
07 Maggio 2018
Una delle tante sfide che i costruttori di auto elettriche dovranno affrontare nei prossimi anni è quella di convincere i potenziali consumatori che una vettura elettrica, seppur alimentata da energia proveniente da combustibili fossili, inquina di meno rispetto ad un'equivalente vettura a benzina o diesel.
I numeri parlano chiaro, nonostante i detrattori e cosiddetti "commentatori da bar" sostengano che l'inquinamento prodotto da una centrale a carbone sia equiparabile, se non superiore, a quello prodotto dalla combustione dei motori a scoppio: un recente studio dell'Università di Bruxelles, commissionato dall'organizzazione non governativa europea Transport and Environment, ha evidenziato che da qui al 2030 il ciclo di vita di una vettura elettrica (compreso l'inquinamento derivato dalla produzione dell'energia) emetterà circa la metà dei gas serra del ciclo vitale completo di un'auto con motore diesel, in media.
Ci sono poi delle aree geografiche virtuose, dove l'energia elettrica è "pulita" anche alla fonte: il Trentino Alto Adige, per esempio, con le sue numerose centrali idroelettriche, riesce a soddisfare il fabbisogno energetico di tutta la regione e, spesso, è in grado di accumulare un surplus di energia da vendere poi alla rete italiana.
Tutta la penisola italiana, a dire la verità, fa registrare risultati decisamente positivi per quanto riguarda l'energia rinnovabile: a fine 2016 il nostro paese aveva già raggiunto e superato la quota di energia proveniente da fonti rinnovabili sul consumo finale pari o superiore al 17%, di cui un minimo del 10% destinato ai trasporti, stabilita dalla direttiva Europea 2009/28/CE con termine nel 2020.
La quota di energia prodotta è stata raggiunta già nel 2012 quando la produzione elettrica da fonti rinnovabili ha raggiunto il 27,1% del consumo interno lordo, centrando l’obiettivo del 26,4% di elettricità rinnovabile. Nel 2016, il 34,2% dell’energia consumata in Italia arrivava da fonti rinnovabili, mentre la quota sulla produzione totale ha raggiunto il 38,5%. Un ruolo fondamentale lo ha l’idroelettrico, che nel 2016 ha rappresentato circa il 39 per cento della produzione rinnovabile, seguito da fotovoltaico (21 per cento), eolico (19 per cento), biomasse (16 per cento) e il 5 per cento da geotermia.
Alla luce di questi dati, l'acquisto di un'auto elettrica in Italia, nel 2017, potrebbe essere più conveniente che altrove, almeno dal punto di vista dell'impatto ambientale. Anche per questo Volkswagen, il costruttore tedesco che vuole diventare leader mondiale della mobilità elettrica già a partire dal 2025, ha deciso di presentare in Italia la sua e-Golf rendendoci protagonisti di un'esperienza 100% elettrica e 100% rinnovabile, con un percorso di oltre 160 km tra Verona e la centrale idroelettrica di Riva del Garda.
Una centrale monumentale, realizzata anni '20 del 900 su progetto dell'architetto di D'Annunzio, Giancarlo Maroni. Un centro dove è possibile scoprire, tramite un percorso guidato per ogni età, come l'acqua si trasformi in energia pulita sfruttando il dislivello tra il Lago di Ledro e il Lago di Garda.
A differenza di altri marchi, che propongono l’auto elettrica come un laboratorio su ruote, ricco di soluzioni estetiche avveniristiche per distinguerla dalla massa delle auto tradizionali, Volkswagen con e-Golf ha deciso di rassicurare i propri clienti con un’auto che è a tutti gli effetti una Golf: una vettura sincera da guidare, da utilizzare tutti i giorni senza dover rivoluzionare le proprie abitudini.
Questo vuol dire un design senza tempo, che passa dal caratteristico montante posteriore, dalla mascherina orizzontale, dalla carrozzeria squadrata ma ricca di nervature millimetriche, ai classici interni ben fatti, con la presenza però della strumentazione digitale con grafica dedicata.
