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Anche grazie al car sharing l'elettrico prenderà piede in Europa

La diffusione dell'auto elettrica potrebbe avere nel car sharing il suo più grande alleato: ecco perché

Anche grazie al car sharing l'elettrico prenderà piede in Europa
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 23 apr 2018

L'elettrico rappresenta, volenti o nolenti, l'inevitabile destino della mobilità nei prossimi decenni. Tutti i costruttori – con poche eccezioni – stanno dirigendo gran parte dei propri sforzi verso lo sviluppo di powertrain, piattaforme, batterie e infrastrutture per garantire ai clienti non solo una gamma di veicoli elettrici per ogni esigenza ma anche, e soprattutto, una scelta conveniente dal punto di vista economico e logistico.

Secondo car2go, il leader mondiale nel settore del carsharing di tipo "free floating" (ossia a flusso libero), il car sharing elettrico può dare una nuova spinta a favore della diffusione dei veicoli a zero emissioni nel nostro continente. Lo dice l'ultimo "Libro Bianco", pubblicato dal colosso dei Daimler Mobility Services, che illustra i cinque principali motivi per cui il carsharing elettrico riveste un ruolo centrale nello sviluppo della mobilità elettrica. Vediamoli nel dettaglio:

1. Il carsharing risolve l'annosa questione inerente lo sviluppo di un'infrastruttura di ricarica.

Se da un lato, i fornitori di carsharing come car2go possono offrire informazioni importanti alle città in merito al flusso del traffico cittadino, al comportamento di ricarica dei clienti e, di conseguenza, al posizionamento ottimale delle stazioni di ricarica, dall'altro servizi come, per esempio, car2go e DriveNow, permettono lo sviluppo di un'infrastruttura di ricarica e di flotte di carsharing elettriche che utilizzano in modo ottimizzato tale rete.

2. Il carsharing abbassa le riserve dell’utente finale nei confronti della fruizione della mobilità elettrica

Pagando pochi centesimi per ogni minuto di utilizzo è possibile provare in prima persona i vantaggi dell'utilizzo di un veicolo elettrico. Ogni giorno vengono effettuati più di 10.000 viaggi solo con i veicoli elettrici car2go, che rispetto ai veicoli equivalenti a benzina sono più silenziosi, piacevoli da guidare, non inquinano a livello locale e beneficiano di alcune agevolazioni come l'ingresso nelle ZTL.

3. Grazie alla gestione quotidiana di flotte elettriche di carsharing, car2go dimostra che la emobility si presta ad un uso intenso

Il carsharing è l’ambiente di prova più completo per valutare le prestazioni della mobilità elettrica. In nessun altro ambito batterie, tecnologia del motore e veicoli sono sottoposti ad un uso così intenso come nella gestione quotidiana di una società di carsharing. Un veicolo elettrico car2go può, infatti, essere noleggiato fino a quindici volte al giorno: questa condizione è perfetta per mostrare gli effetti di un uso così intensivo delle batterie. 

4. Il carsharing totalmente elettrico migliora, fin da subito, la qualità dell'aria delle città

Zero emissioni allo scarico e aria nelle città più pulita, come abbiamo già detto: secondo car2go, i clienti hanno già percorso con veicoli totalmente elettrici oltre 63 milioni di chilometri, che equivalgono a 1.600 volte il giro del mondo e un risparmio di migliaia di tonnellate di anidride carbonica. A questo si aggiunge l'assenza di limitazioni al traffico, più spazio per parcheggiare e meno stress per chi ci vive ogni giorno.

5. Il carsharing è il banco di prova perfetto e il terreno di sperimentazione ideale per la mobilità elettrica del futuro

Attraverso il proprio servizio di carsharing elettrico presente a Stoccarda, Amsterdam e Madrid, car2go offre un solido punto di partenza per lo sviluppo e l'evoluzione di simili progetti elettrici, con l'azienda che è fortemente impegnata con diversi “think tank”, per la realizzazione di nuove iniziative, tra cui per esempio quelle che riguardano la comunicazione intelligente tra veicoli e infrastrutture di ricarica. 

Il tutto per perseguire un unico obiettivo: lo sviluppo di un "sistema globale di mobilità elettrica", dove diverse componenti – dalla batteria all'app, dalla colonnina al veicolo – possano interagire tra loro nel modo più intelligente e conveniente possibile. 

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