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F1: ad Abu Dhabi è iniziato il 2016

Sul circuito di Yas Marina ultima giornata in pista di questa stagione per i test a porte chiuse organizzati dalla Pirelli. 12 ore di prove di sviluppo in ottica 2016 con l´inedita mescola "ultrasoft". Miglior tempo della McLaren con Vandoorne. Troppo

F1: ad Abu Dhabi è iniziato il 2016
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Nicola Villani
Nicola Villani
Pubblicato il 2 dic 2015

Sul circuito di Yas Marina ultima giornata in pista di questa stagione per i test a porte chiuse organizzati dalla Pirelli. 12 ore di prove di sviluppo in ottica 2016 con l´inedita mescola “ultrasoft". Miglior tempo della McLaren con Vandoorne.

Troppo facile fare battute sul team di Ron Dennis che riesce a stare davanti a tutti solo nei test per gli pneumatici Pirelli sul circuito di Abu Dhabi. Comunque la McLaren ha concluso la sua sofferta stagione con il miglior tempo messo a segno dal campione della GP2 Series Stoffel Vandoorne. Il talento belga, unico pilota in pista per la squadra di Woking, ha completato ben 99 giri con la deludente McLaren-Honda MP4-30, stabilendo in 1´44"103 il crono di riferimento di queste 12 ore di prove per Pirelli.

Il Costruttore sta valutando il rendimento degli pneumatici per l’anno prossimo, alla ricerca dell´ormai famoso “cliff" di cui avrete sentito parlare in questi giorni: stanno provando a reintrodurlo e si tratta di quel decadimento improvviso della performance della gomma, che consente a chi è meno aggressivo sugli pneumatici di diversificare la strategia, di sfruttarli più a lungo, riportando nelle corse una variabile che abbiamo già visto e che, i tecnici sostengono, nel 2012 ha visto probabilmente il culmine di questo concetto.

L´intenzione è quella di cercare un comportamento diverso degli pneumatici, per conferire imprevedibilità strategica alle gare. A questo proposito hanno sperimentato diverse possibili varianti della nuova attesa mescola “ultrasoft" oltre a nuove strutture per gli altri compound all´anteriore e al posteriore.

A disposizione dei team c´erano quattro tipi della nuova mescola e costruzioni differenti e si è trattato di un test “alla cieca", in cui la Pirelli non comunicava alle squadre quale fosse la specifica di pneumatici che stavano provando in quel momento: sul fianco della gomma infatti non c´era neppure la solita banda colorata che contraddistingue le varie mescole, ma si sono viste “combinazioni" di coperture non marcate abbinate ai compound tradizionali.

La ultra morbida, che è stata la vera priorità di questa sessione di test, costituirà un´alternativa in più su alcuni circuiti,  soprattutto quelli cittadini, e dovrà consentire a team e piloti un inizio  di gara aggressivo sul piano strategico, una sorta di gomma da qualifica in alcune gare: dovrà avere prestazioni migliori rispetto all’ultima versione del “supersoft" e un degrado più veloce. In realtà è troppo presto e una giornata di test non basta per capire se questa nuova mescola provocherà più pit-stop o differenze nelle strategie.

A 0"353 dal tempo di Vandoorne c´è Kimi Raikkonen. Il finlandese è stato uno dei nove  piloti ufficiali della stagione 2015 in azione durante questi test, e insieme a Sebastian Vettel ha posto fine alla carriera della Ferrari SF15-T. Il tedesco ha aperto la giornata compiendo 57 giri, il migliore in 1´44"940, e ha provato le gomme sperimentali solo al posteriore.

Dopo la pausa è toccato al suo compagno di squadra, con un programma simile: 56 i passaggi effettuati, 1´44"456 il tempo più basso.

Marcus Ericsson ha ottenuto il terzo miglior tempo per la Sauber: il team elvetico ha dato spazio anche ad Adderly Fong, proveniente dalla GP3 Series. Il 25enne di Hong Kong, che su questa pista aveva già guidato lo scorso anno nella prima sessione di Prove Libere, ha ottenuto il 13° tempo.

Dietro a Ericsson ci sono Jolyon Palmer, pilota 2016 della Lotus, e Vettel. Sesto tempo per Pascal Wehrlein della Mercedes, che ha compiuto ben 107 giri, più di chiunque altro.

Hanno girato entrambi i portacolori della Red Bull: Daniel Ricciardo, che ha chiuso con il settimo tempo, e Daniil Kvyat, undicesimo e preceduto da Valtteri Bottas, unico pilota in pista per la Williams.

Piloti titolari anche per la Scuderia Toro Rosso, con Max Verstappen, che è ottavo, e Carlos Sainz Jr. dodicesimo.

Con la Force India è sceso in pista, per la prima volta su una F1, il messicano Alfonso Celis Jr, entrato a far parte da pochi giorni del “Driver Development Program" del team indiano e autore del 14° crono. Con lui c´era anche il titolare Nico Hulkenberg, nono nella lista dei tempi.

La Manor ha dato l´opportunità di debuttare su una F1 al britannico Jordan King, che proviene dalla  GP2 Series e ha preceduto Rio Haryanto, sulla stessa monoposto, ancora motorizzata Ferrari.

Tutti i team erano presenti con una sola monoposto, sulle quali è stato proibito di collaudare parti nuove, inoltre non erano ammesse differenti configurazioni tecniche rispetto a quelle viste in gara e non era possibile modificare le loro vetture durante la giornata. Insomma il loro programma di lavoro era scandito dalle direttive della Pirelli.

Ora i tecnici analizzeranno a fondo i dati raccolti e la telemetria delle squadre per capire se questa è la direzione giusta per provare a vivacizzare un po´ questa Formula 1.

 

Nicola Villani

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