Rispetto alle altre Golf, la versione elettrica prevede però una decisa riduzione del Cx del 10%, grazie alla chisura delle prese d’aria frontali e ad una migliore distribuzione dei flussi aerodinamici sotto il pianale MQB. A tale proposito è importante lo spoiler posteriore con due elementi aerodinamici che impediscono all’aria di “rompersi”.
Sempre per ridurre i consumi di energia, Volkswagen eGolf propone di serie i fari anteriori full-LED adattivi e i gruppi ottici posteriori a LED, qui nella configurazione opzionale con indicatori di direzione dinamici e un caratteristico disegno per le luci di posizione. Infine, specifici sono i cerchi in lega da 16” con aperture ridotte.
Partiamo da Verona per Riva del Garda con la batteria carica. L'autonomia dichiarata da Volkswagen nel ciclo NEDC è di 300 km, che scendono a circa 200 nella vita reale, un bel 50% in più rispetto a quanto fosse possibile percorrere con la e-Golf pre-restyling. Tutto però dipende dalle condizioni contingenti: nel nostro caso, fuori piove (anzi, più si sale e più la pioggia si trasforma in nevischio) e la temperatura è prossima allo zero. In più, dobbiamo percorrere un tratto di autostrada e, si sa, elettrico e velocità costante non vanno molto d'accordo.
Ma noi, fiduciosi, partiamo per il nostro viaggio di circa 80 km con batteria carica (a proposito, nella sede di Volkswagen Italia si utilizzano pannelli solari per coprire fino al 50% delle richieste energetiche) per raggiungere la centrale idroelettrica di Riva del Garda, dove potremo ricaricare le nostre e-Golf con energia proveniente da una fonte 100% rinnovabile.
Appena chiusa la portiera della e-Golf non stupisce più di tanto il suono cupo emesso dalla chiusura bensì il clima ovattato presente nell’abitacolo: il motore non si sente e l’unico disturbo proviene dal rotolamento degli pneumatici. Si tratta, come del resto tutti i rumori in quest’auto, di un suono che sembra provenire da lontano, senza scalfire minimamente il comfort di bordo.
Il motore sincrono da 100 kW (136 CV) emette un sibilo avvertibile solamente in caso di forti accelerazioni, ma in condizioni di utilizzo quotidiane non si sente praticamente nulla. Le prestazioni sono allineate a quelle di una Golf TDI di media potenza, ma qui è la coppia di 290 Nm disponibile fin da subito a regalarci uno scatto e una prontezza sconosciuta a qualsiasi altro propulsore in gamma.
Lo sterzo, comandato da un volante di ottima fattura, è ben comunicativo e riesce a far inserire bene la e-Golf nelle curve più strette grazie ad una distribuzione dei pesi concentrata nel pianale della vettura, dove trova posto il pacco batterie da 35,8 kWh che pesa ben 300 kg. A proposito di batteria, la e-Golf si ricarica dalla presa di casa in 17 ore, che scendono a circa 11 ore con il wallbox da 3,6 kW, 5 ore e 20 in una colonnina da 7,2 kW e 1 ora in una stazione da 40 kW.
Raggiungiamo Riva del Garda con un'autonomia residua di circa 100 km, un buon risultato considerando che non ci siamo risparmiati con l'acceleratore. In nostro aiuto sono accorsi la modalità Eco, utilizzata in autostrada, che riduce la velocità massima a 120 km/h e la reattività del motore, anche se la vettura ci è sembrata sempre piuttosto brillante (per chi vuole risparmiare ancora più energia c'è sempre la modalità Eco+).
Usciti dall'autostrada, ci è bastato muovere la leva del cambio verso il basso per attivare la modalità Brake, che attiva una frenata rigenerativa decisamente importante per accumulare nelle batterie l'energia cinetica quando si rilascia l'acceleratore e dai freni. Nessuno "scalino" (tipico del passaggio dalla frenata rigenerativa a quella meccanica) ci sorprende quando freniamo: tutto è molto fluido, a differenza di altre elettriche che abbiamo provato di recente.
