F1: Rosberg imbattibile in Brasile
Nico Rosberg vince per la seconda volta consecutiva il Gran Premio del Brasile e si assicura il 2° posto in Campionato. Lewis Hamilton perde la sfida interna alla Mercedes che colleziona l´undicesima doppietta della stagione. Grande gara di Sebastian
Nico Rosberg vince per la seconda volta consecutiva il Gran Premio del Brasile e si assicura il 2° posto in Campionato. Lewis Hamilton perde la sfida interna alla Mercedes che colleziona l´undicesima doppietta della stagione. Grande gara di Sebastian Vettel che sale di nuovo sul podio. Kimi Raikkonen è 4°. Squalificato Felipe Massa. Max Verstappen spettacolare.
Il vice campione 2015 è Nico Rosberg: dopo questa splendida vittoria, la quinta di questa stagione, il tedesco ha messo fra sé e Vettel 31 punti e manca solo una gara al termine. Il portacolori della Mercedes ha fatto davvero un grande weekend e dopo una bella position, la quinta consecutiva, ha conquistato meritatamente la gara brasiliana, proprio come un anno fa.
Rosberg è in gran forma ed è così che avrebbe dovuto correre nella prima parte della stagione per contrastare Hamilton nella corsa iridata: alla partenza è stato grintoso quanto basta per tenersi dietro il compagno di squadra, poi lo ha controllato per l´intera gara, resistendo molto bene alla sua pressione, anche quando era a meno di mezzo secondo dalla sua monoposto. Ha gestito bene anche i tanti doppiaggi, che su questa pista sono sempre molto delicati, portando a casa la tredicesima vittoria in carriera, che gli ha assicurato il secondo posto nel Mondiale. Ed è così, come lo abbiamo ammirato in questo fine settimana, che dovrà presentarsi al via della stagione 2016.
Dall´altra parte Lewis Hamilton ha vissuto un weekend un po´ difficile ed è apparso molto nervoso: nelle Qualifiche è stato beffato dal compagno di squadra per 78 millesimi di secondo, poi non si è nemmeno presentato a festeggiare per la foto di rito. Pare che si sia innervosito per il richiamo di Jean Todt per quell´incidente che avuto a Montecarlo con la sua Pagani Zonda, che lo ha fatto anche arrivare in ritardo a San Paolo. Il Presidente della FIA pare non abbia gradito molto l´episodio visto che il britannico è un testimonial della guida sicura della Federazione…
In gara Hamilton ha provato in più occasioni a intimidire Rosberg ma senza successo, ha perso la calma anche durante i doppiaggi (per esempio con Grosjean) e alla fine ha dovuto accontentarsi del secondo posto, mettendo a segno anche il giro più veloce della corsa, per la settima volta in questo 2015.
Sul terzo gradino del podio c´è Sebastian Vettel: grande performance del tedesco della Ferrari, che si è fatto così perdonare per i guai combinati in Messico. La sua prima stagione “in rosso" volge quasi al termine e può già vantare tre vittorie e ben 13 podi: tanta roba, mai nessuno come lui all´esordio con la Scuderia di Maranello. Ha spinto forte ma la SF 15-T non è ancora all´altezza delle “Frecce d´Argento" e quei quasi 15" di distacco al traguardo rendono l´idea di quanto ci sia ancora da lavorare per colmare il gap con gli avversari. Qualche volta è riuscito a tenere il passo delle Mercedes o anche a fare meglio sul giro singolo ma è poca cosa: quando i due davanti spingevano, il divario aumentava immediatamente. Il muretto box della Ferrari ha provato anche a cambiare strategia, montando le gomme soft al secondo pit stop, ma le Mercedes sono ancora superiori e hanno così collezionato l´undicesima doppietta stagionale. Per la Ferrari sarà molto importante la gestione degli pneumatici per avvicinarsi agli avversari e bisognerà capire come saranno le nuove mescole per la prossima stagione su cui sta lavorando Pirelli: ancora una volta le gomme potrebbero avere un ruolo determinante sul rendimento della monoposto.
