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Volvo V90 Cross Country Ocean Race sostiene la lotta alla plastica negli oceani

Questa versione speciale della Volvo V90, realizzata in occasione della partenza della sponsorizzata gara Ocean Race, finanzierà un Programma Scientifico per contrastare l'abbandono di rifiuti di plastica negli oceani.

Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 31 ott 2017

Per celebrare la partenza della stagione 2017/2018 della Volvo Ocean Race, la gara di vela che fa il giro del mondo, il costruttore svedese presenta una versione speciale della sua station wagon di punta, la V90 Cross Country, sfruttando l'occasione per sensibilizzare il pubblico alla lotta contro la plastica negli oceani.

La Volvo V90 Cross Country Ocean Race è realizzata con alcuni elementi in Econyl (come gli inserti dei tappeti), un tessuto prodotto con nylon riciclato al 100% che include anche le reti da pesca abbandonate e recuperate dai fondali marini.

Sviluppata presso il reparto Veicoli Speciali della Casa, una struttura costruita appositamente presso lo stabilimento Volvo Cars di Torslanda, in Svezia (da dove escono anche le versioni extra-lusso Excellence e tutte le V90 e S90 destinate alle forze di polizia), la Volvo V90 Cross Country Volvo Ocean Race prevede tutte le dotazioni standard della versione di partenza come la trazione integrale, l’altezza da terra maggiorata e un telaio ottimizzato per la vettura, mentre si differenzia esteticamente per i particolari in grigio opaco e arancio brillante, in abbinamento alla vernice esterna Crystal White. 

 

Dal prodotto al progetto

Il progetto di Volvo con questo modello è però più ampio. Chi acquisterà la vettura, infatti, contribuirà direttamente al programma che mira a promuovere una maggiore attenzione sullo stato di salute dei nostri oceani. Il costruttore svedese donerà 100 euro per ognuno dei primi 3.000 esemplari della Volvo V90 Crosso Country Ocean Race che verranno prodotti, a favore del Programma Scientifico della Volvo Ocean Race focalizzato sulla plastica negli oceani.

Tale programma prevede, tra le altre cose, che le imbarcazioni che partecipano all’edizione 2017/18 siano equipaggiate con una serie di sensori in grado di catturare dati in alcune delle aree più remote degli oceani terrestri. Tali dati, che includeranno temperature, pressione biometrica, correnti e velocità dei venti, contribuiranno a rendere più precise le previsioni metereologiche e i modelli utilizzati dagli scienziati a livello globale. Oltre a questo, le imbarcazioni misureranno inoltre i livelli di salinità, di CO2 disciolta in acqua e di presenza di alghe nelle zone oceaniche attraversate, oltre a verificare la percentuale di microplastiche nell'acqua. 

Tutti questi dati permetteranno al Programma e ai suoi partner scientifici (tra cui l'Agenzia USA per gli Oceani e l'Atmosfera NOAA) di elaborare un quadro più completo sull'estensione dell'inquinamento causato dalla plastica e del suo impatto sulla vita oceanica.

Siamo orgogliosi di sostenere il Programma Scientifico della Volvo Ocean Race orientato a farci meglio comprendere lo stato di salute degli oceani, la risorsa naturale più importante che abbiamo –  ha dichiarato Stuart Templar, Responsabile Sostenibilità di Volvo Cars -. Come azienda già facciamo il possibile per ridurre al minimo il nostro impatto sul mondo che ci circonda e l’approccio innovativo proposto da questo progetto per affrontare un grave problema ambientale si adatta alla perfezione alla nostra filosofia aziendale – non da ultimo in un momento che ci vede proiettati verso un futuro elettrificato.

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