Se vogliamo ottenere il massimo del rendimento da un'auto elettrica, occorre però cambiare leggermente il nostro stile di guida, sfruttando la modalità "ad un solo pedale" che ci permette di effettuare delle belle decelerazioni (con tanto di luce di stop attiva) semplicemente rilasciando il pedale dell'acceleratore. Il pedale del freno, a questo punto, serve solo per le frenate d'emergenza.
Ad accompagnare il nostro viaggio i tantissimi dispositivi di assistenza alla guida presenti di serie su Volkswagen e-Golf: dal cruise control adattivo (ACC), al Lane Keeping Assist che ci mantiene attivamente all'interno della corsia, al controllo dell'angolo cieco. Tutti insieme, questi sistemi "sfociano" nel Traffic Jam Assist, che gestisce freno, acceleratore e sterzo in maniera praticamente autonoma fino a 60 km/h: provato sulle tortuose strade che costeggiano il lago di Garda, il sistema ha funzionato egregiamente, nonostante una pioggia incessante.
Presente poi una connettività avanzata: Active Info Display per la strumentazione digitale (con schermo da 12,3" riconfigurabile) e Discover Pro per l'infotainment (con schermo da 9,2 pollici comandabile anche con i gesti delle nostre mani).
Tra le peculiarità dell’infotainment di e-Golf le istruzioni eco con modalità di guida predittiva: non appena la vettura si trova in una situazione in cui non ha bisogno di utilizzare elettricità per procedere, ad esempio in prossimità di una coda oppure prima di affrontare delle curve, il conducente riceve tramite il display l’avvertimento di rilasciare l’acceleratore. In più, il Discover Pro offre una sezione per trovare facilmente le colonnine di ricarica nelle vicinanze, oltre all’applicazione Car-Net (download iOS - Android) per gestire da smartphone praticamente tutte le funzioni dell’auto, tra cui il sistema di ventilazione e la ricarica della batteria.
Una dotazione, insomma, davvero ricca per questa Golf che di listino è venduta a 39.600 euro. Certo, se aggiungete su una Golf GTI o GTE tutti gli optional qui presenti, la forbice di prezzo si restringe parecchio. Inoltre, se si sceglie il finanziamento Progetto Valore Volkswagen da 299 euro al mese la Casa vi sconta l’IVA e vi garantisce un valore futuro garantito del 50%: così il prezzo dell’auto scende a 32.550 euro e si inizia a ragionare.
Se poi aggiungiamo che le auto elettriche, in Italia, godono dell'esenzione dal pagamento del bollo per 5 anni, di un'assicurazione dai costi inferiori e dalle tante agevolazioni nelle Zone a Traffico Limitato e sulle strisce blu, l'acquisto di un'auto elettrica oggi non è più una cosa così impensabile come lo era pochi anni fa.
Certo, c'è ancora molto lavoro da fare sull'autonomia delle vetture, che dovrebbe arrivare a 500 km in condizioni di guida reali per poter scongiurare per sempre l'ansia d'autonomia. Se potete aspettare il 2020, tutto questo sarà possibile con la nuova I.D, ma questa è un'altra storia.
Intanto, fa piacere sapere che il nostro Paese non sia messo poi così male per quanto riguarda la quota di energia proveniente da fonti rinnovabili. Così, quando al bar vi diranno che la vostra auto elettrica inquina di più di un'equivalente a gasolio, potrete dirgli che si sbagliano di grosso.
Commenti
Molto vero, davvero nessuna mezione sul costo quotidiano effettivo e sulle manutenzioni da svolgere; la cosa preoccupante è la volontà dei vari stati al ban del diesel che comporterà comunque un disastro economico per i benzinai, ma anche per chi non si può permettere di sostituire l'auto, visto la mancanza di carburante; non esiste niente che ci dia un indicazione su come comportarci da qui a 2 anni.
Sottoscrivo in pieno tutto quello che hai detto.