Una monoposto che proprio non rendeva era sicuramente quella di Kimi Raikkonen: a scopo precauzionale gli è stata sostituita la power unit, montando quella usata nelle prove in Messico e l´impressione è che mancasse di potenza, inoltre il finlandese ha avuto anche problemi d´assetto, con una monoposto difficile da gestire nell´inserimento in curva e che scivolava molto al posteriore. Con lui la squadra ha tentato una strategia con due sole soste, ma non ha ottenuto i risultati sperati perché nel finale il suo passo è calato notevolmente ed è arrivato al traguardo molto staccato dal compagno di squadra, di cui non ha mai tenuto il ritmo, e a oltre 47" da Rosberg. Raikkonen è anche l´ultimo pilota a pieni giri (!).
Tutti gli altri sono stati doppiati, a cominciare da Valtteri Bottas: il finlandese della Williams ha fatto una grande partenza, provando anche a minacciare alla prima curva il 4° posto di Raikkonen. Per fortuna i due si sono solo sfiorati e poi il suo connazionale della Ferrari è volato via. Pur adottando la stessa strategia con due pitstop, il portacolori del team di Grove ha chiuso la gara molto lontano da Raikkonen.
Grande gara di Nico Hulkenberg che porta la sua Force India fino al sesto posto finale, davanti a Daniil Kvyat: il russo della Red Bull, subito messo in discussione dal team dopo le prime gare, sta facendo una seconda parte di stagione molto convincente, dimostrando una notevole crescita e maturazione. Ma anche lui può ben poco con una RB11 così poco competitiva.
Weekend amaro per Felipe Massa: proprio nella sua gara di casa ha deluso un po´ in qualifica e poi alla domenica non ha mai avuto un buon ritmo, ha perso il confronto con il compagno di squadra ed è arrivato all´ottavo posto, nonostante il caldissimo tifo del suo pubblico. Poi, se non bastasse, è stato escluso dalla gara per una irregolarità riscontrata dai tecnici della FIA prima della partenza: la gomma posteriore destra della sua Williams prima del via non rispettava la temperatura massima del battistrada prevista dal fornitore ufficiale di pneumatici, era superiore di 27 gradi al valore consentito dalla Pirelli. Ma il team presenterà appello e vedremo come andrà a finire. Mi chiedo solo questo: lo sapevano già, hanno atteso l´intero Gran Premio per prendere questa decisione, ma è giusto far correre e rischiare il pilota per l´intera corsa e poi squalificarlo?
All’ottavo posto sale così Romain Grosjean con la Lotus, seguito da Max Verstappen con la Toro Rosso. Ancora una volta il giovane talento del team di Faenza ha dato spettacolo e su una pista così tortuosa come quella di Interlagos dove i sorpassi sono sempre molto difficili, l´olandese ha compiuto un capolavoro nella lotta con Sergio Perez: dopo la prima sosta ai box per montare gli pneumatici a mescola media, si è ritrovato 11° alle spalle del messicano della Force India, che sui rettilinei era più veloce grazie alla power unit Mercedes.
Al 32° giro ha compiuto il “sorpasso dei sorpassi", forse il più bello dell´intera stagione: ha provato l´attacco su Perez alla prima curva, il messicano si è difeso allargando per accompagnare Verstappen verso l’esterno, ma l´olandese non si è fatto intimorire e ha tenuto giù il piede riuscendo a sopravanzarlo nella seconda parte della Esse di Senna. Ha poi fatto altri sorpassi degni di nota a Felipe Nasr e Pastor Maldonado, entrando in zona punti a tre giri dalla fine. Per Verstappen è il sesto piazzamento a punti consecutivo.
Decimo posto per Maldonado con la seconda Lotus, davanti alla Red Bull di Daniel Ricciardo, partito dal fondo dello schieramento per aver montato la power unit evoluta di Renault, che sinceramente non è sembrata proprio così efficace..
Dietro ci sono Perez, Nasr e le due McLaren-Honda di Jenson Button e Fernando Alonso. Per il team di Woking il bilancio è veramente deludente: non si vedono miglioramenti e lo spagnolo ha già montato ben 12 power unit in questa stagione.
Da dimenticare il debutto di Carlos Sainz a Interlagos: la sua STR10 si è fermata non appena scesa in pista per schierarsi sulla griglia. A quel punto, ha dovuto partire dalla pitlane ma, dopo poche curve, la sua gara è finita a causa di un problema alla trasmissione.
La gara, ad essere sinceri, è stata poco entusiasmante, anzi anche un po´ noiosa. Meno male che c´è Verstappen…
Classifica del Gran Premio del Brasile
Il finale di stagione andrà in scena tra due settimane ad Abu Dhabi.
Nicola Villani