani in cui Wing (società di Alphabet) sta testando il proprio servizio di consegna a domicilio "volante". Primo tra tutti il fastidio non trascurabile arrecato ai vicini di casa dei clienti a cui vengono recapitati i pacchi, ma anche alle persone che abitano lungo la traiettoria percorsa per diverse ore al giorno dai droni: il report parla di una frequenza di 10 voli ogni due ore e mezza, con un rumore paragonabile a quello di una motosega. E poi ci sono problemi legati al comportamento degli animali: dai cani agitati e spaventati che si rifiutano di andare al parco alle gazze disorientate che si schiantano contro i droni stessi. 

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La risposta di Wing non si è fatta attendere: l'azienda ha annunciato di essere già al lavoro su un'evoluzione dei droni che possa ridurre in modo significativo il rumore causato dai loro 12 rotori. Nel frattempo, Wing ha cercato di arginare i danni riducendo la velocità dei dronimodificando il loro percorso, in modo tale che questi ultimi non sorvolino sempre le stesse zone per tutto l'arco della giornata. 

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