Sony vuole creare un servizio taxi gestito da AI in Giappone
Sony Corporation ha annunciato di aver intenzione di creare un nuovo servizio di ride-sharing in Giappone, totalmente gestito da una AI
Sony Corporation ha annunciato di aver intenzione di creare un nuovo servizio di ride-hailing in Giappone, totalmente gestito da una AI. A differenza di quanto offerto da compagnie come Uber, il servizio Sony verrà realizzato in collaborazione con cinque compagnie di taxi, in modo da servire le aree metropolitane più grandi, come ad esempio quella di Tokyo.
La legislazione giapponese, infatti, prevede una licenza speciale per poter operare nelle grandi città, motivo per cui la presenza di Uber in Giappone è confinata alle aree rurali. L'idea di Sony è quella di affidare l'intera gestione delle chiamate e l'assegnazione delle corse all'AI, la quale valuterà fattori come il traffico, condizioni meteo e eventuali eventi locali, al fine di abbinare ogni passeggero con il tassista migliore per la sua situazione.
La proposta di Sony comincerà a concretizzarsi già nel corso di questa primavera e ha lo scopo di contrastare un'altra soluzione locale simile, nata dalla collaborazione tra Toyota e l'app JapanTaxi, la quale può vantare ben 60.000 taxi registrati al suo servizio, ovvero un quarto di tutti quelli presenti in Giappone.
In tutto ciò, Uber continua a guardare con interesse al mercato giapponese, tuttavia riconosce – attraverso le parole del suo CEO Dara Khosrowshahi – che il suo precedente approccio non ha dato i suoi frutti, ma nel corso del 2018 si concentrerà sull'espandere la propria presenza nel paese del Sol Levante.