Quando fanno il conto del tempo che ci impiega a ricaricarsi a casa, tengono conto del fatto che ci sono anche altri utilizzi e che non puoi dedicare 2 kW e passa per ricaricare il giocattolo? E quanto costa una ricarica completa? Convenientissima in italia, vero?
Ma va lààà..
Le auto elettriche, per come sono ora e per il costo dell'energia per kWh, è meglio che rimangano in concessionario e che le ricarichino loro.
Sottoscrivo. Purtroppo nel giornalismo automobilistico il "giornalismo" è optional quindi nessuno fa le vere domande necessarie per avere la visione d'insieme e fare un acquisto pienamente consapevole.
Le dovete comprare perché l'elettrico è bello.
Vabbe ma tra bollo e assicurazione cosa vai a risparmiare in 5 anni?
"da qui al 2030 il ciclo di vita di una vettura elettrica (compreso l'inquinamento derivato dalla produzione dell'energia) emetterà circa la metà dei gas serra del ciclo vitale completo di un'auto con motore diesel"
Si tutto bello e le batterie vecchie le diamo a qualche staterello africano corrotto che penserà a "smaltirle" sotto terra?
Sticazzi, se vai in un qualsiasi concessionario VW neanche sanno cos'è la E-Golf, altro che tra 2 settimane la guidi... Ahahahahah
Ok che il CCS è quasi standard per la ricarica DC ma non se ne capisce la necessità dato che tesla, per i suoi supercharger, attraverso una "comune" type 2, eroga 120KW.
Più di 30 milahahahah euro per una Golf elettricahahah
io mi sono fatto due conti a braccio. Ho ipotizzato un acquirente che fa circa 100 km al giorno e cambia la sua auto diesel. Oggi spende 32k e tra 5 anni si ritrova un'auto che vale almeno 16k, ci aggiungi il risparmio del gasolio, dell'assicurazione, del bollo e dei tagliandi, ti ritrovi altri 17k € circa, la cifra per comprarne una nuova. Praticamente hai viaggiato gratis, e tra 5 anni vai a sapere cosa potrà offrire il mercato. Ovviamente devi avere una stazione di ricarica con pannelli solari che ammortizzi nel tempo.
Ah, non lo sapevo. Avevo controllato sul sito Volkswagen ma mi era completamente sfuggita
In verità c'è la golf GTE che è proprio una ibrida plug-in
Posta i link a queste mirabolanti ricerche, buff0ne!
Una bella ibrida plug in no, vero?
Eppure sarebbe la soluzione perfetta: una batteria da 10-15kwh per gli spostamenti a costo nullo da fare in città (o meglio, spostamenti a pochi centesimi) e un tradizionale motore per le lunghe percorrenze...
La prius ha venduto come il pane nel suo segmento, perché non seguono l'esempio di Toyota?
100kwh della P100D per caricarli in 20 ore devi avere 6.5kW a casa. con l'impianto tradizionale sono 2 giorni.
Il punto è che senza colonnine dedicate la velocità di ricarica è uguale per tutte le elettriche e limitata dalla potenza disponibile sull'impianto casalingo.
Se fai 300Km al giorno sì, altrimenti basta meno per ricaricarla
"convincere i potenziali consumatori che una vettura elettrica inquina di meno rispetto ad un'equivalente vettura a benzina o diesel."
Questa è una menzogna.
Fin’ora erano uscite quattro ricerche che dicono l’esatto contrario:
prima un’inchiesta del Washington Post, poi una rivista del MIT di Boston e dell'Università di Yale, una dell'università del Michigan ed infine uno studio svedese.
Tutti affermano che l’auto elettrica inquina quanto un’auto a motore termico, e in molti casi anche di più.
Strano che in italia non abbiano avuto visibilità da parte della stampa igienica !!!
In ogni caso, quanto inquina è di nessuna importanza, ciò che conta è il costo.
C'è poco da farsi imbambolare, finché per prenotare un test drive devi aspettare all'infinito, perché nessun concessionario ha un'auto elettrica a disposizione da farti provare...
Tolto il discorso, tuttavia rilevante, dei costi, mi piacerebbe vedere una Passat station wagon elettrica
79200€ è una provocazione per dire che vista la limitata autonomia ed i lunghi tempi di ricarica devo comprarne 2 da usare a giorni alterni...
La tesla non impiega 2 giorni ma sta intorno alle 20 ore , però ti offre ben più di 200km di autonomia
32k€ per un'auto tutto sommato da città. Ok che si inizia sempre da qualcosa, ma con sti prezzi la vedo dura. Già le auto son aumentate di prezzo in maniera spaventosa, ma con questi prezzi e con questa utilità poi...
significa che ho il coprifuoco alle 20 se la mattina voglio uscire di casa alle 7... in pratica devo rinunciare anche a quella poca vita sociale che faccio
11 ore col wallbox (che immagino sia una colonnina domestica da attaccare con fili da 2.5 (tipo i piani a induzione) dato che si parla di 3.6KW)
79200euro? non hai capito nulla... l'auto costa 39000 con sconto iva, con lo sconto 32500. Puoi acquistarla con le solite formule di rateizzazione che prevedono un riscatto dopo 3-4 anni o la sostituzione con una nuova.
certo che se fai più di 100 km al giorno tutti i giorni non ti conviene, altrimenti ricaricandola di notte con l'energia accumulata di giorno riporti tranquillamente il livello al 100% in 8 ore.
Leggo commenti sempre ilari sull'elettrico... e dire che non mi piace come innovazione (preferivo l'idrogeno, ndr) ...
Cmq, lamentarsi per i 300 Km DICHIARATI che poi sono 200 REALI è risibile... non è un'auto per agenti di commercio da 150.000 km/anno (ammesso che ne esistano ancora), ma una sostituta per i NORMALI trasporti urbani ed extraurbani a corto raggio (si intenda una 50 di Km dai centri urbani di residenza, un raggio cmq DECISAMENTE ABBONDANTE per l'utilizzo NORMALE di un QUALUNQUE UTENTE) ... poi ovvio che salta fuori il genio che "spara": "io con l'auto faccio 500 Km al giorno"... ecco, genio, NON E' L'AUTO PER TE (ma va!) ... e non lo sarebbe nemmeno la tanto decantata Tesla (al netto degli ENORMI problemi finanziari che ha e sui quali spesso si passa sopra...) ...
STATISTICAMENTE la popolazione usa l'auto per una MEDIA di circa 30 KM / GIORNO (ovvero qualcuno fa 100, altri 20, altri STANNO A CASA quel giorno) ... ergo DI COSA PARLIAMO ???
Del fatto che se avessero 1.000.000 di KM di autonomia sarebbe meglio?
MA VA?!?! DAVVERO ??? ... LOL
VERISSIME, INVECE, E CONDIVISIBILI le "preoccupazioni" sui tempi di ricarica ENORMI con le comuni prese domestiche... vero anche che non viene MAI indicato un COSTO EFFETTIVO di ricarica... o QUANTO PUO' COSTARE un wallbox specifico per mitigare le attese (che resterebbero cmq LUNGHE) ... un contratto da 7 kW per USO RESIDENZIALE costa MOLTO di più di un "classico" da 3 (per una famiglia, tra l'altro... quando ero single, ne avevo uno anche più basso per risparmiare; oggi non so come sono i minimi) ...
Inoltre non si sanno i COSTI DI SMALTIMENTO delle batterie... o cmq, ammesso che la cosa non sia a nostro carico, è sempre una cosa sulla quale i F4NB0YZ del GREEN si dimenticano di porre l'accento...
E non dimentichiamoci che nessuno ci dice QUANTE RICARICHE posso fare con le mie batterie senza che perdano efficienza; ricordando Renault ed altri che offrono le batterie IN COMODATO proprio per un discorso sia ecologico (si assumono l'onere dello smaltimento) sia prestazionale (batterie sempre al top) ...
Se OGGI, 1° GENNAIO 2018, la mia batteria FULL POWER mi da 200 KM, al 1° GENNAIO 2019, quanti KM sono "garantiti" ??? E nel 2020 ???
E quanto costerebbe SOSTITUIRE la singola batteria ???
Costi RC ??? Mediamente sono un 5% in meno (articolo di QuattroRuote) ... non è che ci vado a cena con la famiglia, ma, ok.. meglio che niente...
Per quanto riguarda le ZTL, ok, fintanto che le elettriche sono MOSCHE BIANCHE apprezzate per l'ECOLOGIA, tutte le Amministrazioni TENDENZIALMENTE le incentivano... MA, una volta che saranno la norma, anche le Amministrazioni si adegueranno e le considereranno altrettanto "normali" e degne di pagare i vari balzelli...
Parliamo di ASSISTENZA? Quanto costa una verifica tecnica?
Oggi un cambio d'olio e la stessa verifica su una normale auto a benzina sono cose economicamente note... dell'elettrico NO...
E ne avrei altre da scrivere da riempire ancora pagine e pagine... ma basta...
Insomma, inutile continuare a far vedere solo il LATO BELLO dell'elettrico e a DIRE MEZZE VERITA' (per non dire nascondere le "incertezze") ...
Non fatevi imbambolare da un futuro che cmq è vicino, ma ANCORA non troppo...
questa vai in concessionario e la compri, fra 2 settimane la guidi. Una model 3?
Tesla sta anche facendo enormi debiti se è per questo.
Troppo pochi i 300km e troppo lenta la ricarica più veloce disponibile.
Sì, esiste anche la GTE
www. volkswagen. it/it/modelli/Nuova-Golf-GTE. html
ma questi non ne facevano una ibrida?
se oggi non è in grado di fare più di così dove vuole andare tra 7 anni? tesla è già oggi 10 spanne sopra vw
"Progetto Valore Volkswagen da 299 euro al mese la Casa vi sconta l’IVA e vi garantisce un valore futuro garantito del 50%: così il prezzo dell’auto scende a 32.550 euro e si inizia a ragionare."
Si come no, probabilmente sarò povero io ma non ho mai speso 30.000 o più euro per un auto, anzi sottolineo con un auto che ha tutte le limitazioni delle auto elettriche attuali, un bell'esercizio di stile e anche costoso, null'altro per ora
andando quindi a togliere tutta la bella patina pubblicitaria ne viene fuori che il costo di questa macchina è 79.200€... se per ricaricarla devo aspettare 17 ore sono costretto a comprarne due ed utilizzarle a giorni alterni. stando attento a non dover fare più di 200km/giorno. E vw vorrebbe essere leader mondiale tra 7 anni quando oggi non riesce a fare niente più di questo? tesla può dormire sonni tranquilli allora
c'è scritto che vuole diventare leader mondiale nel 2025, non che lo è adesso
Impensabile spendere 30.000/40.000 euro per avere un'autonomia di 200 chilometri, a fronte di tempi di ricarica comunque eccessivi quando si è in viaggio
Credo proprio che siamo sulla strada giusta. Le agevolazioni però devono essere chiare e omogenee per tutti: è impensabile trovare 100 regole diverse per ogni comune, provincia e regione in relazione ai parcheggi, alle ZTL e ai bolli auto. Lo Stato poi dovrebbe agevolare l'acquisto delle auto elettriche attraverso una riduzione del costo di acquisto e di mantenimento attraverso sgravi fiscali, esenzioni, abbattimento IVA, ecc.
Non parlate mai dei costi dei tagliandi, cicli vita della batteria... Se si rimane a piedi causa fine del carburante cosa si fà?
17 ore di ricarica a casa vuol dire con un contatore da 3 kw? Cos'è il wallbox, costi e in quanto tempo si ricarica?
Qual'è la perdita di energia tra i differenti sistemi di ricarica e il più ecologico?
Per i km percorsi pare molto l'auto della nonna che la usa per andare a fare la spesa e basta...
hahaha leader mondiale dell elettrico si come no